L’esplorazione rettale digitale (anche chiamata “esplorazione digitorettale” o “esplorazione digito-rettale” o “ispezione rettale digitale” o “ispezione digitorettale” o “ERD“; in inglese “DRE”, acronimo di “digital rectal examination“) è la procedura più semplice, economica, sicura e meno invasiva, per ispezionare varie strutture, tra cui lo sfintere anale, il canale rettale, la prostata (negli uomini) e la Continua a leggere
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Visita ginecologica completa [2° VIDEO]
La visita ginecologica consiste nella valutazione dell’apparato genitale femminile sia dei genitali esterni che di quelli interni, con lo scopo di valutare lo stato di normalità dell’apparato genitale femminile ed escludere la presenza di patologie. Durante la visita ginecologica la paziente si siede sul lettino ginecologico a gambe divaricate ed il medico esegue l’esplorazione visiva della vulva e introduce in vagina un piccolo divaricatore in plastica monouso, che permette di visualizzare il collo dell’utero ed eseguire il Pap test. Rimosso il divaricatore, si procede all’esplorazione vaginale: il medico, attraverso un dito in vagina, valuta le caratteristiche dell’utero e delle ovaie. Nel seguente video viene mostrata una visita ginecologica completa.
Il video può essere visionato in QUESTO LINK.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Visita ginecologica: ispezione dei genitali femminili
Nel seguente video viene mostrata l’ispezione esterna dei genitali femminili di una giovane paziente, eseguita durante una visita ginecologica di routine.
Il video può essere visionato in QUESTO LINK.
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Esame obiettivo: come si fa l’ispezione ed a cosa serve?
Nell’esame obiettivo che si esegue in medicina generale, la fase della ispezione è una delle quattro metodiche di osservazione del paziente tipiche della semeiotica. Questa osservazione richiede l’utilizzo dell’occhio nudo ma a volte può aiutare una lente d’ingrandimento con una lampada fluorescente annessa e può includere altri sensi, come l’olfatto. Tutte queste informazioni possono indurre il lettore a sollecitare una eventuale visita medica dal medico di base, dal dermatologo o dal pediatra, mai all’autodiagnosi e ancora meno all’auto-terapia. Per confermare ogni segno indice di malattia (che può essere una semplice caratteristica distintiva della persona sana), ci sono procedure mediche che guidano il medico esperto (infatti lo studente di medicina nei primi anni si auto-esegue una serie di diagnosi più o meno infauste) verso la prescrizione di analisi, esami strumentali, e in ultima istanza terapie mediche e interventi chirurgici.
Durante l’ispezione, l’esaminatore osserva e annota:
Segni esterni:
- caratteristiche corporee e simmetria generale. Corporatura: astenica, atletica, picnica, normo-conformati;
- stato nutrizionale, peso, segni di ipovitaminosi di qualsiasi tipo;
- colore della pelle: ricerca di eventuali forme di ittero, di discromia (decolorazione come nella pitiriasi) conferma di un eventuale ittero dall’osservazione del colore della sclera (parte bianca del bulbo oculare);
- frequenza e ampiezza del respiro durante la respirazione;
- osservazione di eventuali anomalie come “torace a botte” nell’enfisema, “petto carenato”;
- movimenti dell’addome e di ogni lato del torace durante la respirazione
- osservazione di anomalie come “addome batraciano”, cicatrici lungo la linea alba, oppure da appendicectomia, oppure da parto cesareo;
- distribuzione del manto pilifero come l’ipertricosi nelle donne, ecc.;
- divaricazione dei muscoli retti dell’addome
- caratteristiche dell’ombelico: sito, forma, eventuale estroflessione, colore, eventuale infiltrazione;
- andatura: ad esempio la claudicatio intermittens può essere un segno di vasculopatia periferica.
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Direzione dell’esame
Nella pratica medica consueta, si parte dalla testa per proseguire sul collo, tronco e braccia, gambe, per finire con i piedi. Per lo più si cercano alcuni particolari segni di patologie molto frequenti. Tutte le osservazioni vengono trascritte alla fine.
Testa
L’esame della testa deve comprendere palato, lingua, ugola, tonsille, palpebre, sclere e bulbi oculari.
- Si osserva l’aspetto complessivo e l’espressione del viso (Facies).
- Si cercano eventuali asimmetrie, tumefazioni evidenti, spesso delle ghiandole salivari.
- Asimmetrie nei muscoli masticatori possono essere normali o patologiche.
- La testa turrita è tipica della talassemia major.
- Un palato arcuato può essere segno della Sindrome di Marfan.
