Se “sembra” impossibile… non è detto che lo sia davvero

ROCKYio: “voglio provarci”
tu: “lascia stare… sembra impossibile”
io: “hai detto bene”
tu: “cosa?” Continua a leggere

Android o iPhone? Lo smartphone che possiedi dice che carattere hai

MEDICINA ONLINE TECNOLOGIA TECHNOLOGY HOMO TECNOLOGICUS SMARTPHONE CELLULARE APP APPLICAZIONE COLLEGAMENTO USB PC PERSONAL COMPUTER ANDROID HDMI VGA I3 I5 I7 I9 WINDOWS APPLE SAMSUNG 16 9 SCHERMO PIATTO WI FI INTERNET WEBDimmi che smartphone scegli e ti dirò chi sei. Ovvero: se preferisci addentare la mela dell’iPhone oppure affidare chiamate, messaggi, chat e post a volontà al sistema Android. Ad indagare sulla personalità dei due gruppi di utenti sono stati i ricercatori dell’University of Lincoln School of Psychology del Nebraska. Attraverso uno studio, presentato alla conferenza annuale della British Psychological a Cardiff, che ha testato i clienti di entrambi i device, registrando delle differenze fra i due “universi”uman-digitali. Per esempio i primi, seguaci affezionati di Cupertino  sono  apparsi più estroversi degli Androidiani che dal canto loro sono stati percepiti maggiormente umili e onesti. Inoltre sembrerebbe che le donne siano due volte più predisposte a scegliere un iPhone. E che, cosa che si nota ad ogni nuova uscita delle creature della Apple, chi opta per quest’ultimo, femmina o maschio che sia, punta ad avere il modello più recente che faccia “status”. Molto meno di chi invece usa Android.

Uno spaccato di diverse visioni del mondo che appartengono alle preferenze di ciascuno. Come ha sottolineato Heather Shaw, l’autrice della ricerca: «La scelta di un dispositivo mobile è il livello più elementare di personalizzazione, e anche questo, ci può dire molto riguardo all’utente. È sempre più evidente che gli smartphone stanno diventando una mini versione digitale dell’utente stesso, e a molti non piace quando altre persone utilizzano i nostri telefoni, perché possono rivelare molto su di noi». Il test, diviso in due fasi, ha interessato prima 240 partecipanti che, attraverso un questionario, hanno descritto le caratteristiche associate agli utenti dei vari brand. Nel secondo step  queste stesse caratteristiche sono state messe a confronto con i tratti della personalità di oltre 500 reali possessori dei cellulari esaminati.

Come riporta Medical Daily, inoltre, sembra ci siano anche delle diversità di approccio fra i due gruppi. Per esempio come indicato dallo psicoterapeuta americano Kimberly Moffit, gli irriducibili dell’ iPhone sono considerati degli “amatori da ufficio”, ovvero pare che molti di loro negli ultimi cinque anni abbiano avuto una storia d’amore in ufficio. Mentre chi adopera Android è considerato un “seduttore” con maggiori probabilità di avere rapporti sessuali al primo appuntamento. il 62% rispetto al 57% di chi si accontenta della mela del peccato, basta che sia morsicata.

Dallo studio è risultato che le persone che usano iPhone sono generalmente:

  • meno umili,
  • attente allo status sociale ed al benessere economico,
  • maggiormente emotive,
  • socievoli ed estroverse,
  • più frequentemente donne.

Mentre le persone che usano Android sono generalmente:

  • meno interessate alla ricchezza ed allo status sociale,
  • più oneste,
  • simpatiche,
  • tendono meno ad infrangere le regole per un ritorno personale,
  • più frequentemente uomini.

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Come porti i capelli rivela molto della tua personalità

MEDICINA ONLINE VOLTO FELICE FIDUCIA SE DONNA CAPELLI ROSSI SGUARDO RAGAZZA ESTATE SUMMER MORA PELLE SKIN OCCHI TERAPIA TRATTAMENTO EYES BELLEZZA VISO RIMEDI SEXY SEX  MEDICINA ESTETICA PELLE CASTANA CUTE YOUNG GIRLI capelli ti accompagnano per tutta la vita e possono rivelare il tuo stato d’animo: la decisione di cambiare taglio, per esempio, avviene spesso dopo un evento importante, come una separazione o la nascita di un bambino. I capelli sono quindi un formidabile mezzo d’espressione e lo specchio delle tue trasformazioni e del tuo carattere, ecco alcuni esempi:

CAPELLI ROSSI: SIETE DEI VULCANI. I capelli rossi segnalano un carattere fuori dagli schemi, originale e bizzarro. Difficilmente vi accontentate di quel che viene considerato normale dalla maggior parte delle persone, siete irrequieti e impulsivi e sicuramente non è facile starvi accanto.

