Il segno di Hoover (in inglese “Hoover’s sign”) è un segno usato in semeiotica per distinguere la paresi organica da quella non organica della gamba. Il segno si basa sul principio della Continua a leggere
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Astenia, quando mancano le forze fisiche o mentali: cause, diagnosi, cure
Con “astenia” in medicina si intende un sintomo caratterizzato dalla riduzione di energia fisica e/o mentale del paziente che porta ad una Continua a leggere
Debolezza senza perdita completa di coscienza: la lipotimia
La lipotimia è una sensazione di improvvisa debolezza che non comporta la completa perdita della coscienza. Tuttavia esistono altre definizioni di lipotimia come breve e parziale perdita dello stato di coscienza con o senza sintomi neurovegetativi. Inoltre in letteratura è possibile trovare un altro termine “pre-lipotimia” per indicare i sintomi prodromi non seguiti dalla perdita dello stato di coscienza. Per questo motivo le recenti linee guida della Società Italiana di Cardiologia suggeriscono di evitare l’utilizzo di questi due termini, sebbene presente ancora in svariati testi di semeiotica, e di uniformarsi alla terminologia internazionale che distingue la sincope dalla presincope. Per pre-sincope o prodromo sincopale si intende l’insieme dei sintomi prodromi a cui può seguire la sincope ovvero la perdita transitoria dello stato di coscienza dovuta ad una ipoperfusione cerebrale acuta. La sincope può anche non essere preceduta dalla presincope.
Cause
Nella lipotimia si ha una transitoria ridotta ossigenazione del cervello in genere per un abbassamento della pressione arteriosa o della frequenza cardiaca. La causa può essere la stanchezza, il calore eccessivo, scarsa o cattiva ossigenazione nell’ambiente, emorragie, ustioni, traumi fisici o emotivi, ipoglicemia (basso tasso di zuccheri nel sangue) e così via. In generale le cause che possono causare sincope possono causare anche lipotimia. L’eziologia di natura cardiovascolare contraddistingue la lipotimia e la sincope dall’attacco epilettico.
Sintomi
È caratterizzata da segnali premonitori, quali pallore, sudore freddo, vertigini e nausea che vanno ad aggravarsi fino alla breve perdita di coscienza.
Terapia
La terapia si basa sulla diagnosi della causa che ha determinato la lipotimia e la cura di essa.
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Debolezza al braccio: cause gravi, complicanze e quando chiamare il medico
Con “debolezza ad un braccio” o “debolezza alle braccia” ci si riferisce alla astenia (cioè alla perdita di forza muscolare) che può interessare uno o ambedue gli arti superiori (le braccia). La mancanza di forza può verificarsi da sola o può accompagnare una debolezza che interessa altre parti del corpo e può insorgere in concomitanza con altri sintomi e segni (dolore al braccio incluso). In presenza di debolezza al braccio, il soggetto può avere difficoltà a muovere il braccio interessato o a svolgere le attività quotidiane. In alcuni casi, la terapia fisica può contribuire a migliorare la forza del braccio. Nel caso la debolezza sia accompagnata da dolore, gli antidolorifici possono essere di aiuto nella risoluzione di ambedue i sintomi. Il trattamento comunque dipende dalla causa sottostante della debolezza e non esiste una unica terapia che risolva tutti i casi.
Le cause che a monte possono determinare debolezza al braccio, sono molte e di varia natura: ortopediche, neurologiche, endocrinologiche. La possibile eziologia include lesioni o infezioni a carico del braccio, atrofia muscolare (conseguente per esempio ad alcuni disturbi muscolari o alla mancanza d’uso dell’arto, ad esempio qualora fosse stato ingessato), malattie neurodegenerative, anemie, microfratture, danni a carico dei nervi e/o dei muscoli o compressione della colonna vertebrale oppure alcune condizioni ereditarie e malattie immunitarie o immunologicheo perfino alcune patologie di interesse psichiatrico. L’ictus cerebrale è una causa grave e potenzialmente fatale di una improvvisa debolezza al braccio che interessa un solo lato del corpo. Altra causa grave di debolezza è l’infarto del miocardio, in cui la debolezza al braccio sinistro si associa ad un forte dolore. Una debolezza temporanea alle braccia può essere causata anche da semplici raffreddori o influenze. La malnutrizione per difetto, ad esempio una dieta povera di vitamine, sali minerali e proteine ad alto valore biologico, può favorire l’astenia alle braccia.
