In anatomia l’epididimo è un dotto che connette i testicoli con i vasi deferenti e attraverso cui gli spermatozoi si mischiano al plasma seminale formando lo sperma emesso all’esterno, durante l’eiaculazione, tramite l’uretra. Esistono due epididimi: quello destro, correlato al testicolo destro, ed il sinistro, correlato al testicolo sinistro. Quando questa struttura anatomica è infiammata, si instaura una patologia chiamata epididimite.
A che età colpisce?
L’infiammazione dell’epididimo può verificarsi a qualsiasi età, anche se tende ad essere più frequente nei giovani adulti, tra i 19 ed i 35 anni.
Fattori di rischio
Gli individui più a rischio di sviluppare una epididimite, sono:
- chi è circonciso;
- chi ha subito interventi del tratto urinario e/o sessuale;
- chi ha avuto/ha patologie del tratto urinario e/o sessuale (specie in testicoli e prostata);
- chi utilizza regolarmente cateteri;
- chi ha rapporti sessuali non protetti;
- chi ha numerosi rapporti sessuali;
- chi ha un partner affetto da malattie sessualmente trasmissibili;
- chi ha rapporti con più partner diversi;
- chi esegue spesso il massaggio prostatico;
- come già anticipato, i giovani tra i 19 ed i 35 anni.
Cause di epididimite
La causa più diffusa dell’infiammazione dell’epididimo è l’infezione batterica. L’epididimite può essere:
- primaria: quando l’infezione colpisce direttamente l’epididimo (meno frequente);
- secondaria: quando l’infezione colpisce un organo vicino e si propaga solo in un secondo tempo all’epididimo (più frequente).
La causa più diffusa di epididimite secondaria è una infezione determinata dal passaggio di batteri dall’uretra, dalla prostata o dalla vescica nell’epididimo. Altre possibili cause sono da ricercarsi in precedenti interventi all’apparato genito-urinario come la prostatectomia, l’utilizzo di cateteri urinari o disfunzioni congenite dei reni e della vescica. Un reflusso di urina nel vaso deferente può causare un’epididimite di origine chimica. Questo reflusso può essere causato, per esempio, da uno sforzo fisico come il sollevamento di pesi. L’epididimite di origine chimica può anche essere dovuta all’utilizzo di farmaci come l’amiodarone. Nei pazienti affetti da prostatite batterica acuta o cronica, l’epididimite può presentarsi come conseguenza di un vigoroso massaggio prostatico che determina spandimento retrogrado dei liquidi infetti attraverso i dotti deferenti.
Batteri responsabili di epididimite
Sono diversi i batteri capaci di determinare infezione dell’epididimo:
- in adulti e giovani adulti i patogeni più frequenti sono quello della gonorrea (Neisseria gonorrhoeae) e della clamidia (responsabile del 60% dei casi);
- nei bambini e negli anziani sono più comuni i casi associati a Escherichia coli.
Spesso l’epididimite può essere associata anche ad altri batteri come Mycobacterium tuberculosis e Ureaplasma.
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Tipi di epididimiti
Le epididimiti si distinguono:
- in base al decorso: in acute, subacute e croniche;
- in base alla natura: in blenorragiche, tubercolari e di genesi più varia, non sempre bene precisabile.
L’epididimite blenorragica s’inizia nella coda dell’epididimo, non suppura, dà tumefazione e induramento uniformi dell’organo, è unilaterale, di rado è accompagnata da funicolite, mentre esiste una secrezione più o meno evidente dell’uretra. La tubercolare ha inizio nella testa dell’epididimo, suppura e fistolizza facilmente, dà tumefazioni e indurimenti dell’organo a nodi, è spesso bilaterale e accompagnata da funicolite e da prostatite, non invece da secrezione, almeno rilevante, dell’uretra. Esistono anche epididimiti fibrose delle quali non è ben precisabile la natura. Nelle epididimiti il tessuto connettivo areolare dell’organo si presenta più o meno infiltrato d’elementi parvicellulari; la retrazione che segue poi all’infiammazione di tale tessuto può produrre obliterazione del dotto dell’epididimo e, se la lesione è bilaterale, per tale obliterazione il paziente può divenire inetto a fecondare.
Sintomi di epididimite
L’epididimite può manifestarsi con febbre bassa, brividi e una sensazione di pesantezza a livello dei testicoli, che diventano più sensibili alla pressione. A questi sintomi possono aggiungersi la presenza di sangue nello sperma, perdite dall’uretra, fastidi a livello del basso addome, dolore all’inguine, presenza di bozzi nei testicoli, dolore durante l’eiaculazione, dolore o bruciore durante la minzione, gonfiore dello scroto associato a dolore, dolore e sensibilità all’inguine e aumento del dolore ai testicoli durante i movimenti intestinali.
Epididimite e rapporti sessuali
In genere l’infezione non compromette le funzioni sessuali o riproduttive, ma deve essere trattata opportunamente per ridurre la probabilità che si trasformi in un problema cronico e doloroso.
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Diagnosi
L’epididimite può essere difficile da distinguere rispetto ad altre patologie testicolari, specie la torsione del testicolo. Qualche volta entrambe le patologie possono verificarsi contemporaneamente. Diversi test si rendono necessari per distinguere un’epididimite cronica da una serie di altri eventi clinici che possono causare un costante dolore al livello della sacca scrotale. Queste patologie includono:
- tumore del testicolo;
- allargamento delle vene scrotali (varicocele);
- ciste situata all’interno dell’epididimo.