- Una lingua ingrossata e protrudente la si può riscontrare nell’amiloidosi.
- L’ugola bifida la si riscontra nella sindrome di Loeys-Dietz.
- Tonsille giallo-arancione nella Malattia di Tangier.
Occhi e contorno
- Occhi: si cerca l’esoftalmo (sintomo di ipertiroidismo ), oppure deviazioni degli occhi (ad esempio verso l’esterno è un sintomo della paralisi del nervo abducente.
- Si cercano macchie o papule giallastre, ossia xantelasmi attorno agli occhi (segno di ipercolesterolemia).
- Tumefazioni peri-orbitarie si possono avere nel mixedema collegato all’ipertiroidismo, ma anche in altre patologie.
- La presenza di chiazze violacee con teleangectasia sulle eminenze malari è definita “facies mitralica” e si associa a stenosi mitralica ed Ipertensione polmonare
Bocca
- Eventuali deviazioni della rima orale possono essere dovute a paralisi del nervo facciale
- Favella: spontaneamente si avvertono eventuali disturbi della parola, procedure che se non sono dovute ad alterazioni della lingua, palato o dei muscoli del viso formano parte dell’esame neurologico. Incoerenze del discorso possono essere in rapporto ad uno stato confusionale che se non dovuto a cause esterne (alcool, droga), richiede l’immediata visita al pronto soccorso, per escludere l’ictus.
Collo
- Tumefazione della ghiandola tiroide (può essere collegata al gozzo o ad altre patologie).
Braccia
- Indagare l’attività lavorativa per possibili ipertrofie o atrofie muscolari.
- Osservare eventuale linfedema.
Seni
- Simmetria in forma e dimensioni ed eventuali deviazioni e masse grossolane.
- La retrazione della pelle a “buccia d’arancia” può essere un sintomo di tumore alla ghiandola mammaria
- Osservare il capezzolo per rilevare eventuali variazioni come l’introflessione o secrezioni e malattia di Paget del capezzolo.
Addome
- Osservazione di eventuali asimmetrie, cicatrici, disposizioni anomale di masse.
- Il gonfiore all’addome può essere indice di ascite, che può essere indice di insufficienza cardiaca o di altri disturbi gastro-enterici, come epatite e altre gravi malattie.
Schiena
- È uno dei luoghi preferenziali per le lesioni causate dalla radiazione solare: eritema solare, nei, ma anche il temibile melanoma.
- Nelle persone costrette a letto sono frequenti le piaghe da decubito, pericolose perché possono infettarsi
Gambe
- Osservazione di vene varicose ed eventuali altri circoli collaterali.
- Osservazione di tromboflebiti, possibile causa di flebotrombosi.
- Osservazione di alterazione dell’asse degli arti inferiori.
Piedi
- Dita a “bacchetta di tamburo”, ma anche edemi declivi, sono segni di insufficienza cardiaca
- Rilevare la presenza di colorazioni rossastre alle estremità dei piedi, se associate a piaghe con pus sono uno dei sintomi del diabete mellito avanzato.
L’ispezione durante l’esame obiettivo comporta anche l’uso di olfatto, come nel caso di eventuale odore tipico presente: acetonemia, odore di alcol, odori particolari in caso di necrosi massiva di tessuto, ecc.
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Sindrome dell’intestino irritabile: cause, sintomi e diagnosi
La sindrome dell’intestino irritabile (da cui l’acronimo “IBS”) rappresenta una parte di un più vasto gruppo di malattie funzionali gastroenteriche, caratterizzata prevalentemente da dolore addominale e disturbi della defecazione. Questo disturbo è molto frequente e può essere associato con alterazioni della sfera psichica, riduzione della qualità della vita, disabilita sociale ed elevati costi socio-sanitari. In Italia ne soffre circa il 30% della popolazione, ad essere colpite sono soprattutto le donne, tra i 30 ed i 50 anni.
Cause e fattori di rischio della Sindrome dell’intestino irritabile
La sindrome dell’intestino irritabile ha varie cause e fattori di rischio, tra cui:
1) Cause fisiopatologiche: queste includono:
- Alterazioni della motilità intestinale;
- ipercontrattilità del sigma di tipo non propulsivo che si accentua dopo il pasto;
- ipersensitività viscerale (distensione anche minima delle pareti del colon, provocano dolore);
- infiammazione: da allergie/intolleranze alimentari, infezioni intestinali o modificazioni della flora batterica intestinale;
- patologie di interesse psichiatrico: in uno studio di Drosmann del 1988 si è visto che nei pazienti con sindrome dell’intestino irritabile, erano più frequenti disturbi come la depressione, l’ipocondria, e la paranoia.
