Sensazione di corpo estraneo nell’occhio: cause e cure

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma CORPO ESTRANEO OCCHIO CAUSE CURE VISTA  Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgLa sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio è un sintomo piuttosto comune che di solito ha origine nella cornea, ovvero il tessuto trasparente che riveste la parte anteriore dell’occhio. La cornea presenta una vasta quantità di nervi. Un danneggiamento a carico di questi ultimi spesso può tradursi in una sensazione di corpo estraneo. Tale sensazione può insorgere indipendentemente dalla reale presenza o meno di un corpo estraneo nell’occhio. Le lesioni oculari più comuni sono causate da corpi estranei e abrasioni. I sintomi, oltre alla sensazione di cui sopra, possono includere dolore, arrossamento, lacrimazione, sensibilità alla luce e vista offuscata.

Blefarite

La blefarite è un disturbo palpebrale comune associato a dermatite seborroica o infezione batterica o ad una combinazione di entrambe le condizioni. La blefarite causa una sensazione di bruciore o di corpo estraneo (descrivibile come “sabbia negli occhi”), eccessiva lacrimazione, prurito, palpebre rosse e gonfie, secchezza oculare, formazioni crostose sulle palpebre e squame simili a forfora sulle ciglia. La blefarite anteriore insorge nel bordo anteriore esterno della palpebra in cui sono attaccate le ciglia. La blefarite posteriore interessa il bordo interno della palpebra. E’ correlata alla disfunzione delle ghiandole di Meibomio, poste all’interno della palpebra e deputate alla secrezione di oli che contribuiscono a lubrificare l’occhio. Il trattamento della blefarite prevede la pulizia delle palpebre e l’applicazione di un impacco caldo per favorire la caduta dei detriti untuosi. Anche l’impiego di antibiotici topici può contribuire a ridurre l’infezione. La blefarite può colpire persone di tutte le età e, sebbene sia causa di disagio, non è contagiosa e di solito non causa danni permanenti alla vista.

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Abrasioni corneali

Le abrasioni corneali sono una delle lesioni oculari più comuni. Si verificano quando una lesione causa una rottura a carico dello strato protettivo esterno dell’epitelio corneale. Ciò può essere dovuto alla presenza di un corpo estraneo, al graffio di un’unghia, a lenti di contatto non posizionate correttamente o a ustioni chimiche, tra le varie cause. Le abrasioni corneali possono essere piccole o grandi, ma di solito guariscono senza complicazioni. Le abrasioni corneali profonde possono tradursi in formazioni cicatriziali dello stroma, lo strato centrale trasparente della cornea. L’applicazione di fluoresceina può contribuire a rendere maggiormente visibili le abrasioni.

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Lenti a contatto

Le lenti a contatto sono generalmente sicure, ma il loro utilizzo non è privo di rischi. Alcune delle complicazioni possono compromettere la vista in modo permanente. Questa tipologia di lenti, come suggerisce il nome stesso, è in costante contatto con la cornea e la congiuntiva. Le allergie ai depositi presenti sulle lenti, al materiale di cui sono fatte le lenti o alle soluzioni per la pulizia delle lenti, possono comportare arrossamento, prurito, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione o secrezione oculare. Le abrasioni corneali possono essere dovute a lenti a contatto non posizionate correttamente, materiale estraneo presente sotto le lenti a contatto o ad un uso eccessivo. Le ulcere corneali sono la complicazione più grave dovuta alle lenti a contatto e sono osservabili con maggiore frequenza in caso di lenti a contatto morbide a porto prolungato. Le soluzioni per la pulizia contaminate possono portare all’insorgenza di gravi infezioni fungine. Questa fu la causa di un focolaio di cheratite da Acanthamoeba nel periodo 2005-2007.

