Dipendenza da smartphone: ecco come capire se sei schiavo del tuo telefono

uomo ammanettato allo smartphoneSei tu che possiedi lui o è lui che possiede te? Secondo i crescenti studi condotti in tutto il mondo sull’argomento, la dipendenza da smartphone e relativo “tecno-stress” è un problema che colpisce principalmente i giovani, ma che interessa anche gli adulti. Ma come distingue un uso assiduo ma normale del telefono (come ad esempio quello di chi lo usa spesso per lavoro), da un uso “patologico”? L’uso quotidiano e comune del telefonino rende spesso difficile tracciare un confine diagnostico tra “comportamento normale” e “comportamento aberrante”. Per questa ragione, per l’individuazione di tale problematica è importante osservare tanto gli aspetti quantitativi quanto quelli qualitativi del rapporto con il cellulare, aspetti che possono indicare o meno la presenza di una vera e propria dipendenza comportamentale.
Dal punto di vista quantitativo, fino ad alcuni anni fa generalmente si parlava di dipendenza quando il traffico telefonico quotidiano di un individuo – costituito da chiamate e messaggi sia in entrata che in uscita – ammontava all’incirca a 300. Tuttavia, ci si è presto resi conto di quanto tale definizione fosse ingannevole: il problema quantitativo poteva anche essere manifestato in termini di lunghe conversazioni con poche persone o ancora l’utilizzo eccessivo poteva essere legato all’abuso di altre funzioni ed app presenti nei telefonini di nuova generazione (gli “smartphone”), tra cui videogiochi e social.

Gli atteggiamenti spia della dipendenza da smartphone

Ad oggi, al di là della quantità di comunicazioni o del tempo passato al cellulare (che comunque è un fattore da considerare), io ipotizzo una “smartphone dipendenza” quando un mio paziente presenta alcuni atteggiamenti spia, che riporto di seguito.

1) Avere continua preoccupazione per lo smartphone

Il soggetto è assorbito dal proprio telefono per la maggioranza del tempo, anche quando non lo usa. Per esempio è continuamente intento a trovare nuovi gadget da acquistare (come cuffie, caricatori portatili, custodie, memorie micro sd…) o a cercare nuove applicazioni (“app”) da installare o un nuovo e più performante smartphone, che magari possegga uno schermo più ampio e definito. Il soggetto ad esempio può andare a lavoro, o a scuola, o a fare sport e pensare continuamente al proprio smartphone, oppure può evitare di fare una passeggiata o di vedere i propri amici per poter meglio controllare le notifiche dei social.

2) Aver necessità di aumentare l’uso del proprio smartphone

Esattamente come un tossicodipendente ha bisogno di dosi di sostanza sempre crescenti per provare il piacere che aveva con le prime dosi, allo stesso modo uno smartphone dipendente ha bisogno di aumentare la quantità di tempo che dedica all’uso del proprio telefono.

3) Tentare di ridurre il tempo passato ad usare lo smartphone, senza riuscirci

Lo smartphone dipendente in alcuni casi arriva a rendersi conto di avere un problema e tenta di ridurre il tempo ad esso dedicato, tuttavia o non ci riesce affatto, oppure ha successo ma dopo breve tempo ha una ricaduta e torna nei suoi soliti comportamenti. Il soggetto ha una incapacità ricorrente di resistere alla tentazione di usare il proprio cellulare, anche se si rende conto che ciò è inopportuno.

4) Provare nervosismo quando si è in “astinenza dallo smartphone”

Il soggetto dipendente dal cellulare tende ad avere un senso di affettività estremo per il proprio telefono e non riesce facilmente a staccarsi da esso. Lo smartphone dipendente tipicamente si sente irrequieto e/o irritabile quando non è possibile usare il proprio smartphone. Nei momenti in cui per qualche motivo non può ad esempio controllare le notifiche sul proprio social network preferito, il soggetto si sente nervoso e nulla può farlo tornare tranquillo se non il poter usare usualmente il proprio smartphone. Situazioni che non permettono un uso usuale dello smartphone, sono:

  • essere a lavoro, a scuola, all’università;
  • essere in una situazione in cui sarebbe decisamente opportuno evitare di usare il cellulare come un funerale;
  • finire la carica energetica;
  • finire i giga di internet disponibili;
  • non avere campo;
  • avere il telefono è in riparazione.

