Un salumiere che tocca le fette di prosciutto che vi sta incartando al supermercato e – con le stesse mani – manipola i vostri soldi: una scena che dovrebbe spingervi a rifiutare l’affettato visto che, con molta probabilità, sarà pieno di microbi: monete e banconote sono infatti da sempre veicolo di una gran quantità di patogeni. Come disse in una intervista Philippe Etienne, della Innovia Security Ptu Ltd. che produce carta per banconote: “Un portafogli a temperatura corporea è una piastra di coltura per microbi”. In uno studio del 2012, i ricercatori della università inglese Queen Mary University hanno confermato che il 6 per cento delle banconote inglesi hanno livelli del batterio Escherichia coli paragonabili a quelle della tavoletta di un WC. Le banconote più colpite sono quelle fatte con fibre di cotone, come dollari ed euro.
Lo studio
La presenza di batteri sulle banconote è stato confermato da un recente studio effettuato dai ricercatori della New York University in cui hanno analizzato la presenza di microbi sulle banconote che girano nella zona di Manhattan, New York. Nella ricerca la dottoressa Jane Carlton ed i suoi colleghi hanno preso come campione ottanta banconote da un dollaro da una banca di Manhattan, ed hanno sequenziato il DNA presente su di esse per individuare quanti e quali patogeni fossero presenti su di essi: ciò che è emersa è una gran diversità di microbi, la maggior parte relativamente innocui, ma alcuni addirittura molto pericolosi.
I batteri identificati
Sulle 80 banconote sono stati identificati oltre 3 mila tipologie diverse di batteri, incluse specie resistenti agli antibiotici e la cosa preoccupante è che solo un quinto del DNA batterico è risultato appartenere a specie conosciute dai ricercatori, mentre il restante 80% del DNA appartiene a patogeni non ancora classificati. Le specie più frequentemente identificate sono i Propionibacterium acnes (i batteri che causano l’acne) seguiti dalla flora batterica presente normalmente sulla pelle. Rriscontrata anche la presenza di specie di stafilococchi patogeni e di batteri che causano ulcera gastrica, polmonite e infezioni intestinali. Individuato anche DNA di batteri dotati di resistenza agli antibiotici, come quelli dello Staphylococcus aureus resistente alla meticillina. In piccolissime quantità riscontrato perfino il Bacillus anthracis, cioè il batterio responsabile dell’antrace.
Come difendersi?
La maggioranza dei batteri presenti sui soldi sono innocui, tuttavia – evitando “paranoie germofobiche” – è sempre importante difendersi dalle infezioni che potrebbero trasmetterci. Le regole d’oro sono poche e facili da mettere in pratica: la prima è ovviamente è quella di evitare di toccare cibi e bevande, subito dopo aver manipolato monete e banconote, evitando anche di tenere soldi nelle zone dove essi sono conservati. E’ importante non mettersi le dita in bocca (ma anche su occhi, naso, orecchie, genitali ed ano) dopo aver toccato le banconote o le monete, o almeno lavarsi bene le mani prima di farlo. Le stesse accortezze valgono anche per oggetti che sono abitualmente colmi di batteri, come maniglie, smartphone, tablet, mouse e tastiere di computer, specie se tali oggetti sono accessibili a più persone. Se siete impossibilitati a lavarvi le mani, può essere utile anche tenere a portata di mano un gel antisettico come questo: https://amzn.to/3GrmXpu
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Lo Staff di Medicina OnLine
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