Esplorazione rettale digitale nella donna: quando si effettua?

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Ispezione digitorettale nella donna con imene intatto

L’esplorazione rettale digitale (anche chiamata “esplorazione digitorettale” o “esplorazione digito-rettale” o “ispezione rettale digitale” o “ispezione digitorettale” o “ERD“; in inglese “DRE”, acronimo di “digital rectal examination“) è la procedura più semplice, economica, sicura e meno invasiva, per ispezionare varie strutture, tra cui lo sfintere anale, il canale rettale, la prostata (negli uomini) e la vagina e l’utero (nelle donne). Come intuibile dal suo nome, questa proceura consiste nell’inserimento, da parte del medico durante l’esame obiettivo, di un dito all’interno dell’ano del paziente, in modo che egli possa palpare l’ano, il retto, la ghiandola prostatica (nell’uomo) e le strutture vicine.

Perché può essere utile l’esplorazione rettale digitale nella donna?

Molti pensano che una esplorazione rettale digitale sia utile solo nella diagnosi di una malattia che riguarda la prostata, quindi che sia una procedura utile solo per i pazienti maschi, ma ciò non è vero.
Come già intuibile anche dall’introduzione presente all’inizio di questo articolo, l’esplorazione digitorettale può essere utile anche nella diagnosi di patologie e condizioni che interessano esclusivamente le donne, in particolare relative alla vagina ed all’utero, come ad esempio nel caso di malformazioni di tali strutture. L’esplorazione rettale digitale può inoltre essere utile nel caso della diagnosi di appendicite, di tumore del retto, di malattie che determinano incontinenza fecale ed in presenza di masse fecali bloccate a livello rettale (“fecalomi”, sia per la diagnosi che per la facilitare la loro eliminazione), quindi tutte patologie e condizioni che possono interessare non solo gli uomini, ma anche le donne.

Esplorazione rettale digitale nella visita ginecologica

Non bisogna infine dimenticare che, nelle donne, l’esplorazione rettale digitale può essere eseguita anche durante una visita ginecologica, per la palpazione degli organi interni, in particolare di vagina ed utero. Tale procedura in particolare risulta utile qualora la donna sia vergine ed il suo imene sia integro: ciò – salve casi particolari ed urgenti – rende la vagina inaccessibile alla palpazione diretta.

Per approfondire: Una ragazza vergine può fare la visita ginecologica?

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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