Nei casi più gravi, l’allontanamento dal proprio smartphone può generare un vero e proprio attacco di panico. In questo caso il soggetto tende a giustificare l’incapacità a staccarsi dal telefonino con l’uso di alibi (ad esempio “ragioni di sicurezza” o “necessaria reperibilità”).

5) Usare lo smartphone anche in posti e momenti non opportuni

Il soggetto può arrivare ad essere talmente ossessionato dallo smartphone da cui dipende, da usarlo anche in posti e momenti in cui sarebbe inopportuno dedicarvici. Ad esempio può usarlo compulsivamente a scuola o sul lavoro, oppure potrebbe aver l’abitudine di mantenere il telefono acceso anche di notte e di effettuare eventuali risvegli notturni per controllare l’arrivo di messaggi, di notifiche o di chiamate, generalmente poco probabili durante le ore notturne.

6) Usare lo smartphone per evitare i sintomi d’astinenza ed il malumore e per non affrontare i problemi

Il dipendente dallo smartphone usa quest’ultimo in modo ripetuto e compulsivo per sfuggire ai propri problemi (ad esempio licenziamento, lutto, litigi con il proprio partner) o per alleviare un umore disforico (ad esempio tristezza, senso di impotenza, senso di colpa, ansia, depressione) o per alleviare i sintomi di astinenza che prova quando non può usarlo. Il soggetto tende ad utilizzare il cellulare come strumento di controllo nelle relazioni sentimentali e affettive e tende ad utilizzare il telefonino per tenere sotto controllo alcune paure o insicurezze (paura della solitudine, fobie specifiche, crisi d’ansia…). In parole povere: lo smartphone diventa una coperta che “copre” e prova ad “auto-curare” condizioni e perfino patologie, come depressione e disturbo post-traumatico da stress.

7) Impiegare troppo tempo nell’uso dello smartphone

Lo smartphone viene usato un periodo di tempo molto più lungo o con livelli di intensità superiori a quanto lucidamente si vorrebbe. Ad esempio il soggetto decide di controllare un istante il cellulare o i social network, ma finisce per farlo per ore. Il soggetto trascorre troppo tempo non solo nell’usare il proprio telefono, ma anche per riprendersi dai suoi effetti: ad esempio il dipendente passa tutta la notte con il cellulare in mano ed il giorno dopo fatica ad andare a lavoro perché ha dormito troppo poco.

8) Mentire agli altri circa l’entità del problema

Tipicamente il soggetto dice bugie o minimizza l’entità della propria dipendenza con le altre persone, tra cui famigliari, amici e perfino terapeuti e medici. Ad esempio un giovane smartphone dipendente può riferire di usare il cellulare solo “pochi minuti al giorno” ai propri genitori, mentre invece lo usa per la maggioranza del tempo, distraendosi dalle proprie occupazioni ad esempio non facendo i compiti a casa per controllare compulsivamente le notifiche su social network come Facebook, Instagram, TikTok e Twitter o visionare per ore e ore materiale su piattaforme multimediali come YouTube e Dailymotion.

9) Perdere un’opportunità significativa a causa dello smartphone

Il dipendente da smartphone impiega così tanta energia e tempo nell’usare il proprio telefono, che – nei casi più gravi – può arrivare a vedere sconvolta la propria vita sociale, relazionale e/o professionale. Ad esempio, a causa della dipendenza da smartphone, può aver perso amici, o aver divorziato, o perso il lavoro, o perso opportunità scolastiche o di carriera per il troppo tempo dedicato all’uso del telefono.

