Distacco posteriore vitreo: rimedi, cosa fare e cosa NON fare

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES ANATOMY RETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO LIMBUS NEO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO OCIl distacco posteriore di vitreo è caratterizzato dalla separazione del corpo vitreo (sostanza gelatinosa situata all’interno dell’occhio aderente alla retina) dalla superficie retinica. Il distacco avviene per un fenomeno di degenerazione vitreale.

Cure per il distacco posteriore di corpo vitreo

Purtroppo non esiste una terapia che risolva completamente il disturbo che, in ogni caso, tende a regredire molto lentamente e spontaneamente. Infatti, col passare del tempo, le ombre appariranno sempre più sbiadite e si percepiranno sempre meno, dal momento che il cervello tende ad ignorare l’immagine fastidiosa (perché non rappresenta un nuovo stimolo) grazie ad un meccanismo di compensazione.

Cosa fare per rallentare la patologia e l’adattamento del cervello

Si consiglia di idratare l’organismo, bevendo molta acqua (almeno 1,5/2 litri al dì specialmente quando fa parecchio caldo o, comunque, più di quanta se ne beva già), di arricchire la dieta con frutta e verdura – ricche di sali minerali che aiutano a trattenere l’acqua nel nostro corpo – e di assumere integratori con profilo completo di vitamine e sali minerali. E’ però importante ricordare che bere molto fa bene, e probabilmente assumere regolarmente integratori aiuta a mantenere buone condizioni di salute, ma certamente non fa nulla di attivo per migliorare le miodesopsie. Il miglioramento della sintomatologia avviene – come già prima accennato – grazie a meccanismi di compensazione (neuro-adattamento) da parte del cervello che risultano però soggettivi e difficili da prevedere. Mentre è semplice per il cervello adattarsi a zone d’ombra o scotomi fissi (ad esempio quelli causati dalla presenza dei vasi sanguigni e dal nervo ottico), la mobilità delle miodesopsie a volte impedisce i meccanismi di gestione del disturbo, e sono tutt’altro che rari i casi di pazienti che si dicono esasperati, talora ossessionati dai corpi mobili, al punto da farne un vero e proprio problema psicologico, e si dicono disposti a tutto (e quindi ad accettare il rischio di complicazioni di una procedura invasiva) pur di eliminare il disturbo.

Cosa NON fare per rallentare la patologia

E’ necessario evitare traumi e sforzi fisici, effettuando visite oculistiche periodiche di controllo, soprattutto se aumentano i corpi mobili vitreali e i flash luminosi.

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Distacco posteriore di vitreo: vitreolisi laser e mini-invasiva

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES ANATOMY RETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO LIMBUS NEO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO OCLa vitreolisi laser

Nei casi di addensamenti nelle regioni vitreali intermedie, un nuovo YAG laser (Ultra Q Reflex di Ellex), progettato per l’applicazione specifica, riesce a colpire i floaters, vaporizzandoli direttamente, oppure recidendone i filamenti che lo tengono in posizione, in modo da favorirne lo spostamento periferico e ridurre quindi l’interferenza con la visione. In molti casi è sufficiente ridurre la dimensione, frantumando i corpi mobili in piccoli frammenti per ottenere la piena soddisfazione del paziente. La tecnica è semplice, non dolorosa e breve (dura da 5 a 20 minuti); spesso sono richieste più sedute per completare il lavoro in sicurezza, quando i corpi mobili sono numerosi, a causa dell’effetto collaterale del’aumento della pressione intraoculare, che va monitorato e controllato con attenzione. Dopo l’applicazione di un collirio anestetico, una lente a contatto tiene aperto e controlla i movimenti dell’occhio, mentre il sistema ottico controlla la focalizzazione al millesimo di millimetro. Quando il laser impatta il bersaglio, si avverte un piccolo schiocco, accompagnato talora ad una sensazione luminosa e ad un movimento, generato da minuscole bolle di gas, effetto della vaporizzazione laser. Queste, più leggere, si spostano verso l’alto (funzionando come una macchina fotografica, l’immagine è capovolta, quindi si percepisce un movimento verso il basso) e si riassorbono comunque entro le prime 24 ore. Non ci sono limiti per le normali attività quotidiane, comprese quelle sportive, che possono essere riprese sin dal giorno successivo. Un collirio ipotensivo protegge dall’effetto collaterale dell’aumento della pressione intraoculare (motivo per cui i pazienti con glaucoma vanno trattati con estrema attenzione, a volta esclusi dalla procedura). Ai giovani sotto i 35 anni, in cui le miodesopsie sono piccolissime, quasi invisibili all’esame obiettivo e particolarmente fastidiose, perché localizzate assai vicino alla retina centrale, nella cosiddetta bursa premacularis, è spesso impossibile dare sollievo.