Sebbene la debolezza al braccio non sia in genere grave, se compare improvvisamente e si associa a debolezza ad un solo lato del corpo e mal di testa, essa può essere un segno di ictus cerebrale: in questo caso si consiglia di non andare oltre nella lettura di questo articolo e contattare immediatamente il Numero Unico per le Emergenze 112. Si consiglia di chiamare i soccorsi anche qualora la mancanza di forza si associa a perdita di coscienza, confusione, vertigini, improvviso intorpidimento, perdita di sensibilità della zona, amnesia, paralisi, alterazioni della vista o difficoltà a parlare. Anche in assenza di tali sintomi, nel caso la debolezza al braccio sia persistente o rappresenti motivo di preoccupazione o di impediamento sul lavoro, vi consiglio comunque di parlarne col vostro medico di Medicina Generale (il medico “di famiglia”) evitando di sottovalutere il problema.
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Sintomi e segni
La debolezza al braccio o alle braccia è di per sé un sintomo. Ad essa possono sovrapporsi altri sintomi e/o segni, che variano a seconda della condizione, della patologia o del disturbo sottostanti. Altri eventuali sintomi e segni sono molto importanti per il medico, perché – poiché le possibili cause di debolezza sono molto varie – permettono al medico di restringere il campo delle ipotesi diagnostiche ed inviare il paziente al giusto professionista (ad esempio un ortopedico, un neurologo o un fisiatra, oppure ad un fisioterapista). Dividiamo ora i possibili sintomi e segni associati alla debolezza al braccio, in base a tipo e “settore” medico.
Sintomi e segni generali
Sintomi e segni generali potenzialmente associati all’astenia al braccio, sono:
- malessere generale;
- stanchezza;
- febbre;
- prurito;
- difficoltà respiratoria;
- letargia.
Leggi anche: Prurito alla pelle: cos’è e come fare per alleviarlo?
Sintomi e segni infiammatori
Sintomi e segni che suggeriscono una causa infiammatoria dell’astenia al braccio, sono:
- arrossamento del braccio;
- calore avvertito al braccio;
- dolore al braccio;
- gonfiore del braccio.
Per approfondire: I cinque segni cardinali dell’infiammazione
Sintomi e segni ortopedici
Sintomi e segni che suggeriscono una causa ortopedica dell’astenia al braccio, sono:
- gonfiore al braccio;
- dolore muscolare;
- mobilità ridotta (range di movimento delle articolazioni del braccio ridotto);
- impossibilità ad eseguire un dato movimento;
- crampi al braccio e/o ad altre parti del corpo;
- dolore alla spalla, al braccio, all’avambraccio, alla mano o alle dita della mano;
- gonfiore a carico delle articolazioni.
Leggi anche: Perché vengono i crampi? Cosa sono, come prevenirli e come farli passare?
Sintomi e segni neurologici
Sintomi e segni che suggeriscono una causa neurologica dell’astenia al braccio, sono:
- paralisi del braccio e/o di altra parte del corpo (gamba, volto…);
- perdita della sensibilità del braccio e/o di altra parte del corpo;
- confusione mentale;
- amnesia;
- svenimento;
- difficoltà a masticare o deglutire;
- difficoltà a parlare o a capire quello che gli altri dicono;
- improvvisa cecità e/o sordità;
- spasmi muscolari;
- formicolio;
- coma.
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Sintomi e segni endocrinologici
Sintomi e segni che suggeriscono una causa endocrinologica dell’astenia al braccio (con probabile interessamento della tiroide, che potrebbe essere ipofunzionante, come avviene nel paziente ipotiroideo):
- debolezza generale del corpo;
- facile affaticabilità;
- aumento di peso;
- sonno eccessivo;
- eccessiva sensibilità al freddo;
- costipazione;
- secchezza e pallore della pelle;
- gonfiore al volto e alle palpebre;
- voce rauca;
- depressione;
- dificoltà nella memoria;
- problemi di memoria;
- eloquio lento;
- mixedema (accumulo di liquidi sottocutaneo);
- frequenti e crampi muscolari;
- mestruazioni irregolari o abbondanti;
- capelli sottili e fragili.
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Sintomi e segni psichiatrici
Sintomi e segni che suggeriscono una causa psichiatrica dell’astenia al braccio, sono:
- anoressia (perdita dell’appetito);
- perdita di peso;
- sintomi depressivi;
- ideazioni suicidarie;
- allucinazioni uditive o visive.