10) Commettere azioni illegali a causa dello smartphone

Nei casi più gravi di dipendenza il soggetto può arrivare a compiere azioni illegali che possono avere conseguenze penali anche molto importanti e condurre il soggetto in prigione. Comportamenti illegali associati alla dipendenza da smartphone sono ad esempio rubare un telefono o un gadget telefonico, oppure usare il telefono per scaricare film piratati o altro materiale illegale tramite applicazioni come Torrent.

11) Sapere che questo comportamento è sbagliato, ma continuare lo stesso

L’eccessivo uso di uno smartphone, nel dipendente, persiste pur nella consapevolezza di conseguenze temporanee, persistenti o ricorrenti, sociali, finanziarie, penali, psicologiche e/o fisiche determinate o comunque accentuate dal suo uso.

12) Avere sintomi fisici

Il dipendente da smartphone può usare il proprio telefono talmente tanto da manifestare sintomi e segni fisici come senso di stordimento, mal di testa, vertigini, rossore agli occhi, dolori al viso o all’orecchio, torcicollo, confusione, vista “lampeggiante”, dolore al polso, amnesia o altri sintomi che possono essere collegati all’abuso del telefonino.

13) Usare vari telefoni

Il dipendente da smartphone in alcuni casi può arrivare ad usare più telefonini, spesso con linee separate in base all’utenza (ad esempi lavoro/amici).

14) Soddisfare bisogni affettivi-relazionali

Lo smartphone dipendente tende a mostrare un utilizzo del telefonino non giustificato da necessità, bensì come strumento per soddisfare in modo esclusivo bisogni di ordine affettivo-relazionale e come principale mezzo per comunicare con gli altri rispetto ad altre forme di comunicazione. Il soggetto può ad esempio avere ansia a parlare con un proprio amico dal vivo, ma riesce a farlo tramite telefonata o chat sul cellulare: in questa situazione il telefonino è usato come mezzo di protezione e di intermediazione per entrare in rapporto con altri con i quali altrimenti non si riuscirebbe a comunicare in modo diretto.

Differenze tra normale uso dello smartphone e smartphone dipendenza

Non sempre è semplice distinguere un normale uso di smartphone dal punto di vista psichiatrico, da una smartphone dipendenza. Alcuni usano lo smartphone per periodi anche molto lunghi ma tale comportamento non necessariamente è una dipendenza comportamentale: esistono alcune persone che – ad esempio per lavoro – usano il proprio telefonino per lunghi periodi giornalieri ma sono in grado di gestirli, al contrario degli smartphone dipendenti. Questi ultimi hanno letteralmente perso il controllo sulla propria capacità di dire no e di scegliere se usare il proprio smartphone o non farlo. Il dipendente non può scegliere: sente di “dover” portare usare necessariamente il proprio telefono, altrimenti avrà una sensazione implacabile di ansia. E’ quindi molto evidente la differenza tra un uso normale di uno smartphone ed una dipendenza da smartphone. Dal punto di vista psichiatrico, una dipendenza da smartphone (come tutte le dipendenze comportamentali) per essere inquadrato come reale dipendenza, deve avere determinate caratteristiche:

  • l’uso dello smartphone deve essere presente in modo intrusivo (cioè deve arrivare ad interferire con la vita sociale, professionale, relazionale e/o legale del soggetto);
  • l’uso improprio dello smartphone deve essere presente da almeno 6 mesi;
  • l’uso improprio dello smartphone non deve essere meglio spiegato dall’uso di sostanze, da malattie psichiatriche (ad esempio disturbi di personalità o episodi maniacali nel disturbo bipolare) o da altre condizioni mediche.

Frequentemente il dipendente da smartphone è affetto anche da altre dipendenze comportamentali, come quelle da internet, da videogiochi, da social network, da sesso, da gioco d’azzardo, da serie tv o da shopping. Altre condizioni e patologie che possono essere frequenti nel dipendente da smartphone, sono il disturbo post-traumatico da stress, la depressione, la sindrome bipolare, le fobie, il disturbo ossessivo compulsivo e la sindrome di hikikomori.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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