La vitrectomia mini-invasiva

La rimozione chirurgica di parte o di tutto il vitreo è sempre stata riservata a casi “estremi”, in ragione dei rischi di complicanze a carico del cristallino e della retina. In mani esperte, tuttavia, può essere utile per prevenire complicanze retiniche da trazione vitreale, migliora l’ossigenazione retinica (ad esempio nei diabetici) ed è l’unica tecnica in grado di risolvere in maniera completa il disturbo. I recenti miglioramenti della tecnica (la vitrectomia mini-invasiva si effettua in ambulatorio, in anestesia locale, senza suture, e consente una ripresa velocissima delle proprie occupazioni) e la crescente confidenza dei chirurghi che la praticano ne fanno uno strumento sempre più frequentemente utilizzato, soprattutto per le miodesopsie non aggredibili con il laser.

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Distacco del vitreo: posso fare sport? Quali sono i migliori?

MEDICINA ONLINE BICI CICLISMO BIKE MOUNTAIN BIKE ROAD SPEED CASCO BICICLETTA DA CORSA CORRERE CIRCUITO MONTAGNA SENTIERO STRADA SPORT SPORTIVO CALORIE WALLPAPER PICS PICTURE PHOTO HI RESL’attività fisica è sempre raccomandata per mantenerci in salute, tuttavia, in caso di distacco del vitreo, è bene fare attenzione ad alcuni accorgimenti:

  • evitare sport che possono essere resi difficoltosi/pericolosi dalla presenza delle tipiche “mosche volanti”;
  • evitare sport che possono determinare dei traumi violenti alla testa;
  • evitare sforzi troppo elevati specie quando la temperatura esterna è elevata;
  • evitare sport di eccessiva resistenza che possono portare a disidratazione;
  • evitare sport che applichino elevate forze centrifughe alla testa;
  • evitare sport dove è alto il rischio di cadute;
  • evitare picchi ipotensivi (pressione bassa);
  • reidratare i liquidi persi bevendo molta acqua;
  • assumere molta frutta e verdura con la dieta;
  • fare attenzione all’eventuale assunzione di farmaci diuretici;
  • assumere un integratore con profilo completo di vitamine e sali minerali, in caso di insufficiente apporto con la dieta.

Non esiste uno sport migliore in caso di distacco del vitreo: l’importante è evitare principalmente – lo ripeto – sport che determinano traumi violenti e ripetuti alla testa, come ad esempio la boxe, le arti marziali, il rugby, il football americano, lo snowboard. E’ comunque sempre importante evitare sport troppo intensi in cui è facile raggiungere uno stato di disidratazione. In caso di dubbio chiedete al vostro medico di fiducia.

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Distacco di vitreo: quali sono le conseguenze sulla vista?

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES ANATOMY RETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO LIMBUS NEO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO OCIl distacco è considerato benigno quando non comporta trazioni sulla superficie retinica; quando, invece, l’aderenza è tale per cui il corpo vitreo, distaccandosi, tira la retina si possono avere delle complicazioni (come quando si toglie il nastro adesivo da un pacco, che si può rovinare). Noi ci accorgiamo della trazione quando il distacco è accompagnato dai fosfeni (lampi luminosi simili al flash della macchina fotografica che solo la persona colpita nota). In questi casi è bene recarsi subito dal proprio oculista ed evitare gli sforzi fisici (come sollevare pesi, chinarsi in avanti, sospendendo dunque eventuali attività sportive, che possono provocare disidratazione o aumentare il rischio di traumi cerebrali).

