Con il termine “ectopia” si intende in medicina la localizzazione di un organo o di un tessuto in una sede anatomicamente diversa rispetto a quella fisiologica, dovuta ad un’anomalia congenita che porta a malformazione creatasi durante lo sviluppo dell’embrione. Il fenomeno può colpire differenti sedi e, in base a queste, se ne possono distinguere varie tipologie. I sintomi dipendono dall’organo interessato e quindi dalla localizzazione del problema. Le cure sono differenti e, in alcuni casi, è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico.
Le tipologie
Le tipologie dell’ectopia si distinguono in: renale, testicolare, lentis, cordis, tiroidea. C’è, inoltre, la cosiddetta gravidanza ectopica. In quella renale, il rene rimane sullo stesso lato, ma si trova in una posizione scorretta. L’organo può anche migrare nell’altro lato (ectopia crociata renale). Si può avere pure la presenza di un unico rene di grandi dimensioni, che deriva dalla fusione di entrambi gli organi.
In quella testicolare, il testicolo può trovarsi vicino al femore, nella piccola pelvi, nell’inguine o alla base della coscia. L’ectopia lentis riguarda il cristallino dell’occhio. Nella cordis il cuore fuoriesce dal torace e si situa nel collo o nella cavità addominale.
Nel caso di quella tiroidea, si ha a che fare con un abbozzo di tiroide, che, generalmente, si ritrova nella zona sublinguale.
Si può avere anche un processo che interessa il collo dell’utero, che è definito con il nome comune di piaghetta. Si tratta di una estroflessione verso l’esterno del tessuto che riveste la mucosa endocervicale. Il disturbo si verifica quando una parte del tessuto che riveste il canale cervicale va ad impiantarsi su un altro epitelio, quello vaginale.
La gravidanza ectopica si ha quando l’impianto dell’embrione avviene in altre sedi, che non corrispondono alla cavità uterina, quindi la cervice uterina, le tube, le ovaie, gli organi addominali; si tratta della gravidanza extrauterina, a tal proposito leggi: La gravidanza extrauterina: come riconoscere i sintomi e intervenire
C’è anche l’ectopia ventricolare, che si differenzia dal significato, che in genere si attribuisce al problema. Nello specifico, si tratta di extrasistoli, dei battiti anomali del cuore, che interrompono il ritmo sinusale. Si possono manifestare come palpitazioni o come senso di cuore in gola.
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I sintomi
A volte non ci sono sintomi dell’ectopia. Tutto dipende, comunque, dalla parte del corpo interessata. Per esempio, in alcuni casi la tiroidea può determinare dei disturbi patologici e a volte ci può essere un’associazione del disturbo con altri problemi, come le patologie circolatorie, le infezioni, le flogosi croniche o le neoplasie.
Nel caso della piaghetta del collo dell’utero, il fastidio può essere intimo e può consistere nella leucorrea, perdite bianche, o in quelle di sangue durante i rapporti sessuali oppure tra un ciclo mestruale e l’altro. E’ il cosiddetto spotting.
Le infiammazioni che ne conseguono potrebbero portare anche allo sviluppo di lesioni precancerose.
Le cure
Per ciò che riguarda le cure dell’ectopia, bisogna dire che, quando essa è asintomatica, non per forza si deve ricorrere a terapie specifiche. Di certo un consulto medico è molto importante, per sapere qual è la strada da percorrere.
A volte ci può essere anche bisogno di sottoporsi ad un intervento chirurgico. E’ il caso, ad esempio, dell’ectopia cordis, che, essendo grave, può mettere a rischio la sopravvivenza del paziente.
Nel caso del problema al collo dell’utero, il medico può proporre alla paziente un intervento di diatermocoagulazione, che si pratica in ambulatorio, senza la necessità di procedere ad un ricovero ospedaliero.
La tecnica viene utilizzata per asportare delle piccole parti di tessuto epidermico, attraverso l’uso di uno strumento elettrico.
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