Il sistema renina-angiotensina-aldosterone (SRAA) è un meccanismo ormonale che regola la pressione sanguigna, il volume plasmatico circolante (volemia) e il tono della muscolatura arteriosa attraverso diversi meccanismi. Quando la perfusione dell’apparato iuxtaglomerulare diminuisce, quest’ultimo:
- converte un precursore (la prorenina) in renina, che viene secreta direttamente nella circolazione
- la renina plasmatica procede quindi alla conversione dell’angiotensinogeno, rilasciato dal fegato, in angiotensina I
- l’angiotensina I viene successivamente convertita in angiotensina II dall’enzima di conversione dell’angiotensina (ACE (dall’inglese angiotensin-converting enzyme) presente nei capillari polmonari
- l’angiotensina II è un potente peptide vasocostrittore che provoca un restringimento dei vasi sanguigni, con conseguente aumento della pressione sanguign
- l’angiotensina II stimola la secrezione dell’ormone aldosterone dalla corteccia surrenale;
- l’aldosterone induce i tubuli renali ad aumentare il riassorbimento di sodio e acqua nel sangue, causando allo stesso tempo l’escrezione di potassio (per mantenere l’equilibrio elettrolitico). Questo aumenta la volemia (il volume del liquido extracellulare nel corpo);
- l’aumento della volemia aumenta anche la pressione sanguigna.
Se l’intero processo è attivo in modo anormale, la pressione sanguigna risultante sarà troppo alta: per tale motivo esistono alcuni farmaci che interrompono diversi passaggi in questo sistema, con lo scopo di abbassare la pressione sanguigna. Questi farmaci sono uno dei modi principali per controllare l’ipertensione arteriosa e, i conseguenza, l’insufficienza cardiaca, l’insufficienza renale e gli effetti dannosi del diabete.
Attivazione
La renina è prodotta dalle cellule iuxtaglomerulari del rene in seguito a determinati stimoli:
- riduzione del volume sanguigno circolante (ipovolemia);
- bassa pressione arteriosa (ipotensione);
- stimoli da parte del sistema nervoso ortosimpatico;
- altri stimoli anche di natura patologica.
Il sistema può essere attivato qualora si verifichi una perdita di volume del sangue o una caduta di pressione (ad esempio in seguito ad un’emorragia). Se diminuisce la perfusione dell’apparato iuxtaglomerulare dei reni, le cellule iuxtaglomerulari rilasciano un enzima, la renina. La renina converte un peptide inattivo, l’angiotensinogeno, in angiotensina I; quest’ultimo peptide viene convertito a sua volta in angiotensina II dall’enzima di conversione dell’angiotensina I o ACE (dall’inglese angiotensin-converting enzyme), presente principalmente a livello dei capillari polmonari. L’angiotensina II è il principale prodotto bioattivo del sistema renina-angiotensina ed ha un’azione ormonale sia endocrina, sia autocrina/paracrina, che intracrina.
Effetti
L’angiotensina II, a differenza dell’angiotensina I, è molto potente in termini di varietà di effetti esercitati sull’organismo:
- È un potente vasocostrittore.
- A livello renale costringe tutte le arteriole del glomerulo, esplicando un effetto sia sulle arteriole afferenti che su quelle efferenti, prevalendo su queste ultime. La costrizione delle arteriole afferenti determina un incremento della resistenza arteriolare, con conseguente aumento della pressione sistemica e diminuzione del flusso sanguigno (nel glomerulo). Nonostante la caduta di flusso i reni possono continuare la loro attività di ultrafiltrazione grazie a meccanismi che mantengono elevata la pressione glomerulare e costante il GFR (grazie alla vasocostrizione delle arteriole efferenti maggiormente delle afferenti, ad opera dell’angiotensina II).
- Nella corteccia della ghiandola surrenale, causa il rilascio di aldosterone. Questo ormone agisce sui tubuli renali a livello del tubulo contorto distale e del dotto collettore, favorendo il riassorbimento di sodio dall’urina; nel contempo, per un fenomeno di scambio, idrogenioni (H+) vengono secreti nel tubulo.
- L’aldosterone agisce a livello del Sistema nervoso centrale, contribuendo ad aumentare il senso di appetito per il salato ed il senso della sete.
- Facilita il rilascio dell’ormone antidiuretico, la vasopressina, per opera dell’ipotalamo. L’ormone antidiuretico agisce sul tubulo collettore inducendolo a riassorbire acqua.
Tutti questi effetti hanno l’azione comune di aumentare la quantità di liquido nel sangue aumentandone la sua pressione.
Significato clinico
Il sistema renina-angiotensina è spesso oggetto di interventi di tipo clinico per il trattamento dell’ipertensione. Gli ACE-inibitori vengono spesso utilizzati per limitare la produzione dell’angiotensina II. L’Aliskiren è un inibitore diretto della renina. Al contrario, gli antagonisti dei recettori dell’angiotensina II (ARBs) vengono usati per inibire gli effetti dell’angiotensina, che viene normalmente prodotta ma inibita nelle sue azioni sulle cellule bersaglio. L’utilizzo combinato degli ACE-inibitori e degli ARBs viene definito “doppio blocco” ed usato in alcuni pazienti in insufficienza renale cronica.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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