Sintomi e segni che potrebbero indicare la presenza di una condizione grave o fatale
In alcuni casi, la debolezza al braccio può essere un sintomo di una condizione grave (come un ictus cerebrale o una grave infezione) che necessita di una valutazione medica immediata. Si consiglia di chiamare il 112 in presenza di uno qualsiasi dei seguenti sintomi, soprattutto se più di uno sono presenti contemporaneamente:
- alterazione del livello di coscienza;
- parlare in modo confuso, sbagliando le parole o dicendo frasi senza senso;
- non capire quello che gli altri dicono;
- febbre alta;
- paralisi di una o più parti del corpo (gamba, viso…);
- paralisi di un solo lato del corpo;
- formicolio a carico di un solo lato del corpo;
- alterazioni o perdita della vista e/o dell’udito;
- perdita della sensibilità;
- gravi vertigini;
- forte mal di testa;
- dolore intenso alla testa (come un “colpo di pugnale”).
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Cause e fattori di rischio
La debolezza al braccio può insorgere a seguito di una serie di eventi o disturbi che colpiscono muscoli, ossa, articolazioni, sistema nervoso o metabolismo. Può essere accompagnata da una debolezza più generalizzata, come in caso di alcuni disturbi ereditari, oppure essere conseguente ad una lesione specifica a carico del braccio.
Cause muscolo-scheletriche
Possibili cause muscolo-scheletriche della debolezza al braccio, sono:
- lesione al braccio;
- cisti (sacca benigna contenente liquido, aria o altri materiali);
- frattura ossea;
- infezione dei tessuti molli del braccio;
- distrofia muscolare;
- sarcopenia;
- miopatie;
- tendinite (infiammazione di un tendine);
- lesione del legamento di una articolazione;
- postura sbagliata;
- atrofia del muscolo a causa del mancato uso (ad esempio se il braccio è stato a lungo ingessato, è normale sentirlo debole quando il gesso viene tolto).
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Cause neurologiche
Possibili cause neurologiche della debolezza al braccio, sono:
- ictus cerebrale ischemio od emorragico;
- tia (attacco ischemico transitorio);
- sclerosi multipla;
- sclerosi laterale amiotrofica (SLA);
- atrofia muscolare progressiva;
- sindrome del tunnel carpale;
- paralisi cerebrale;
- nervo reciso (ad esempio a causa di un trauma);
- miastenia gravis;
- intrappolamento o compressione di un nervo, come per esempio del nervo ulnare;
- patologie del cervelletto;
- radicolopatia (compressione di un nervo nella colonna vertebrale).
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Cause endocrinologiche
Possibili cause muscolo-scheletriche della debolezza al braccio, sono:
- patologie tiroidee (ad esempio ipotiroidismo).
Per approfondire: Ipotiroidismo: sintomi, diagnosi, cura farmacologica e consigli dietetici
Cause psichiatriche
Possibili cause psichiatriche della debolezza al braccio, sono:
- depressione;
- anoressia nervosa;
- sindrome di Münchhausen.
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Cause reumatologiche
Possibili cause reumatologiche della debolezza al braccio, sono:
- artrite;
- artrosi;
- artrite reumatoide;
- osteoporosi;
- lupus eritematoso sistemico.
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Altre possibili cause
Altre possibili cause della debolezza al braccio, sono:
- malnutrizione per difetto;
- anemia;
- squilibrio elettrolitico;
- presenza di parassiti (ad esempio una tenia);
- fibromialgia (condizione cronica che causa dolore, rigidità e dolorabilità);
- avvelenamento da metalli pesanti (come l’avvelenamento da piombo);
- ingestione di sostanze tossiche (come piante, funghi o sostanze velenose).
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Cause gravi o fatali
Cause gravi o potenzialmente fatali o che comunque sono in grado di determinare o favorire dei danni permanenti ed invalidanti, che richiedono una immediata valutazione medica, possono essere:
- attacco ischemico transitorio (TIA);
- ictus cerebrale emorragico od ischemico;
- infarto del miocardio;
- tumore cerebrale;
- infezione grave e sistemica, accompagnata da febbre alta.
