Blue Monday, oggi è il giorno più triste dell’anno: consigli per superarlo

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  • i sensi di colpa per i soldi extra spesi per i cenoni, il capodanno, i regali di Natale (propri e per gli altri) ed i debiti eventualmente accumulati;
  • la fine dell’allegria delle feste di Natale;
  • il ricordo dei parenti che non ci sono più, che nel periodo natalizio riaffiora e lascia strascichi;
  • i kg di peso in più a causa del cibo in eccesso consumato durante le feste;
  • il fatto che il lunedì è l’inizio della settimana lavorativa: si ritorna a lavoro, all’università o a scuola;
  • il tempo freddo, nuvoloso e piovoso;
  • la consapevolezza che i buoni propositi del nuovo anno potrebbero essere, come al solito, facili da teorizzare ma difficili da mettere in pratica;
  • la letargia e la poca voglia di uscire di casa provocata dai cambiamenti del meteo;
  • l’influenza e la febbre tipica di questo periodo dell’anno.

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Superare la tristezza del lunedì triste

Come sopravvivere al lunedì più triste dell’anno? Seguendo il decalogo della felicità:

1. Darsi degli obiettivi: i “vorrei” devono diventare dei “voglio”, i propositi devono trasformarsi in qualcosa che “voglio fare entro quella data”, bisogna avere una scadenza, una progettualità.

2. Usare equilibrio: “Non bisogna porsi un obiettivo solo su una determinata sfera, ma ci si deve concentrare su varie aree della propria vita, sia sul personale che sul professionale. Avere più obiettivi non crea squilibri ed aiuta a restare mentalmente aperti”.

3. Essere concreti: non serve dire “quest’anno vorrei stare meglio”, è meglio essere concreti e dire “voglio perdere cinque chili”, oppure “voglio andare in palestra tre volte alla settimana”. Il nostro cervello per realizzare qualcosa ha bisogno di visualizzarla in maniera precisa.

4. Non esagerare: un obiettivo deve essere oggettivamente raggiungibile, non ha senso dire “Quest’anno voglio diventare miliardario”. “Non bisogna volere tutto e subito e soprattutto non si deve mai sopravvalutare quello che si può fare in un anno e sottovalutare quello che si può fare in cinque o dieci anni”.

5. Scegliere con ambizione: “L’obiettivo ti deve motivare, deve farti star bene e allo stesso tempo deve spingerti ad agire. Insomma: deve essere ambizioso. Qualcosa che ti fa sognare e ti fa sentire meglio”.

6. Non temere la paura: “La paura è normale, siamo esseri umani, arriva ogni volta che ci lanciamo in un cambiamento. L’importante è non mancare di coraggio e accettare la paura andando avanti!”.

7. Tracciare la rotta: “Se un obiettivo è concreto ci sono dei passi per raggiungerlo. Alcuni obiettivi si possono raggiungere subito, altri non si ottengono dall’oggi al domani”.

8. Monitorare mensilmente: “La pianificazione implica monitorare di volta in volta, controllare a che punto siamo arrivare. Quanto più spesso si monitora, tanto più spesso si monitora sulla rotta giusta”.

9. Premiare i risultati positivi: “A ogni risultato raggiunto è giusto premiarsi, non bisogna darlo per scontato ma bisogna dirsi un “bravo!”, sentirsi soddisfatti”.

10. Associare piacere al risultato: “Pensare di raggiungere un risultato deve darmi delle sensazioni positive. Così come quando siamo stanchi, affaticati o abbiamo meno voglia, pensare al piacere che ci darà l’obiettivo finale ci aiuterà a sopportare la fatica e il sacrificio”.

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