Quando il distacco avviene senza trazioni retiniche, si avvertono disturbi visivi aspecifici, variamente descritti (ragnatele, linee fisse o ombre nel campo visivo): queste sono tanto più fastidiose quanto più interessano le aree centrali della visione e, quindi, quanto più sono prossime alla macula (regione centrale della retina che permette la visione chiara e distinta).

Chi soffre di distacco posteriore di vitreo vede le cosiddette mosche volanti, causate dai corpi mobili vitreali. Questi ultimi sono delle aggregazioni cellulari che galleggiano all’interno del corpo vitreo (vengono osservate perché non sono perfettamente trasparenti): sono il segno di una degenerazione vitreale che quasi sempre accompagna il distacco posteriore di vitreo o, al contrario, ne è causa.

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Distacco di corpo vitreo: precauzioni, cosa fare, integratori utili e tempi di guarigione

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES ANATOMY RETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO LIMBUS NEO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO OCL’umor vitreo è una sostanza gelatinosa dentro la camera vitrea del nostro occhio, che può staccarsi parzialmente o completamente dalla retina alla quale aderisce, il risultato è uno spostamento verso la parte centrale del bulbo oculare. Il distacco del vitreo è comune nelle persone sopra i 65 anni e può far parte del normale processo di invecchiamento dell’essere umano.

COSA È IL VITREO?

Il vitreo è contenuto nella camera vitrea, il corpo vitreo o umor vitreo è una sostanza gelatinosa che fa da supporto al cristallino nella parte anteriore del nostro bulbo oculare, e nella parte posteriore è il supporto della retina. Il vitreo costituisce circa l’80% del volume oculare. Esso è composto principalmente da:

  • acqua (99%),
  • acido ialuronico,
  • fibre di collagene.

Queste fibre hanno il compito di far aderire bene il corpo vitreo e la retina, sono infatti delle fibre di giunzione, nel copro vitreo non passa alcun vaso sanguigno.

CAUSE DEL DISTACCO DEL VITREO

Come prima citato la prima causa del distacco del Vitreo è da addebitare all’invecchiamento, la perdita in età avanzata dell’importante acido ialuronico tende a rendere più acquoso l’umor vitreo e quindi a perdere la sua consistenza gelatinosa che porta il Vitreo a ritirarsi al centro dell’occhio staccandosi dalla retina. In questo caso gli specialisti non considerano il distacco del vitreo una malattia ma un evento di invecchiamento naturale, non esistono prove di una maggiore predisposizione di alcuni soggetti rispetto ad altri. Gli altri fattori che causano questo distacco invece sono dovuti a difetti congeniti alla vista, processi infiammatori, interventi chirurgici o traumi, i più comuni sono:

  • Miopia molto forte
  • Uveite
  • Trattamento laser intraoculare
  • Microchirurgia intraoculare
  • Traumi oculari di vario tipo.

SINTOMI

Nella maggior parte dei casi il distacco del vitreo è asintomatico e quindi non determina disturbi visivi apprezzabili, è infatti difficile rendersi conto di questo stato. Quando invece il distacco è sintomatico si hanno i seguenti fastidi alla vista:

  • visione sfocata: il soggetto non riesce a mettere a fuoco gli oggetti in qualunque condizione di luce;
  • fotopsia: visione di cerchi, lampi o linee di luce improvvisa;
  • visione dei “corpi mobili” detti anche miodesopsie: dai pazienti vengono descritti come corpi mobili di varia forma, come puntini o fili di ragnatela, alcuni invece li percepiscono come delle piccole mosche. Queste anomalie della vista hanno una grandissima variabilità, alcuni le vedono piccolissime, altri grandi e di numero variabile, da poche a moltissime. Lo stesso paziente può vedere aumentare o diminuire di numero questi corpi mobili senza una ragione apparente.

Le sintomatologie descritte possono essere anche tutte presenti in un solo soggetto, non esistono regole. Il distacco del vitreo può essere a tutti e due gli occhi e quindi bilaterale, o ad un solo occhio e quindi essere monolaterale, la condizione bilaterale è tipica dell’invecchiamento.