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Potenziali complicanze
La debolezza al braccio in sé di solito non è una condizione grave. Una lieve debolezza può essere temporanea e risolversi spontaneamente. Tuttavia, poiché può essere causata da patologie gravi, un mancato trattamento in alcuni casi potrebbe comportare l’insorgere di gravi complicazioni e danni permanenti, tra cui:
- paralisi di una o più parti del corpo;
- incapacità permanente di parlare e/o comprendere un dialogo;
- perdita permanente della coordinazione muscolare;
- perdita permanente della sensibilità di una o più parti del corpo;
- diffusione metastatica di un eventuale tumore maligno cerebrale;
- sepsi (diffusione sistemica dell’infezione).
Diagnosi
In caso di astenia al braccio, per diagnosticare il problema che ha determinato il sintomo, il medico si può servire di vari strumenti. Per prima cosa l’anamnesi, in cui il paziente descrive i suoi sintomi, eventuali altre patologie, il tipo di lavoro che svolge ed altre informazioni utili. Il medico può fare delle domande come ad esempio se la debolezza è comparsa all’improvviso o gradatamente oppure se è insorta in seguito ad uno specifico evento o se il paziente si alimenta in modo corretto. Successivamente è necessario un esame obiettivo, in cui il medico andrà a ricercare sul corpo del paziente eventuali segni, come gonfiore, arrossamenti e perdita della sensibilità. A questo punto il medico, avendo teoricamente già sospettato il tipo di causa, indirizzerà il paziente ad alcuni specifici esami di laboratorio e/o di diagnostica per immagini e/o specialistici. Ad esempio il paziente potrebbe essere sottoposto ad esame del sangue oppure a radiografie, ecografie articolari, TC del cranio, risonanza magnetica, elettrocardiogramma, ecocolordoppler cardiaco, spirometria, elettroencefalogramma o elettromiografia.
Terapia
Come abbiamo visto in questo articolo, sono davvero moltissime le cause di una debolezza ad uno o entrambe le braccia: proprio per questo motivo non esiste una unica terapia che risolva il problema in tutti i casi. Il trattamento specifico dipende dalla causa a monte che ha determinato l’astenia e può includere un variegato gruppo di trattamenti farmacologici, chirurgici, fisioterapici e/o psicoterapici. Parlando in modo generale, alcuni consigli per ridurre la debolezza al braccio “idiopatica” (cioè di cui non si conosce la causa), possono essere:
- alimentarsi in modo corretto;
- assumere ogni giorno un integratore multivitaminico multiminerale completo, come questo: https://amzn.to/3IlmND4
- smettere di fumare;
- non assumere alcolici;
- perdere peso se obesi o in sovrappeso;
- aumentare di peso se sottopeso;
- evitare la vita sedentaria;
- irrobustire il muscolo bicipite ed il tricipite con un semplice manubrio dal peso adeguato al proprio stato di forma, come questo: https://amzn.to/3Cb2ggK
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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Stanchezza e debolezza: differenze, cause, rimedi e prevenzione
Spesso usati come sinonimi nell’uso comune, in realtà debolezza e stanchezza sono termini che descrivono due sensazioni diverse. E’ importante conoscerne con esattezza il significato, poiché una corretta accezione del termine può essere di aiuto al medico al fine di restringere la cerchia delle possibili cause dei sintomi.
- La debolezza consiste in una carenza di forza fisica o muscolare ed è caratterizzata dalla sensazione di necessità di uno sforzo supplementare per muovere braccia, gambe o altri muscoli. Nel caso in cui la debolezza muscolare si manifesti a seguito della presenza di dolore, l’individuo può essere in grado di muovere i muscoli, incrementando però il rischio di lesioni. La debolezza, in campo medico, viene anche detta “astenia“, termine che deriva dal greco e che significa mancanza di forza. In realtà l’astenia può essere sia fisica che mentale ma in genere, con astenia ci si riferisce in particolare a quella fisica.
- La stanchezza consiste in una sensazione di spossatezza o nel bisogno di riposo dovuti alla carenza di energia o forza. La stanchezza può essere causata da un carico eccessivo di lavoro, dalla mancanza di sonno, da preoccupazioni, noia o carenza di esercizio fisico. E’ un sintomo che può essere causato da malattie, farmaci o da trattamenti medici come la chemioterapia. Anche l’ansia o la depressione possono causare stanchezza.
