In condizioni normali la retina è aderente alla superficie interna dell’occhio. Se presenta una rottura o un foro può distaccarsi e accartocciarsi, in maniera simile a una carta da parati che si stacca da una parete. In tal caso la retina non è più in grado di offrire al cervello un’immagine adeguata e la visione diviene offuscata e ridotta.
Cause
Il distacco di retina si verifica più di frequente in soggetti di età media con miopia medio-elevata cioè superiore alle tre diottrie. È, comunque, abbastanza raro: si verifica all’incirca in una persona su diecimila. Avviene in occhi di soggetti che presentano degenerazioni retiniche periferiche (dette regmatogene). Più raramente soggetti giovani possono presentare rotture retiniche spontanee con conseguente distacco. In altri casi può essere la conseguenza di un trauma contusivo oculare oppure di una trazione vitreoretinica nella retinopatia diabetica proliferante. Secondo uno studio scientifico [1] il distacco potrebbe essere favorito, tra l’altro, dall’assunzione per via orale di una classe di antibiotici chiamati “fluorochinoloni”.
Sintomi
Il sintomo più comune è la visione di una “tenda“ nel campo visivo. Si possono anche percepire flash luminosi o lampi di luce (fotopsie) oppure percepire punti e/o linee mobili, di colore scuro, nel campo visivo (miodesopsie ovvero le “mosche volanti“). Non è mai presente dolore. Se ci si accorge di un brusco calo di vista, bisogna andare immediatamente a un pronto soccorso oculistico. Un trattamento immediato può, infatti, ridurre al minimo i danni.
Diagnosi
La diagnosi si effettua con una visita oculistica. Le indagini diagnostiche che potrebbero essere eseguite, sono:
- esame del fondo oculare;
- fluorangiografia retinica;
- esame dell’acuità visiva (esame della vista);
- esame del campo visivo;
- tomografia ottica computerizzata (OCT);
- esame alla lampada a fessura (o biomicroscopia);
- autorefrattometria;
- fluorangiografia retinica;
- tavole di Ishihara;
- tonometria.
Terapia
Se il problema viene diagnosticato in fase precoce, spesso è sufficiente effettuare un trattamento argon laser fotocoagulativo intorno alle degenerazioni retiniche. Di frequente, tuttavia, è necessario un intervento chirurgico. Di solito viene fatto in anestesia generale e nell’80-90% dei casi è sufficiente una sola operazione. Dopo l’operazione non si prova dolore, ma l’occhio può risultare infiammato, la pressione oculare alterate e può essere necessario un ricovero di alcuni giorni.
Esiti e gruarigione
Il quadro visivo dipende dall’entità del distacco di retina e dalla sua durata. L’ombra causata dal distacco scomparirà in tutti i casi in cui la retina è stata riposizionata. Nei casi in cui il distacco interessi la regione maculare (l’area della visione centrale) il recupero visivo sarà incompleto. Tanto maggiore è la durata del distacco, tanto minore è la possibilità di recupero visivo. Può comunque, anche in questo caso, rimanere un certo grado di visione periferica. Persone che non si sottopongono all’intervento (o se quest’ultimo risulta inefficace) possono perdere la vista del tutto o in parte.
Prevenzione
Se l’oculista riscontra alterazioni a livello della periferia retinica, il distacco può essere prevenuto effettuando un trattamento argon laser. Inoltre è importante sapere se in famiglia ci siano stati precedenti casi di distacco di retina: può esistere una predisposizione genetica.
Se si è già avuto un distacco in un occhio, il rischio che si verifichi anche nell’altro è leggermente maggiore rispetto alla media. Dunque saranno necessari controlli oculistici più frequenti.
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