Cosa fare se si sospetta di avere la patologia?

Se una persona vede dei lampi di luce sul campo visivo bisogna recarsi con urgenza (lo stesso giorno) in pronto soccorso. Il medico deve valutare con cura la retina centrale e periferica ed escludere eventuali lesioni retiniche o rotture che possono evolvere nel distacco della retina. In questi casi, l’oculista può consigliare un intervento urgente per evitare che il distacco peggiori.
Se il paziente rimanda l’operazione, ci sono più difficoltà di recupero.
Il 10% dei pazienti che presentano il distacco del vitreo hanno la rottura della retina (la metà di questi hanno più lesioni).

COMPLICAZIONI

Il distacco del vitreo in una percentuale del 10% dei casi può portare a lesioni della retina. Può in alcuni casi determinare una lesione come il “foro maculare”, questa condizione porta alla formazione di una apertura sulla macula che interrompe la continuità retinica. Questa rottura della retina può portarne il distacco, questo avviene secondo degli studi nel 40% dei casi.

DIAGNOSI

Il distacco del vitreo viene diagnosticato tramite l’esame del fondo oculare da parte dell’Oftalmologo. Viene utilizzata un particolare strumento detto “lampada a fessura” che permette di visionare accuratamente retina ed umor vitreo, è infatti una sorta di microscopio che emana una forte luce del tutto innocua. Prima del controllo viene applicato nell’occhio un collirio a base di atropina che provoca la dilatazione involontaria della pupilla per un ottimale esame dell’occhio, i suoi effetti si hanno in circa 30 minuti e possono persistere fino ad oltre sei ore, non è consigliabile guidare in questo frangente di tempo.

TERAPIA DEL DISTACCO DI VITREO

Nella maggior parte dei casi la migliore terapia è attendere la spontanea scomparsa dei sintomi, che di solito avviene entro i sei mesi dal distacco del vitreo. Si raccomanda una dieta bilanciata, ricca di vitamine, sali minerali ed acqua. I pazienti possono giovarsi anche di alcuni integratori alimentari, come questi:

Il distacco del corpo vitreo posteriore è pericoloso?

La maggior parte delle persone che sviluppano un distacco del vitreo posteriore non è in pericolo di ulteriori complicazioni all’occhio.
Il solo sintomo residuo può essere la persistenza di alcune mosche volanti nel campo visivo. Il 7-15% di coloro che hanno un distacco vitreo posteriore con corpi mobili, fulmini, lampi di luce (detti anche fosfeni) o calo della vista, può avere anche la rottura della retina. La rottura della retina può portare ad un distacco della retina.
Purtroppo, i sintomi di un distacco del vitreo senza una rottura retinica sono gli stessi di quelli con una lesione. La presenza di una lesione è riconosciuta solo da un oculista durante una visita con dilatazione della pupilla. I corpi volanti possono essere fastidiosi, ma sono innocui. Di solito persistono ma sono meno evidenti con il tempo perché affondano all’interno dell’occhio a causa della gravità e quindi si spostano dalla retina. I flash di solito regrediscono tra 4 e 12 settimane, ma in alcuni pazienti questo periodo può essere più lungo.

Precauzioni in caso di distacco del corpo vitreo

La maggior parte delle persone con un distacco del vitreo non deve stare a riposo. Non ci sono prove che se il paziente interrompe alcune attività impedisce al distacco del vitreo di causare una rottura della retina. Non esiste una prova che le seguenti attività possano causare problemi con il distacco del vitreo:

  • sollevamento di carichi molto pesanti o attività fisica intensa;
  • praticare sport di contatto come il rugby, arti marziali o boxe;
  • sport estremi, come il bungee jumping;
  • posizioni difficili assunte durante le attività come lo yoga o il pilates.