Sia la debolezza che la stanchezza sono sintomi e non malattie di per sé. Poiché tali sintomi possono essere causati da molteplici condizioni non patologiche, patologie e problemi di salute, la diagnosi della malattia a monte che determina debolezza e/o stanchezza può essere elaborata solo dopo un’attenta valutazione degli eventuali altri sintomi e segni presenti, nonché grazie all’uso di vari strumenti diagnostici, di laboratorio (ad esempio esami del sangue, biopsie…) e/o di diagnostica per immagini (ad esempio radiografie, ecografie, TC…).
Cause di debolezza
Spesso la debolezza generale si verifica dopo aver praticato o svolto una mole eccessiva di attività in una sola volta, ad esempio dopo una lunga ed intensa escursione. E’ possibile sentirsi deboli e stanchi oppure i muscoli possono essere dolenti. Di solito, queste sensazioni scompaiono nel giro di pochi giorni. In casi rari, la debolezza muscolare generalizzata può essere causata da un altro problema di salute, come:
- Problemi a carico della ghiandola tiroidea, che regola il modo con cui il corpo impiega l’energia. L’ipotiroidismo può causare stanchezza, debolezza, letargia, aumento di peso, depressione, problemi di memoria, costipazione, secchezza della pelle, intolleranza al freddo, diradamento e secchezza dei capelli, unghie fragili oppure una colorazione giallastra della pelle. L’ipertiroidismo può causare stanchezza, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al calore, sudorazione, irritabilità, ansia, debolezza muscolare e ingrossamento della tiroide.
- Sindrome di Guillain-Barré, una rara malattia nervosa che causa debolezza a gambe, braccia e altri muscoli e che può progredire sino alla paralisi totale.
- Miastenia gravis, una rara malattia cronica che causa debolezza e rapido affaticamento muscolare.
- Un problema a carico dei minerali (elettroliti) presenti nel corpo allo stato naturale, come bassi livelli di potassio o di sodio.
In caso di debolezza muscolare che tende a peggiorare in modo graduale, è necessario consultare il medico. La comparsa improvvisa di debolezza muscolare e la perdita di funzionalità di una parte del corpo, può indicare la presenza di un grave problema al cervello (come ictus o attacco ischemico transitorio), al midollo spinale o ad un nervo specifico presente nel corpo.
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Cause di stanchezza
La stanchezza è una sensazione di affaticamento, esaurimento o mancanza di energia. E’ possibile sentirsi lievemente stanchi a causa di un carico eccessivo di lavoro, carenza di sonno, preoccupazioni, noia o mancanza di esercizio fisico. Qualsiasi tipo di malattia, come un raffreddore o l’influenza, possono causare stanchezza, che di solito scompare a guarigione avvenuta. Nella maggior parte dei casi, una forma lieve di stanchezza si presenta in concomitanza con un problema di salute che tende comunque a migliorare grazie al solo trattamento domestico senza la necessità di intervento medico. Anche lo stress emotivo può causare stanchezza, ma solitamente essa scompare una volta alleviato lo stress. Molti farmaci da banco o su prescrizione possono causare debolezza o stanchezza. L’assunzione o l’abuso di alcolici, caffeina o sostanze illegali possono causare stanchezza. E’ necessario rivolgersi al medico, quando la stanchezza è accompagnata da sintomi più gravi, come aumento dei problemi respiratori, segni di una malattia grave, sanguinamento anomalo oppure perdita o aumento di peso inspiegabili. E’ consigliabile inoltre rivolgersi al medico anche nel caso in cui la stanchezza perduri per più di 2 settimane. Questo tipo di stanchezza può essere causato da un problema di salute più grave, come per esempio:
- Una diminuzione della quantità di emoglobina (la sostanza che trasporta l’ossigeno) presente nei globuli rossi (anemia).
- Problemi al cuore, come patologia coronarica o insufficienza cardiaca, che limitano l’apporto di sangue ricco di ossigeno al muscolo cardiaco o al resto del corpo.
- Disturbi metabolici, come il diabete, in cui gli zuccheri (glucosio) permangono nel sangue invece di entrare nelle cellule del corpo per essere successivamente impiegati per produrre energia.
- Problemi a carico della ghiandola tiroidea, che regola il modo con cui il corpo impiega l’energia. L’ipotiroidismo può causare stanchezza, debolezza, letargia, aumento di peso, depressione, problemi di memoria, costipazione, secchezza della pelle, intolleranza al freddo, diradamento e secchezza dei capelli, unghie fragili oppure una colorazione giallastra della pelle. L’ipertiroidismo può causare stanchezza, perdita di peso, aumento della frequenza cardiaca, intolleranza al calore, sudorazione, irritabilità, ansia, debolezza muscolare e ingrossamento della tiroide.