Inoltre i nervi dell’area scrotale sono connessi ai rami superiori dell’addome, e spesso il paziente riferisce dolori riconducibili ad un’ernia. Alcuni test utili per la diagnosi includono un esame diretto della morfologia del testicolo, la transilluminazione e l’ecografia.
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Epididimite cura naturale
Le cure non farmacologiche e non chirurgiche prevedono l’elevazione scrotale e l’applicazione regolare di impacchi freddi o di ghiaccio allo scroto. Tali rimedi sono solo palliativi e possono ritardare cure realmente efficaci, come gli antibiotici, ed essere quindi controproducenti. Se il dolore è intenso e prolungato, meglio rivolgersi ad un medico piuttosto che tentare di risolvere con rimedi “fai da te”.
Cure farmacologiche di epididimite
Le possibili terapie includono l’utilizzo di antibiotici e l’ospedalizzazione nei casi più gravi e controlli periodici per tenere sotto osservazione l’evolversi dell’infezione. Molte volte il dolore si manifesta in maniera talmente grave da richiedere l’utilizzo di farmaci antidolorifici oppiacei, come l’hydrocodone.
Epididimite ed antibiotico
Gli antibiotici usati sono quelli ad ampio spettro e quelli con azione specifica contro i batteri più frequentemente responsabili di infezione.
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Cure chirurgiche di epididimite
Se non si hanno miglioramenti con le metodologie terapeutiche classiche si può intervenire con un’operazione chirurgica chiamata legatura della vena. Questa procedura consiste in un’iniezione praticata nel nervo che irradia l’epididimo. La sostanza iniettata è un insieme di più farmaci che includono steroidi, analgesici e una massiccia dose di anti-infiammatori. Questo trattamento allevia il dolore per un periodo ideale di due o tre mesi. Alcuni pazienti possono trovare sollievo anche solo per pochi giorni, mentre i più fortunati, in casi molto rari, non avranno più bisogno di cure. Questa operazione deve essere eseguita ogni volta sia necessaria, fino alla completa guarigione, o fino a quando la procedura si rivela inefficace. In questi casi il paziente può decidere di sottoporsi a un intervento di rimozione dell’epididimo a cui segue una scomparsa del dolore. In caso di ascesso scrotale, questa opzione va presa in considerazione prima di altri trattamenti.
Durante il processo di guarigione
Si raccomanda al paziente di mantenere sempre i testicoli più fermi possibile, indossando slip elastici aderenti od un sospensorio anatomico, anche durante il sonno e soprattutto durante qualsiasi esercizio fisico.
Epididimite: in quanto tempo guarisce?
Anche con cure antibiotiche e/o chirurgiche adeguate, in molti casi un dolore più o meno intenso al testicolo potrebbe persistere anche per settimane e mesi ed è purtroppo impossibile prevedere se e quando i dolori cesseranno del tutto. Nel caso il dolore continuasse a ripresentarsi frequentemente, malgrado l’uso di antinfiammatori e gli interventi ripetuti, è consigliabile l’escissione, parziale o totale, dell’epididimo (epididimectomia), che rappresenta la scelta da preferire in caso di ascesso scrotale.
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L’epididimite guarisce spontaneamente?
Molto raramente la guarigione è spontanea, specie se l’infezione è grave, anzi: tende a peggiorare.
Epididimite: recidive e complicazioni
Se non trattata in modo adeguato, una epididimite può recidivare e dare luogo a complicazioni come:
- formazione di ascessi;
- fistole;
- epididimite cronica;
- danni permanenti e addirittura distruzione dell’epididimo e del testicolo;
- ipogonadismo;
- infezioni anche gravi diffuse ad altri organi;
- infarto del testicolo associato a morte del tessuto testicolare;
- infertilità;
- sterilità.
Nei casi più gravi di ischemia testicolare, si può rendere necessaria l’asportazione chirurgica dell’intero testicolo. La diagnosi precoce aiuta a ridurre la comparsa di eventuali complicazioni.
Epididimite cronica
Le epididimiti sono generalmente patologie acute, ma, in alcuni casi può cronicizzare determinando “epididimite cronica”, cioè una forma di epididimite che perdura nonostante sia stato operato un primo trattamento. Solitamente si rende necessario un secondo, e più lungo, ciclo di cura con antibiotici. L’epididimite cronica è inoltre caratterizzata dall’infiammazione in presenza ma anche in assenza di infezione o altre cause che avevano determinato l’epididimite acuta. Si ritiene che la condizione di ipersensibilità di talune strutture, come i nervi e i muscoli, possa causare o contribuire a rendere cronica una epididimite acuta.
Sospetto di epididimite: cosa fare?
In caso di qualsiasi dolore acuto e forte a livello dello scroto è indispensabile mantenere la calma e recarsi immediatamente al Pronto Soccorso dal momento che molte patologie che determinano un intenso dolore scrotale sono spesso emergenze mediche che richiedono interventi tempestivi.
Prevenire l’epididimite
La probabilità di contrarre un’infezione all’epididimo può essere ridotta con rapporti sessuali protetti ed eliminando i fattori di rischio evitabili prima elencati.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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