È possibile che alcune di queste attività rendono più evidenti i corpi mobili. Questo fenomeno è dovuto al movimento durante le attività fisiche, ma non ad un alterazione anatomica all’interno dell’occhio, quindi si consiglia di attendere che i corpi mobili e i flash tornino come prima. È possibile continuare con le attività quotidiane come:

  • camminare;
  • fare esercizi di ginnastica dolce;
  • nuotare in maniera non agonistica;
  • leggere;
  • guardare la TV;
  • utilizzare smartphone, tablet e computer.

Attualmente non ci sono prove scientifiche del fatto che volare con un aereo possa danneggiare il corpo vitreo o peggiorare la situazione.

Quali sono i tempi di guarigione? Prognosi del paziente con distacco del corpo vitreo

La maggior parte dei pazienti recupera completamente e risolve i sintomi. Il distacco non si ripara, ma i sintomi associati tendono a diminuire progressivamente e generalmente non ci sono complicazioni. La maggior parte dei pazienti si abitua gradualmente alle miodesopsie e le notano solo se guardano uno sfondo molto luminoso e tentano di concentrarsi. Per risolvere il disturbo serve un tempo estremamente variabile in base alle condizioni del paziente, generalmente servono alcuni mesi od anche più tempo.
I lampi o fotopsie si risolvono gradualmente quando il vitreo si scioglie completamente e smette di tirare sulla retina. Raramente i lampi sono così fastidiosi da considerare l’intervento chirurgico (vitrectomia).

Per approfondire:

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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Distacco di retina: sintomi, cure, intervento, guarigione, esiti

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Distacco posteriore di vitreo: sintomi, cause, diagnosi e cure

MEDICINA ONLINE RETINA DISTACCO FOVEA MACULA UMOR PUPILLA IRIDE ANATOMIA CONI BASTONCELLI VISTA CHIASMA CERVELLO NERVO OTTICO CELLULEIl distacco posteriore di vitreo è la conseguenza della separazione del corpo vitreo (sostanza gelatinosa situata all’interno dell’occhio aderente alla retina) dalla superficie retinica. Il distacco avviene per un fenomeno di degenerazione vitreale. Il corpo vitreo – che costituisce approssimativamente i due terzi del volume oculare – è costituito per circa il 99% da acqua e per il resto da cellule e molecole strutturali: fibre collagene, cellule vitree (dette ialociti), acido ialuronico, zuccheri, elettroliti e proteine. Le fibre collagene sono sospese in una rete di glicosaminoglicani (proteine legate a zuccheri) e addensate dall’acido ialuronico; il tutto è contenuto nella membrana ialoidea (il ‘sacchetto’ che avvolge l’umor vitreo). Da ciò si evince che il contenuto acquoso gioca un ruolo di primo piano nel volume vitreale; una sua riduzione comporta, quindi, il distacco della membrana ialoidea dalla superficie retinica, ma la stessa cosa può avvenire in seguito a forti colpi alla testa (traumi e incidenti). Però, nella maggior parte dei casi, il vitreo si distacca completamente senza conseguenze.

QUALI SONO ALTRE CONDIZIONI CHE LO POSSONO DETERMINARE?

Il distacco posteriore di vitreo può essere considerato normale dopo una certa età per un fenomeno fisiologico di disidratazione generale dell’organismo. Oltre ai traumi e alla disidratazione, interventi chirurgici come la cataratta o processi infiammatori dell’occhio come le uveiti (vitreiti, retiniti) possono causarlo.

QUANTO È FREQUENTE?

Essendo legato al processo fisiologico di invecchiamento delle strutture oculari, aumenta la sua incidenza dopo i 40 anni. In particolare, nelle persone senza difetti della vista (emmetropi), tale condizione aumenta del 50% dopo i 70 anni. Anche se si è miopi il rischio che si verifichi è maggiore. Si pensi che la prevalenza nella miopia elevata (superiore a 6 diottrie) può raggiungere il 90-100% dei pazienti oltre i 70 anni. Quindi, l’inizio dei fenomeni degenerativi del corpo vitreo inizia prima nei miopi a causa del processo di allungamento tipico negli occhi di chi soffre del vizio refrattivo che altera l’equilibrio biochimico del gel vitreale.

COME SI ESEGUE LA DIAGNOSI?

Mediante normale visita oculistica, in particolare con l’esame del segmento posteriore (zona retrostante dell’occhio).

