Laringectomia parziale e totale: complicanze e riabilitazione

MEDICINA ONLINE Tracheotomy TRACHEOTOMIA TRACHEA ELETTROCARDIOGRAMMA SINUSALE INTUBAZIONE ENDOTRACHEALE TRACHEA TUBO FARMACI URGENZA EMERGENZA MASSAGGIO CARDIACO ARRESTO RESPIRAZIONE BOCCA RIANIMAZIONECon”laringectomia” in medicina ci si riferisce ad un intervento chirurgico che consiste nella asportazione della laringe o di parte di essa, eseguita in genere dopo la diagnosi di tumore laringeo, spesso causato da fumo di sigaretta. In base alla porzione di laringe rimossa, si possono distinguere:

  • emilaringectomia: la rimozione di una metà laterale (emilato) della laringe, ultimamente non più eseguita poiché considerata oncologicamente non radicale (elevato rischio di non estirpare tutto il tumore;
  • laringectomia parziale: viene rimossa una parte specifica di laringe con l’obiettivo di rimuovere tutto il tumore, pur assicurando al paziente la più alta qualità della vita post-intervento possibile;
  • laringectomia sopraglottica: la rimozione della metà superiore alla glottide;
  • laringectomia totale: la laringe viene completamente rimossa.

Negli ultimi tempi ha preso piede anche una tecnica endoscopica, in cui si esegue una microchirurgia laringea utilizzando il laser CO2. Con una laringectomia totale il paziente perderà purtroppo completamente la voce, ma avrà una deglutizione normale. Il paziente potrà quindi essere addestrato a parlare con voce erigmofonica, ovvero con l’ingestione di aria e la successiva emissione controllata della stessa dall’esofago. In alcuni casi sarà possibile applicare una protesi fonatoria, che vibra al passaggio dell’aria espirata dai polmoni. In caso di fallimento di tali metodiche, il paziente può adattarsi a usare un apparecchio vibrante, il laringofono.

Laringectomia parziale

Le laringectomie parziali sono un gruppo di interventi chirurgici indicati negli stadi non avanzati del tumore laringeo, in genere quando è coinvolta una sola corda vocale. Scopo di tali interventi è assicurare la radicalità oncologica pur consentendo ai pazienti un’elevata qualità di vita. Viene rimossa la porzione della laringe dove origina il tumore, in genere una corda vocale, e l’aritenoide corrispondente, conservando le altre strutture e collegandole all’osso ioide (ioidopessia) in modo da mantenere intatte le vie digestive superiori. All’intervento si associa necessariamente una tracheotomia temporanea e l’alimentazione viene assicurata nel primo periodo post-operatorio da una gastrostomia endoscopica percutanea. Si associa inoltre anche una dissezione funzionale o radicale del collo omolateralmente alla lesione. Avvenuta la guarigione si chiuderà la tracheotomia e l’alimentazione riprenderà gradualmente per vie naturali. Il paziente può lamentare difficoltá deglutitorie (disfagia), che potranno essere gestite con un adeguato percorso logopedico. Il tono della voce del paziente si modifica necessariamente, in quanto manca una corda vocale, e la vibrazione fondamentale viene assicurata dalla mucosa dell’aritenoide residua.

Laringectomia sopraglottica

La laringectomia sopraglottica è una tipo di laringectomia parziale indicata nel trattamento di alcuni tumori sopraglottici ai primi stadi, quindi senza il coinvolgimento delle corde vocali. Sono rimossi l’osso ioide, l’epiglottide e le corde vocali false. Le corde vocali vere, la cartilagine cricoide e la trachea rimangono intatte. All’intervento si associa la dissezione funzionale o radicale del collo dal lato interessato o bilaterale e una tracheotomiatemporanea; l’alimentazione viene assicurata nel primo periodo post-operatorio da una gastrostomia endoscopica percutanea. Il principale vantaggio di questa operazione è la preservazione della voce, anche se la sua qualità può cambiare.

Laringectomia totale

La laringectomia totale è una procedura chirurgica che viene eseguita in caso di cancro in stato avanzato della laringe o in sua prossimità. E’ indicata quando il tumore:

  • è esteso;
  • è persistente;
  • è recidivo;
  • sopravvive alla radioterapia.

