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Salute del fisico, benessere della mente, bellezza del corpo. Articoli monotematici di medicina, scienza, cultura e curiosità. Direttore: dott. Emilio Alessio Loiacono – Medico Chirurgo

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Visita oculistica: in cosa consiste, come si svolge, dove farla, costo

Posted on 18/09/2018 by Staff di Medicina OnLine

MEDICINA ONLINE DIAGNOSI DIFFERENZIALE ESEMPIO DISPNEA MEDICO PAZIENTE ANAMNESI VISITA ESAME OBIETTIVO IDIOPATICO SINTOMI DOLORE STUDIO OSPEDALE AMBULATORIO CONSIGLIO AIUTO DOTTORE INFERMIERE PRESCRIZIONE FARMACOLa visita oculistica è un tipo di visita visita medica fondamentale per valutare la condizione di salute degli occhi e della vista. E’ svolta da un medico specialista in oftalmologia (oculistica), l’oftalmologo (o “oculista”).

Perché sottoporsi ad una visita oculistica?

La visita oculistica è necessaria per misurare l’acutezza visiva e l’ampiezza del campo visivo del paziente e rilevare eventuali patologie, come ad esempio miopia, presbiopia, astigmatismo, cataratta, glaucoma, pucker maculare, uveite, xeroftalmia. È particolarmente importante per individuare o tenere sotto controllo patologie oculari in corso che possono aggravarsi nel tempo. La visita oculistica non è solo importante per la diagnosi, ma anche per prevenire alcune patologie in persone a rischio (come anziani o in chi ha familiarità con una malattia oculare) o per monitorare l’andamento di un disturbo o la risposta ad una terapia. In alcuni casi è anche possibile eseguire alcune tecniche utili per la terapia di una patologia oculare.

Come si svolge una visita oculistica?

In base alla patologia, ogni visita oculistica può comprendere vari step diversi. In tutti i casi vengono eseguiti:

  • anamnesi: il medico, tramite alcune domande, raccoglie di informazioni di carattere generale, sulle patologie del paziente e suoi parenti (non solo oculistiche) e sulla tipologia di sintomi avvertiti. Il medico inoltre visiona eventuale documentazione su esami precedentemente svolti o su altre patologie.
  • esame obiettivo: il medico osserva direttamente del paziente ed i suoi segni nella sua totalità, con particolare attenzione alla testa ed ovviamente agli occhi. Si esamina ad esempio l’allineamento degli occhi e la loro motilità, lo stato delle palpebre e la loro motilità, l’eventuale presenza di alterazioni macroscopiche correlabili a patologie orbitarie e dell’apparato lacrimale, la mobilità e la statica pupillare per notare eventuale nistagmo.

A tali indagini diagnostiche si associano vari altri test, tra cui:

  • esame dell’acuità visiva (esame della vista);
  • esame del campo visivo;
  • esame del fondo oculare;
  • tomografia ottica computerizzata (OCT);
  • esame alla lampada a fessura (o biomicroscopia);
  • retinografia tradizionale e a fluorescenza;
  • autorefrattometria;
  • fluorangiografia retinica;
  • potenziali evocati visivi;
  • elettrooculografia (EOG);
  • elettroretinografia (ERG);
  • ecografia oculare;
  • tavole di Ishihara;
  • tonometria (specie in caso di gaucoma).

Non tutti gli esami elencati sono sempre necessari per raggiungere la diagnosi o monitorare una patologia. Alcuni esami necessitano l’istillazione di particolari colliri.

Se il medico considera i risultati degli esami sufficienti, esprime la diagnosi e prescrive la terapia adeguata (medica o chirurgica) che in alcuni casi può essere eseguita immediatamente e in altri casi necessita invece di essere posticipata ad altra data. Se i dati ottenuti non dovessero essere sufficienti per raggiungere una diagnosi certa, il medico generalmente consiglia ulteriori approfondimenti diagnostici, ad esempio con TAC o risonanza magnetica.

E’ necessario farsi accompagnare?

Generalmente è necessario essere accompagnati, poiché il medico potrebbe usare alcune gocce che impediscono temporaneamente la capacità di orientarsi o di guidare la macchina per tornare a casa o al lavoro.

Visita oculistica: quando farla?

A prescindere dai sintomi soggettivi, si consiglia di eseguire dei controlli oculistici periodici ed approfonditi di routine.

Nei bambini, in assenza di sintomatologia, é consigliabile una visita oculistica:

  • prima dei 3 anni (ingresso alla scuola materna)
  • prima dei 6 anni (ingresso alla scuola elementare)
  • ogni 1-2 anni, secondo il parere del pediatra e/o oculista curante fino ai 14 anni

In età adulta i pazienti dovrebbero sottoporsi a visite oculistiche:

  • ogni 5 anni fino ai 39 anni, in caso di familiarità per patologie oculari
  • in ogni caso ogni 4 anni a partire dai 40 anni, ogni 2 anni a partire dai 60 anni, ed ogni anno dopo il 65 anno di età
  • ogni 1-2 anni, a seconda delle esigenze visive e delle condizioni di salute generale (ipertensione arteriosa sistemica, diabete mellito, malattie reumatiche, terapia con farmaci sistemici che condizionano la salute degli occhi)

È in ogni caso raccomandata una visita intorno ai 40 – 45 anni per valutare i primi problemi di presbiopia (difficoltà alla lettura da vicino) e dopo i 50 anni come prevenzione per il glaucoma (danno progressivo del campo visivo e del nervo ottico spesso associato a pressione alta degli occhi).

Costo

Il prezzo di una visita oculistica varia enormemente in funzione del centro dove viene effettuata e di eventuali test svolti durante l’esame. In genere una visita oculistica costa tra 80 e 250 euro.

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