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COSA COMPORTA?

Il distacco è considerato benigno quando non comporta trazioni sulla superficie retinica; quando, invece, l’aderenza è tale per cui il corpo vitreo, distaccandosi, tira la retina si possono avere delle complicazioni (come quando si toglie il nastro adesivo da un pacco, che si può rovinare). Noi ci accorgiamo della trazione quando il distacco è accompagnato dai fosfeni (lampi luminosi simili al flash della macchina fotografica che solo la persona colpita nota). In questi casi è bene recarsi subito dal proprio oculista ed evitare gli sforzi fisici (come sollevare pesi, chinarsi in avanti, sospendendo dunque eventuali attività sportive, che possono provocare disidratazione o aumentare il rischio di traumi cerebrali). Quando il distacco avviene senza trazioni retiniche, si avvertono disturbi visivi aspecifici, variamente descritti (ragnatele, linee fisse o ombre nel campo visivo): queste sono tanto più fastidiose quanto più interessano le aree centrali della visione e, quindi, quanto più sono prossime alla macula (regione centrale della retina che permette la visione chiara e distinta). Chi soffre di distacco posteriore di vitreo vede le cosiddette mosche volanti, causate dai corpi mobili vitreali. Questi ultimi sono delle aggregazioni cellulari che galleggiano all’interno del corpo vitreo (vengono osservate perché non sono perfettamente trasparenti): sono il segno di una degenerazione vitreale che quasi sempre accompagna il distacco posteriore di vitreo o, al contrario, ne è causa.

SI PUÒ CURARE IL DISTACCO?

Non esiste una terapia che risolva completamente il disturbo che, in ogni caso, tende a regredire molto lentamente e spontaneamente. Infatti, col passare del tempo, le ombre appariranno sempre più sbiadite e si percepiranno sempre meno, dal momento che il cervello tende ad ignorare l’immagine fastidiosa (perché non rappresenta un nuovo stimolo). In questi casi si consiglia di idratare l’organismo, bevendo molta acqua (almeno 1,5 litri al dì o, comunque, più di quanta se ne beva già), di arricchire la dieta con frutta e verdura – ricche di sali minerali che aiutano a trattenere l’acqua nel nostro corpo – o di assumere integratori mirati e specifici; viceversa, bisogna evitare traumi e sforzi fisici, effettuando visite oculistiche periodiche di controllo, soprattutto se aumentano i corpi mobili vitreali e i flash luminosi.

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Distacco posteriore di vitreo: quali sono le cause

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES ANATOMY RETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO LIMBUS NEO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO OCNel determinare il distacco posteriori di vitreo, sono in causa molteplici fattori quali:

  • la disidratazione;
  • la miopia;
  • i traumi;
  • la chirurgia della cataratta;
  • le uveiti (vitreiti, retiniti)
  • le infiammazioni intraoculari;
  • il precario equilibrio idro-elettrolitico di chi beve poco e suda molto nei climi caldi;
  • i farmaci diuretici usati nella terapia dell’ipertensione;
  • l’eccesso di colesterolo circolante.

Ma è soprattutto l’età a provocare una progressiva fluidificazione del gel, che collassa al centro formando lacune di liquefazione, sacche all’interno delle quali si addensano aggregati di fibre più o meno isolate, ammassate in filamenti e liberamente fluttuanti, mentre le porzioni periferiche tendono a scollarsi dalle fisiologiche aderenze con la retina: è il distacco posteriore di vitreo. Presente nel 6% della popolazione tra i 45 e 65 anni, tale percentuale aumenta sino al 50-70% oltre i 65 anni e nei miopi di una certa entità. Per tali ragioni, le miodesopsie possono associarsi alla percezione di lampi di luce, anche al buio e ad occhi chiusi (fosfeni o fotopsie), che rappresentano la risposta della retina alle trazioni. In un caso su sette, a tale sintomatologia corrispondono complicazioni come emorragie e rotture della retina, che richiedono un trattamento tempestivo (laser o chirurgico) onde evitare il distacco della retina e il conseguente rischio di perdita irreversibile della vista.

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