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Corpi estranei corneali

I corpi estranei corneali possono causare significativa irritazione oculare, sensibilità alla luce e lacrimazione. Se un corpo estraneo (come una particella di legno, polvere o metallo) viene inglobato nello strato superficiale della cornea (epitelio) o nello strato più profondo (stroma), può causare infiammazione con conseguente gonfiore corneale e palpebrale, nonché significativo arrossamento a carico della congiuntiva. Se il corpo estraneo non viene rimosso, può provocare infezioni, distruzione dei tessuti o perdita permanente della vista.

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Ulcere corneali

Le ulcere corneali sono gravi infezioni causate da batteri, virus o funghi. Esse insorgono con maggiore frequenza nei pazienti che utilizzano lenti a contatto morbide a porto prolungato. Un’ulcera corneale può manifestarsi sotto forma di una macchia rotonda di colore bianco o grigio sulla cornea, visibile ad occhio nudo. Essa causa dolore, disagio e, in alcuni casi, vista offuscata. Si tratta di una emergenza, poiché la condizione può progredire sino a causare la perdita della vista. Il trattamento consiste nell’applicazione frequente di gocce oculari antibiotiche nell’occhio interessato. Occasionalmente, possono rivelarsi necessarie iniezioni di antibiotici nella sede dell’infezione o il ricorso ad un intervento chirurgico. L’utilizzo di lenti a contatto deve essere sospeso per un periodo di 4 settimane.

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Congiuntivite

La congiuntivite si riferisce alla infiammazione o infezione a carico della membrana trasparente (congiuntiva) che riveste le palpebre interne e copre la parte bianca dell’occhio. I piccoli vasi sanguigni presenti nella congiuntiva diventano infiammati, conferendo all’occhio un aspetto rosso o rosa. La congiuntivite è comunemente causata da una reazione allergica o da una infezione virale o batterica. I sintomi possono includere arrossamento, prurito, sensazione di corpo estraneo (“sabbia negli occhi”), lacrimazione e secrezione e può interessare uno o ambedue gli occhi. Può causare estremo disagio, ma raramente interessa la vista e non rappresenta un grave rischio per la salute, se diagnosticata per tempo. La congiuntivite causata da infezione può diffondersi facilmente da persona a persona e il trattamento precoce è importante per limitarne la diffusione.

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Flittena

La flittena può svilupparsi nei pazienti affetti da blefarite ed è una lesione della superficie corneale. Ha l’aspetto di una vescicola o di una bolla di colore bianco e può essere molto irritante. I sintomi includono prurito, bruciore, arrossamento oculare, lacrimazione, fotofobia e la sensazione di corpo estraneo nell’occhio. Il trattamento prevede igiene palpebrale e l’impiego di gocce oculari lubrificanti. Gli steroidi e gli antibiotici vengono utilizzati per i casi gravi o qualora si sviluppino complicazioni.

Secchezza oculare

La secchezza oculare è un problema comune. La secrezione lacrimale può ridursi con l’avanzare dell’età e la presenza di secchezza oculare può anche essere associata a malattie quali la sindrome di Sjogren o l’artrite reumatoide. Tuttavia, in molti individui, la secchezza oculare si sviluppa in assenza di altre malattie associate. I sintomi includono sensazione di corpo estraneo, bruciore, arrossamento e stanchezza oculare generalizzata. La vista può essere offuscata o fluttuante. Paradossalmente, la lacrimazione può essere un sintomo di secchezza oculare. Se gli occhi raggiungono un determinato livello di secchezza, si attiva una grande ghiandola lacrimale che può produrre una eccessiva lacrimazione. Il volume della produzione lacrimale può essere misurato mediante il test di Schirmer (striscia di carta bibula messa a contatto con la ghiandola lacrimale inferiore). Il trattamento principale consiste nella lubrificazione supplementare dell’occhio. Nei casi gravi viene talvolta utilizzata la ciclosporina (Restasis).