Nella laringectomia totale vengono asportati:

  • osso ioide;
  • epiglottide;
  • cartilagine tiroidea;
  • due o tre anelli tracheali.

Non sono asportate invece:

  • lingua;
  • parete faringea;
  • trachea.

In alcuni casi può però esser necessario asportare parte della base della lingua. Si può associare anche la dissezione funzionale o radicale del collo, sullo stesso lato della lesione o bilaterale, perché le metastasi ai linfonodi sono molto frequenti.

Laringectomia: conseguenze della perdita della laringe

La laringectomia totale è un intervento durante il quale la scatola vocale viene asportata. La laringe svolge vari ruoli importanti: è la sede delle corde vocali che fanno risuonare la nostra voce e contribuisce alla respirazione e alla deglutizione, pertanto la rimozione della laringe comporta non solo cambiamenti della voce o perdita totale della voce, ma anche della respirazione, della deglutizione e dell’olfatto, per citare alcuni esempi. Dopo la laringectomia la respirazione avviene attraverso un’apertura nel collo, non più attraverso il naso e la bocca. Si tratta di un evento che cambia la propria esistenza, ma dopo la laringectomia totale è comunque possibile tornare ad avere una buona qualità di vita. La tosse può essere ridotta al minimo ed è possibile tornare a parlare di nuovo e percepire nuovamente profumi e sapori.

Tracheostomia permanente

La laringectomia totale richiede una tracheostomia permanente, perché la laringe non è più presente ed è quindi necessario separare le vie aeree e digestive.

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Laringectomia e nuova voce

La perdita della propria voce naturale può avere un impatto significativo sulla propria abilità di comunicare, ma è importante non disperare, perché esistono diversi nuovi modi per recuperare la propria voce tramite riabilitazione. Dopo l’intervento, molto probabilmente lavorerai con un logopedista che ti insegnerà a parlare di nuovo. Sostanzialmente dopo l’intervento è possibile apprendere tre metodi fonatori: la fonazione esofagea, tramite laringofono e la fonazione tracheoesofagea:

  • fonazione tracheoesofagea: è il metodo di fonazione più comune ed è considerato quello che dà risultati migliori. Tale metodo crea una voce che risulta più naturale, fluida e facile da comprendere. Per la fonazione tracheoesofagea (fonazione TE), viene posizionata una protesi vocale in una piccola apertura tra le vie aeree e l’esofago. Questa tecnica può spesso essere appresa abbastanza rapidamente dopo l’intervento ed è relativamente facile da imparare. Può inoltre essere fornito un dispositivo elettronico, denominato laringofono, un dispositivo che viene posizionato sul collo e genera un suono elettronico che funge da voce tramite la pressione di un pulsante;
  • fonazione esofagea: richiede di comprimere piccole quantità d’aria dalla bocca nell’esofago e quindi di eruttarle.

Conseguenze sulla respirazione

Il naso non svolge solo una funzione olfattiva: esso riscalda, umidifica e filtra l’aria che respiriamo. In tal modo, quando l’aria raggiunge le vie aeree inferiori ha una temperatura pari a quella corporea e contiene il livello di umidità necessario per il corretto funzionamento dei polmoni. Dopo l’operazione respirerai tramite lo stoma nel collo, pertanto tali funzioni del naso non verranno più utilizzate. La respirazione attraverso uno stoma aperto causa un calo della temperatura e dell’umidità nei polmoni, al quale essi reagiscono producendo più muco. Ciò può comportare una tosse più frequente (come quando si ha un raffreddore) ed una sensazione di irritazione alle vie aeree.

Olfatto dopo la laringectomia

L’altra funzione importante del naso è che ci consente di percepire gli odori. Dopo l’intervento la respirazione non avviene più attraverso il naso, e pertanto gli odori non vengono più percepiti automaticamente come prima. Tuttavia è possibile imparare a usare una tecnica speciale, denominata NAIM (Nasal Airflow Inducing Maneuver), ovvero una manovra che induce il flusso aereo nel naso, per far entrare aria nel naso ed in tal modo percepire gli odori.

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