2) Fattori genetici: esistono studi sui gemelli monozigoti che dimostrano una certa prevalenza di gemelli affetti da IBS. Si ritiene che non solo l’ambiente familiare ma proprio meccanismi genetici siano responsabili di una predisposizione a sviluppare IBS. In uno studio pubblicato da Levy nel 2001 si osserva che la prevalenza di IBS nei gemelli monozigoti è doppia rispetto a quella nei gemelli di zigoti, che hanno una prevalenza simile a quella dei pazienti con IBS non geneticamente trasmessa.
3) Fattori psicologici: alla base della sindrome dell’intestino irritabile, possono esserci periodi di forte stress psicologico, determinati ad esempio da lutti, forte stress lavorativo, mobbing, bullismo, licenziamento.
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Diagnosi di sindrome dell’intestino irritabile
La diagnosi si serve di vari strumenti, tra cui l’anamnesi (raccolta dei dati e dei sintomi del paziente), l’esame obiettivo (raccolta dei segni), diagnostica per immagini (radiografie, ecografie, TC…) ed esami di laboratorio (esame del sangue, esame delle feci…).
Anamnesi ed esame obiettivo
All’anamnesi il paziente riferisce in genere un dolore addominale prsente insieme ad almeno due dei seguenti punti:
- il dolore è attenuato dalla evacuazione;
- esistono variazioni nella frequenza delle evacuazioni;
- esistono variazioni nella consistenza delle feci.
Questi sintomi devono essere presenti per almeno 12 settimane (non necessariamente consecutive) negli ultimi 12 mesi. Altri sintomi sono:
- presenza di muco;
- gonfiore o tensione addominale;
- alterata consistenza delle feci).
Essi possono essere presenti ma non sono elementi sintomatologici fondamentali.
Pertanto questi criteri rappresentano l’elemento diagnostico fondamentale su cui ci dobbiamo basare per porre diagnosi di IBS. Ma è importante che la valutazione di questi criteri sia completata dalla esclusione di altri quadri clinici, che abbiano la presenza di sintomi uguali, e che includono patologie organiche o altre patologie funzionali.
Quando non vi siano segni di “allarme” come la perdita di peso, la diarrea refrattaria e viene esclusa un’anamnesi familiare di Cancro del Colon, la specificità dei Criteri di Roma supera il 98% ed il rischio di misconoscere una patologia organica è molto basso.
Oltre ad un’attenta anamnesi completata da un esame obiettivo accurato (che miri ad escludere una epatomegalia, masse addominali o segni di occlusione intestinale), può essere opportuno completare l’esame obiettivo con una esplorazione rettale, soprattutto quando viene descritta la presenza di sangue nelle feci o sintomi di incontinenza.
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Diagnostica per immagini ed esami di laboratorio
Oltre ad anamnesi ed esame obiettivo, laboratorio ed immagini sono componenti importanti per la diagnosi e la diagnosi differenziale. Utili un esame completo ematologico ed una ricerca del sangue occulto fecale. Tra gli esami consigliati troviamo la VES, la biochimica clinica, il TSH e la ricerca di parassiti fecali e delle uova. Nei soggetti giovani che presentano diarrea può essere utile dosare gli anticorpi antigliadina (aga) ed antiendomisio (ema) per la diagnosi della celiachia.
Per pazienti che abbiano superato i 50 anni e vi siano elementi che possono far sospettare patologie gravi (come il cancro al colon-retto) si raccomanda una colonscopia, mentre nei soggetti più giovani tale esame va effettuato solo con un fondato sospetto di malattia organica (prevalentemente nella diagnosi differenziale con le IBD). Se il trattamento iniziale fallisce il quadro clinico va approfondito con altre indagini strumentali come la manometria rettale, il Breath-Test al glucosio o al Lattosio per lo studio del transito e per lo studio della Intestinal Bacterial Overgrowth. In alcuni casi – in cui si sopettano malattie più gravi – può essere opportuno ottenere biopsie del colon per escludere un tumore maligno, una collagenopatia o una colite linfocitica.
I migliori prodotti per la salute dell’apparato digerente
Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per il benessere del vostro apparato digerente, in grado di combattere stipsi, fecalomi, meteorismo, gonfiore addominale, acidità di stomaco, reflusso, cattiva digestione ed alitosi:
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Per approfondire: Sindrome dell’intestino irritabile: sintomi, dieta e cibi da evitare
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