Distacco posteriore vitreo: rimedi, cosa fare e cosa NON fare

MEDICINA ONLINE OCCHIO EYE EYES ANATOMY RETINA FOVEA CORPO VITREO CORNEA VISTA VISION SCLERA COROIDE MACULA CRISTALLINO LIMBUS NEO MELANOMA NEVO MIOPIA DALTONISMO PRESBIOPIA STRABISMO OCIl distacco posteriore di vitreo è caratterizzato dalla separazione del corpo vitreo (sostanza gelatinosa situata all’interno dell’occhio aderente alla retina) dalla superficie retinica. Il distacco avviene per un fenomeno di degenerazione vitreale.

Cure per il distacco posteriore di corpo vitreo

Purtroppo non esiste una terapia che risolva completamente il disturbo che, in ogni caso, tende a regredire molto lentamente e spontaneamente. Infatti, col passare del tempo, le ombre appariranno sempre più sbiadite e si percepiranno sempre meno, dal momento che il cervello tende ad ignorare l’immagine fastidiosa (perché non rappresenta un nuovo stimolo) grazie ad un meccanismo di compensazione.

Cosa fare per rallentare la patologia e l’adattamento del cervello

Si consiglia di idratare l’organismo, bevendo molta acqua (almeno 1,5/2 litri al dì specialmente quando fa parecchio caldo o, comunque, più di quanta se ne beva già), di arricchire la dieta con frutta e verdura – ricche di sali minerali che aiutano a trattenere l’acqua nel nostro corpo – e di assumere integratori con profilo completo di vitamine e sali minerali. E’ però importante ricordare che bere molto fa bene, e probabilmente assumere regolarmente integratori aiuta a mantenere buone condizioni di salute, ma certamente non fa nulla di attivo per migliorare le miodesopsie. Il miglioramento della sintomatologia avviene – come già prima accennato – grazie a meccanismi di compensazione (neuro-adattamento) da parte del cervello che risultano però soggettivi e difficili da prevedere. Mentre è semplice per il cervello adattarsi a zone d’ombra o scotomi fissi (ad esempio quelli causati dalla presenza dei vasi sanguigni e dal nervo ottico), la mobilità delle miodesopsie a volte impedisce i meccanismi di gestione del disturbo, e sono tutt’altro che rari i casi di pazienti che si dicono esasperati, talora ossessionati dai corpi mobili, al punto da farne un vero e proprio problema psicologico, e si dicono disposti a tutto (e quindi ad accettare il rischio di complicazioni di una procedura invasiva) pur di eliminare il disturbo.

Cosa NON fare per rallentare la patologia

E’ necessario evitare traumi e sforzi fisici, effettuando visite oculistiche periodiche di controllo, soprattutto se aumentano i corpi mobili vitreali e i flash luminosi.

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