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Colliri

Molti colliri da banco e soggetti a prescrizione medica possono creare irritazione oculare o allergia, specie se utilizzati per lunghi periodi di tempo. I colliri da banco (come lacrime artificiali, colliri per allergie e soluzioni per lenti a contatto) contengono conservanti. Se l’individuo presenta una sensibilità a tali conservanti, questi possono causare irritazione e arrossamento a carico degli occhi. I colliri antibiotici soggetti a prescrizione medica possono essere efficaci nel trattare una infezione, ma possono essere anche piuttosto irritanti per l’occhio. I colliri steroidei di solito non sono irritanti per l’occhio. Alcuni colliri per allergie soggetti a prescrizione sono noti per causare un po’ di arrossamento e bruciore con l’uso. I colliri vasocostrittori o anti-arrossamento nascondono semplicemente il rossore. Se utilizzati troppo spesso, possono causare un aumento dell’arrossamento una volta interrotto l’impiego.

Trichiasi

La trichiasi è una condizione caratterizzata dalla deviazione delle ciglia verso il globo oculare. Le cause sono molteplici. La condizione può essere congenita oppure causata da condizioni autoimmuni e traumi, come ustioni o lesioni. I pazienti di origine asiatica possono presentare un disturbo congenito in cui le ciglia assumono una posizione verticale, denominato epiblefaron. Le ciglia posizionate in modo anomalo comportano un continuo sfregamento delle congiuntiva e della cornea da parte delle ciglia che può tradursi in abrasioni e ulcerazioni corneali.

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Entropion

L’entropion (o entropio) è il rovesciamento verso l’interno del bordo libero della palpebra. Può interessare sia la palpebra superiore o più comunemente quella inferiore. Lo sfregamento della superficie oculare da parte delle ciglia deviate verso l’interno (trichiasi) può causare l’insorgenza di sintomi quali arrossamento, irritazione, dolore, eccessiva lacrimazione e riduzione della vista, se la cornea è danneggiata. L’entropion interessa più spesso gli adulti più anziani. Le lacrime artificiali e le pomate lubrificanti possono alleviare i sintomi, ma spesso è necessario un intervento chirurgico per correggere la condizione. La prognosi è eccellente, se l’intervento viene eseguito prima che la cornea venga danneggiata.

Ectropion

L’ectropion (o ectropio) è il rovesciamento all’infuori del bordo libero della palpebra. La palpebra si distacca dall’occhio e inizia a cedere. I sintomi possono includere arrossamento, lacrimazione, irritazione e secchezza oculare e palpebrale. La palpebra normalmente scorre contro la superficie dell’occhio. A seguito dell’abbassamento della stessa, anche le lacrime tenderanno a drenare fuori dall’occhio sul viso. Ne consegue secchezza dell’occhio che causa irritazione, arrossamento e vista offuscata. Il trattamento si focalizza sulla lubrificazione oculare, sebbene nei casi gravi sia necessario il ricorso all’intervento chirurgico.

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Pterigio

Lo pterigio è una crescita non cancerosa della congiuntiva sulla cornea. Lo pterigio è caratterizzato da una “testa”, che può crescere lentamente sulla cornea, e da un “corpo”, che di solito si estende verso l’angolo interno dell’occhio. Si ritiene sia associato ad una eccessiva esposizione a sole o vento. I sintomi possono includere arrossamento, infiammazione, sensazione di corpo estraneo, lacrimazione o secchezza e prurito oculare. L’arrossamento e l’irritazione dovuti a pterigio possono essere trattati con lacrime artificiali e con altre gocce oculari su prescrizione. Se lo pterigio si sposta verso la pupilla può interferire con la vista. In questo caso, è necessaria la rimozione chirurgica. Anche in caso di approccio chirurgico, vi è un rischio di recidiva.

Cheratocongiuntivite Vernal

La cheratocongiuntivite Vernal è una infiammazione cronica della congiuntiva bilaterale. I sintomi si aggravano comunemente in primavera e in estate. La condizione è caratterizzata da protuberanze dure e rialzate nella parte interna della palpebra superiore. E’ possibile anche l’insorgenza di gonfiore a carico della congiuntiva. I sintomi includono forte prurito, irritazione, fotofobia e bruciore. Il coinvolgimento corneale può portare a complicazioni, quali la riduzione della vista.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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