Stanchezza e debolezza: differenze, cause, rimedi e prevenzione

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma STANCHEZZA DEBOLEZZA DIFFERENZE CURE   Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgSpesso usati come sinonimi nell’uso comune, in realtà debolezza e stanchezza sono termini che descrivono due sensazioni diverse. E’ importante conoscerne con esattezza il significato, poiché una corretta accezione del termine può essere di aiuto al medico al fine di restringere la cerchia delle possibili cause dei sintomi.

  • La debolezza consiste in una carenza di forza fisica o muscolare ed è caratterizzata dalla sensazione di necessità di uno sforzo supplementare per muovere braccia, gambe o altri muscoli. Nel caso in cui la debolezza muscolare si manifesti a seguito della presenza di dolore, l’individuo può essere in grado di muovere i muscoli, incrementando però il rischio di lesioni. La debolezza, in campo medico, viene anche detta “astenia“, termine che deriva dal greco e che significa mancanza di forza. In realtà l’astenia può essere sia fisica che mentale ma in genere, con astenia ci si riferisce in particolare a quella fisica.
  • La stanchezza consiste in una sensazione di spossatezza o nel bisogno di riposo dovuti alla carenza di energia o forza. La stanchezza può essere causata da un carico eccessivo di lavoro, dalla mancanza di sonno, da preoccupazioni, noia o carenza di esercizio fisico. E’ un sintomo che può essere causato da malattie, farmaci o da trattamenti medici come la chemioterapia. Anche l’ansia o la depressione possono causare stanchezza.

Sia la debolezza che la stanchezza sono sintomi e non malattie di per sé. Poiché tali sintomi possono essere causati da molteplici condizioni non patologiche, patologie e problemi di salute, la diagnosi della malattia a monte che determina debolezza e/o stanchezza può essere elaborata solo dopo un’attenta valutazione degli eventuali altri sintomi e segni presenti, nonché grazie all’uso di vari strumenti diagnostici, di laboratorio (ad esempio esami del sangue, biopsie…) e/o di diagnostica per immagini (ad esempio radiografie, ecografie, TC…).

Cause di debolezza

Spesso la debolezza generale si verifica dopo aver praticato o svolto una mole eccessiva di attività in una sola volta, ad esempio dopo una lunga ed intensa escursione. E’ possibile sentirsi deboli e stanchi oppure i muscoli possono essere dolenti. Di solito, queste sensazioni scompaiono nel giro di pochi giorni. In casi rari, la debolezza muscolare generalizzata può essere causata da un altro problema di salute, come:

  • Problemi a carico della ghiandola tiroidea, che regola il modo con cui il corpo impiega l’energia. L’ipotiroidismo può causare stanchezza, debolezza, letargia, aumento di peso, depressione, problemi di memoria, costipazione, secchezza della pelle, intolleranza al freddo, diradamento e secchezza dei capelli, unghie fragili oppure una colorazione giallastra della pelle. L’ipertiroidismo può causare stanchezza, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al calore, sudorazione, irritabilità, ansia, debolezza muscolare e ingrossamento della tiroide.
  • Sindrome di Guillain-Barré, una rara malattia nervosa che causa debolezza a gambe, braccia e altri muscoli e che può progredire sino alla paralisi totale.
  • Miastenia gravis, una rara malattia cronica che causa debolezza e rapido affaticamento muscolare.
  • Un problema a carico dei minerali (elettroliti) presenti nel corpo allo stato naturale, come bassi livelli di potassio o di sodio.

In caso di debolezza muscolare che tende a peggiorare in modo graduale, è necessario consultare il medico. La comparsa improvvisa di debolezza muscolare e la perdita di funzionalità di una parte del corpo, può indicare la presenza di un grave problema al cervello (come ictus o attacco ischemico transitorio), al midollo spinale o ad un nervo specifico presente nel corpo.

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Cause di stanchezza

La stanchezza è una sensazione di affaticamento, esaurimento o mancanza di energia. E’ possibile sentirsi lievemente stanchi a causa di un carico eccessivo di lavoro, carenza di sonno, preoccupazioni, noia o mancanza di esercizio fisico. Qualsiasi tipo di malattia, come un raffreddore o l’influenza, possono causare stanchezza, che di solito scompare a guarigione avvenuta. Nella maggior parte dei casi, una forma lieve di stanchezza si presenta in concomitanza con un problema di salute che tende comunque a migliorare grazie al solo trattamento domestico senza la necessità di intervento medico. Anche lo stress emotivo può causare stanchezza, ma solitamente essa scompare una volta alleviato lo stress. Molti farmaci da banco o su prescrizione possono causare debolezza o stanchezza. L’assunzione o l’abuso di alcolici, caffeina o sostanze illegali possono causare stanchezza. E’ necessario rivolgersi al medico, quando la stanchezza è accompagnata da sintomi più gravi, come aumento dei problemi respiratori, segni di una malattia grave, sanguinamento anomalo oppure perdita o aumento di peso inspiegabili. E’ consigliabile inoltre rivolgersi al medico anche nel caso in cui la stanchezza perduri per più di 2 settimane. Questo tipo di stanchezza può essere causato da un problema di salute più grave, come per esempio:

