Tubercolosi in Italia: si sta diffondendo non solo tra gli stranieri

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma TUBERCOLOSI ITALIA DIFFONDENDO STRANIERI Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgIn molti pensavano che la tubercolosi fosse una malattia infettiva ormai “superata”, ed invece la TBC non è affatto scomparsa, anzi. La tubercolosi (anche chiamata tisi o poriformalicosi) è molto più diffusa di quanto si pensi e solo in Italia fa registrare 10 nuovi casi al giorno. La malattia infettiva causata dal Mycobacterium tuberculosis (chiamato anche Bacillo di Koch) rappresenta nuovamente una emergenza globale, come indicato dal nuovo rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms), dal titolo emblematico: “Azioni globali e investimenti cadono molto al di sotto di quel che serve per far finire l’epidemia globale di Tbc”.

La situazione globale

L’epidemia di tubercolosi ha raggiunto praticamente ovunque livelli superiori alla soglia auspicata. “Nel mondo il tasso di declino dell’incidenza della tubercolosi rimane a solo 1,5% tra il 2014 e il 2015. Bisogna accelerare questa diminuzione al 4-5% su base annua per  raggiungere la tappa del 2020” si legge nel rapporto dell’Oms. Nel 2015 i nuovi casi stimati sono stati 10,4 milioni: 5,9 milioni tra gli uomini, 3,5 milioni tra le donne e 1 milione tra i bambini. Il 60% di tutti i casi di tubercolosi in un anno si concentra in sei stati: India, Indonesia, Cina, Nigeria, Pakistan e Sud Africa.

In Italia non solo gli stranieri

Per quanto riguarda l’Italia, secondo gli ultimi dati forniti al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie di Stoccolma, ogni giorno si registrano 10 nuovi casi di tubercolosi, per un totale di 3.769 casi notificati. Di questi 120 sono di tubercolosi multiresistente, la più difficile da curare. Il 50% dei pazienti è italiano, in gran parte anziani, e il 50% straniero. Ancora troppi i morti: oltre 350 all’anno, circa uno al giorno. Ma è possibile che l’emergenza sia più diffusa. “Il problema della sorveglianza e dei dati con i casi notificati è assolutamente prioritario. Serve, per tutti i Paesi, un migliore sistema digitalizzato, essenziale per un accesso alla diagnostica, una pronta identificazione della malattia e l’utilizzo di cure adeguate” ha dichiarato Ginevra Mario Raviglione, direttore del Global Tb Program.

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