- Patologie renali ed epatiche, che causano stanchezza quando la concentrazione di alcune sostanze presenti nel sangue raggiunge livelli tossici.
La sindrome da stanchezza cronica è una causa rara di stanchezza grave e persistente. Nel caso in cui la stanchezza si manifesti senza alcuna causa evidente, è importante valutare la salute mentale del paziente. La stanchezza è infatti un sintomo comune di problemi correlati alla salute mentale, come ansia o depressione. Qualora si ritenga che la stanchezza sperimentata possa essere causata da un problema di salute mentale, è opportuno consultare il medico.
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Cosa fare?
In caso di debolezza generalizzata e stanchezza accompagnate da altri sintomi, è consigliabile valutare in primis tali sintomi. Se debolezza e stanchezza sono temporanei e correlati ad episodi stressanti specifici e se la loro durata è ridotta nel tempo, in genere tali sintomi non sono correlati a malattie. Se invece debolezza e stanchezza durano da molti giorni, sono apparentemente inspiegabili e si accompagnano ad altri sintomi particolari (ad esempio formicolio, vertigini, difficoltà a camminare, perdita di coscienza…) allora sarà il caso di interpellare subito il proprio medico. Una forma lieve di debolezza generalizzata e stanchezza che si manifesta in concomitanza con una malattia virale, generalmente tende a migliorare mettendo in pratica le seguenti misure:
- Quando si è malati è necessario stare a riposo. Lasciate che i sintomi sperimentati siano la vostra guida. In caso di raffreddore, è possibile attenersi alla solita routine quotidiana dormendo semplicemente qualche ora in più. In caso di influenza, potrebbe essere necessario trascorrere qualche giorno a letto.
- Riprendere le attività abituali gradualmente, per evitare il protrarsi della stanchezza.
- Assicurarsi di bere molti liquidi per evitare la disidratazione.
Nel caso in cui la debolezza generalizzata e la stanchezza non siano correlate ad altre patologie, provate a seguire le linee guida qui di seguito e siate pazienti. Può essere necessario un po’ di tempo prima di sentirsi nuovamente energici.
- Ascoltate il vostro corpo. Alternare il riposo con l’esercizio fisico. Aumentare gradualmente l’attività fisica praticata può contribuire a diminuire la stanchezza.
- Limitare l’assunzione di farmaci che possono contribuire a causare stanchezza. I tranquillanti e i medicinali assunti in caso di raffreddore o allergia spesso provocano stanchezza. Consultare sempre il medico prima di apportare variazioni al dosaggio raccomandato.
- Migliorare il regime alimentare. Seguire una dieta equilibrata può contribuire ad aumentare il livello di energia. Evitare di saltare i pasti, soprattutto la colazione.
- Ridurre l’assunzione di alcolici o di altre sostanze, come caffeina o nicotina, che possono contribuire all’insorgere della stanchezza.
- Guardare meno la televisione, trascorrere più tempo con gli amici o sperimentare nuove attività per rompere il ciclo della stanchezza.
- Godersi un buon sonno ristoratore. Questo è il primo passo da intraprendere per controllare la stanchezza. Eliminare dalla camera da letto qualsiasi fonte luminosa o sonora che possa disturbare il sonno. Non mangiare prima di andare a letto. Utilizzare il letto solo per dormire, evitando di guardare la tv o leggere mentre si è a letto. Praticare regolarmente attività fisica, ma non entro le 3 o 4 ore prima di andare a letto.
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Prevenzione
Spesso la stanchezza lieve può essere prevenuta apportando cambiamenti alle abitudini relative allo stile di vita.
- Praticare regolarmente attività fisica è il miglior tipo di difesa contro la stanchezza. Se vi sentite troppo stanchi per allenarvi vigorosamente, provate a fare una semplice passeggiata.
- Seguire una dieta equilibrata. Non saltare mai i pasti, specie la prima colazione.
- Dormire a sufficienza.
- Gestire ed affrontare i problemi emotivi invece di ignorarli o negarne l’esistenza, se necessario anche con l’aiuto di uno psicoterapeuta
- Adottare misure atte a controllare lo stress e il carico di lavoro.
- Evitare fumo di sigarette, alcolici e droghe.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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