  • Una diminuzione della quantità di emoglobina (la sostanza che trasporta l’ossigeno) presente nei globuli rossi (anemia).
  • Problemi al cuore, come patologia coronarica o insufficienza cardiaca, che limitano l’apporto di sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco o al resto del corpo.
  • Disturbi metabolici, come il diabete, in cui gli zuccheri (glucosio) permangono nel sangue invece di entrare nelle cellule del corpo per essere successivamente impiegati per produrre energia.
  • Problemi a carico della ghiandola tiroidea, che regola il modo con cui il corpo impiega l’energia. L’ipotiroidismo può causare stanchezza, debolezza, letargia, aumento di peso, depressione, problemi di memoria, costipazione, secchezza della pelle, intolleranza al freddo, diradamento e secchezza dei capelli, unghie fragili oppure una colorazione giallastra della pelle. L’ipertiroidismo può causare stanchezza, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al calore, sudorazione, irritabilità, ansia, debolezza muscolare e ingrossamento della tiroide.
  • Patologie renali ed epatiche, che causano stanchezza quando la concentrazione di alcune sostanze presenti nel sangue raggiunge livelli tossici.

La sindrome da stanchezza cronica è una causa rara di stanchezza grave e persistente. Nel caso in cui la stanchezza si manifesti senza alcuna causa evidente, è importante valutare la salute mentale del paziente. La stanchezza è infatti un sintomo comune di problemi correlati alla salute mentale, come ansia o depressione. Qualora si ritenga che la stanchezza sperimentata possa essere causata da un problema di salute mentale, è opportuno consultare il medico.

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Cosa fare?

In caso di debolezza generalizzata e stanchezza accompagnate da altri sintomi, è consigliabile valutare in primis tali sintomi. Se debolezza e stanchezza sono temporanei e correlati ad episodi stressanti specifici e se la loro durata è ridotta nel tempo, in genere tali sintomi non sono correlati a malattie. Se invece debolezza e stanchezza durano da molti giorni, sono apparentemente inspiegabili e si accompagnano ad altri sintomi particolari (ad esempio formicolio, vertigini, difficoltà a camminare, perdita di coscienza…) allora sarà il caso di interpellare subito il proprio medico. Una forma lieve di debolezza generalizzata e stanchezza che si manifesta in concomitanza con una malattia virale, generalmente tende a migliorare mettendo in pratica le seguenti misure:

  • Quando si è malati è necessario stare a riposo. Lasciate che i sintomi sperimentati siano la vostra guida. In caso di raffreddore, è possibile attenersi alla solita routine quotidiana dormendo semplicemente qualche ora in più. In caso di influenza, potrebbe essere necessario trascorrere qualche giorno a letto.
  • Riprendere le attività abituali gradualmente, per evitare il protrarsi della stanchezza.
  • Assicurarsi di bere molti liquidi per evitare la disidratazione.

Nel caso in cui la debolezza generalizzata e la stanchezza non siano correlate ad altre patologie, provate a seguire le linee guida qui di seguito e siate pazienti. Può essere necessario un po’ di tempo prima di sentirsi nuovamente energici.

  • Ascoltate il vostro corpo. Alternare il riposo con l’esercizio fisico. Aumentare gradualmente l’attività fisica praticata può contribuire a diminuire la stanchezza.
  • Limitare l’assunzione di farmaci che possono contribuire a causare stanchezza. I tranquillanti e i medicinali assunti in caso di raffreddore o allergia spesso provocano stanchezza. Consultare sempre il medico prima di apportare variazioni al dosaggio raccomandato.
  • Migliorare il regime alimentare. Seguire una dieta equilibrata può contribuire ad aumentare il livello di energia. Evitare di saltare i pasti, soprattutto la colazione.
  • Ridurre l’assunzione di alcolici o di altre sostanze, come caffeina o nicotina, che possono contribuire all’insorgere della stanchezza.
  • Guardare meno la televisione, trascorrere più tempo con gli amici o sperimentare nuove attività per rompere il ciclo della stanchezza.
  • Godersi un buon sonno ristoratore. Questo è il primo passo da intraprendere per controllare la stanchezza. Eliminare dalla camera da letto qualsiasi fonte luminosa o sonora che possa disturbare il sonno. Non mangiare prima di andare a letto. Utilizzare il letto solo per dormire, evitando di guardare la tv o leggere mentre si è a letto. Praticare regolarmente attività fisica, ma non entro le 3 o 4 ore prima di andare a letto.

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Prevenzione

Spesso la stanchezza lieve può essere prevenuta apportando cambiamenti alle abitudini relative allo stile di vita.

  • Praticare regolarmente attività fisica è il miglior tipo di difesa contro la stanchezza. Se vi sentite troppo stanchi per allenarvi vigorosamente, provate a fare una semplice passeggiata.
  • Seguire una dieta equilibrata. Non saltare mai i pasti, specie la prima colazione.
  • Dormire a sufficienza.
  • Gestire ed affrontare i problemi emotivi invece di ignorarli o negarne l’esistenza, se necessario anche con l’aiuto di uno psicoterapeuta
  • Adottare misure atte a controllare lo stress e il carico di lavoro.
  • Evitare fumo di sigarette, alcolici e droghe.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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