Colite collagenosica: cause, sintomi, segni, diagnosi, trattamento e prognosi

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La “colite collagenosica“, anche detta “colite collagenosa” o “colite collagenica” (in inglese “collagenous colitis“), è una malattia infiammatoria intestinale che colpisce specificamente il colon. La sua presentazione clinica comporta diarrea acquosa in assenza di sanguinamento rettale: tale particolare differenza la colite collagenosica da altre malattie croniche infiammatorie intestinali quali la malattia di Crohn e la rettocolite ulcerosa. La colite collagenosica, assieme alla colite linfocitica, fa parte di un gruppo di patologie chiamate “coliti microscopiche“. Il fatto che i due tipi di colite microscopica, quella collagenosica e quella linfocitaria, condividano molte caratteristiche, ha portato alcuni ricercatori – tra cui il sottoscritto – a propendere per il fatto di essere di fronte a due sottotipi della stessa malattia.

Cenni storici

La colite collagenosica è stata descritta per la prima volta nel 1976.

Epidemiologia

In USA la colite collagenosica ha un tasso di incidenza di 7,1 per 100.000 persone all’anno. La colite collagenosica ha un picco di incidenza nella quinta decade di vita e colpisce più le donne che gli uomini. La categoria più colpita è rappresentata da donne tra i 40 ed i 50 anni. Fino ad alcuni anni fa la colite collagenosica era considerata una malattia rara, tuttavia studi più recenti hanno dimostrato che le coliti microscopiche sono più diffuse di quanto si credesse, rappresentando circa il 10% dei casi totali di di diarrea cronica.

Cause

La causa della colite collagenosica è attualmente sconosciuta. Si sospetta una eziologia autoimmune. Nei pazienti con colite collagenosica è stata notata una frequente correlazione con l’assunzione assidua di alcuni farmaci, in particolare inibitori della pompa protonica, antagonisti dei recettori istaminici H2 (H2 antagonisti), inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI) e farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Fattori di rischio

Possibili fattori di rischio per la colite collagenosica, sono:

  • sesso femminile;
  • età compresa tra 40 e 50 anni;
  • malattie autoimmuni;
  • assunzione cronica di farmaci, tra cui:
    • inibitori della pompa protonica;
    • H2 antagonisti;
    • inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (SSRI);
    • farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS).

Sintomi e segni

La colite collagenosica provoca diarrea acquosa cronica con più di 10 movimenti intestinali al giorno. Alcuni pazienti riferiscono inoltre i seguenti sintomi e segni:

  • diarrea notturna;
  • dolore addominale;
  • urgenza di defecazione;
  • incontinenza fecale;
  • affaticamento;
  • disidratazione;
  • ipotensione arteriosa;
  • perdita di peso.

La colite collagenosica si caratterizza per periodi di remissione – in cui gli episodi diarroici diminuiscono – e riacutizzazione, in cui gli episodi tendono nuovamente ad aumentare. I pazienti riferiscono in genere la frequente diarrea determina una globale e netta riduzione della loro qualità della vita, interferendo gli episodi di diarrea con le relazioni sociali, i viaggi e, a volte, anche con le attività lavorative. Per tali motivi alcuni pazienti possono soffrire di depressione e fobia sociale.

Diagnosi

La diagnosi si sospetta in base all’anamnesi e all’esame obiettivo. Alla colonscopia la mucosa del colon tipicamente sembra normale e non presenta alterazioni di struttura e colore tali da giustificare l’intensa diarrea che caratterizza la malattia, tuttavia le biopsie del tessuto interessato di solito mostrano la deposizione di collagene nella lamina propria, che è l’area del tessuto connettivo tra le ghiandole del colon. Anche i test radiologici, come un clistere di bario, sono tipicamente normali.

Trattamento

Il trattamento di prima linea per la colite collagenosica è l’uso di budesonide, uno steroide che agisce localmente nel colon ed è altamente eliminato dall’effetto di primo passaggio. Altri farmaci che possono essere utilizzati sono i seguenti:

  • immunosoppressori, inclusa l’azatioprina;
  • infliximab;
  • agenti del bismuto, incluso Pepto-Bismol;
  • acido 5-aminosalicilico.

Sostanze quali il caolino e la loperamide, da soli o in associazione, sono efficaci nel diminuire la quantità delle evacuazione. Sostanze specifiche ad azione topica quali la mesalazina o la budesonide possono essere usate nei casi resistenti alla terapia anti-diarroica con buoni risultati. Nei casi gravi possono essere usati farmaci ad effetto sistemico quali l’azatioprina e i corticosteroidi. Studi su scala pilota hanno mostrato alcune prove di possibili benefici sia per l’estratto di Boswellia serrata che per ceppi specifici di probiotici nel trattamento della colite collagenosa, sebbene siano necessarie campioni di dimensioni maggiori per confermare i risultati.

Prognosi

La colite collagenosa è una malattia considerata benigna; la prognosi per la colite collagenosa è generalmente buona. La maggior parte delle persone affette da colite collagenosica guarisce dalla diarrea e le anomalie istologiche si risolvono, sebbene si verifichino comunemente ricadute se il trattamento di mantenimento non viene continuato. Solo in rari casi è necessario un trattamento chirurgico, non sempre però risolutivo.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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