CAPELLI BIONDI: SIETE DOLCI E SENSUALI. Chi ha i capelli biondi di solito ha una personalità dolce e sente la necessità di essere seduttiva. Tende, però, ad essere un soggetto un po’ idealista, che sogna ad occhi aperti il partner della propria vita, rischiando di subire delusioni in campo affettivo.

CAPELLI CASTANI: SIETE ROMANTICI ED EQUILIBRATI Il carattere dei castani è affettuoso, equilibrato, pacifico. Non vi piacciono i colpi di testa, ma la fiducia e la tranquillità. Siete sempre pronti al dialogo, alle relazioni umane e non amate litigi e bizzarrie.

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CAPELLI MORI: SIETE DETERMINATE E CONCRETE. I capelli scuri rivelano forza, tenacia e determinazione nel perseguire gli obiettivi, che a volte entra in conflitto con la vostra estrema sensibilità facendovi sentire malinconiche. Le donne more sono molto materne e manifestano una fisicità più istintiva.

CAPELLI CORTI O RACCOLTI: SIETE PRATICHE E SBARAZZINE. Una donna con i capelli corti può indicare una persona sportiva, pratica, sbarazzina, elegante o che ha poco tempo da dedicarsi. Lo stesso vale per una donna che tende a tenere i capelli raccolti: ha necessità che siano a posto e quindi anche in questo caso si evidenzia la praticità.

CAPELLI LUNGHI: SIETE FEMMINILI E ELEGANTI. Chi sceglie di tenere i capelli lunghi deve dedicarvi più  tempo e cure, quindi parliamo di una donna attenta alla propria femminilità e che dedica tempo a se stessa. I capelli lunghi sono molto femminili e seduttivi, soprattutto se vengono toccati e manipolati.

CAPELLI GROSSI E SPESSI: SIETE CORAGGIOSI E SPREZZANTI. Questi capelli mostrano grande forza vitale e vigore psicofisico, qualità che dovrebbero permettervi di resistere bene allo stress. Avete una forte autostima e vi piace mettervi alla prova, per voi non esistono ostacoli insuperabili.

CAPELLI FINI E DELICATI: SIETE SENSIBILI ED INTUITIVI. Chi ha i capelli fragili e simili a seta è sensibile, intuitivo e capace di cogliere l’animo altrui. La vostra estrema sensibilità rischia di farvi soffrire, ma la vostra capacità quasi sensitiva di percepire persone e situazioni vi protegge dalle delusioni.

CAPELLI FOLTI, A CRINIERA: SIETE SENSUALI E VOLITIVI. Se portate i capelli come la criniera del Re leone dimostrate grande vitalità: siete esigenti, con voi stessi e con gli altri e, in certe occasioni, anche un po’ prepotenti. Compensate con una grande carica erotica e notevole forza interiore, sopportate a lungo fatica e stress.

I migliori prodotti per la cura del capello 

Qui di seguito trovate una lista di prodotti di varie marche per la cura ed il benessere del capello sia femminile che maschile, in grado di migliorare forza, salute e bellezza dei tuoi capelli. Noi NON sponsorizziamo né siamo legati ad alcuna azienda produttrice: per ogni tipologia di prodotto, il nostro Staff seleziona solo il prodotto migliore, a prescindere dalla marca. Ogni prodotto viene inoltre periodicamente aggiornato ed è caratterizzato dal miglior rapporto qualità prezzo e dalla maggior efficacia possibile, oltre ad essere stato selezionato e testato ripetutamente dal nostro Staff di esperti:

Lavaggio dei capelli

Cura dei capelli

Asciugatura ed acconciatura dei capelli

Tintura dei capelli, ciglia, sopracciglia

Eliminazione dei pidocchi

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Le caratteristiche di una persona che NON fa per te

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Flebologo Ecografia Vascolare Articolare Medicina Estetica Mappatura Nei Posturale Dietologo Roma  Radiofrequenza Rughe Cavitazione Cellulite Pressoterapia DIECI MOTIVI LITIGARE IN VACANZA COPPIASiete sicuri che la vostra compagna o il vostro compagno attuale sia davvero la persona giusta? Probabilmente qualche dubbio, in cuor vostro, lo covate anche perché, probabilmente, chi vi circonda e vi vuole bene non fa altro che sottolineare che lei/lui non fa per voi. Ma come capire se ci si è imbarcati in una storia priva di futuro e se la persona che siamo sicuri di amare è veramente quella che desideriamo avere accanto? Ci sono dei comportamenti o dei segnali che occorre tenere d’occhio per vivere con tranquillità il proprio rapporto oppure se mettervi fine senza troppi rimpianti. Vediamo quali:

  • Vi sminuisce e vi contraddice: prendere in giro la propria metà può essere divertente e serve a mantenere una certa ironia e leggerezza, ma arrivare a deridere o a sminuire pesantemente l’altro, soprattutto davanti ad altri, è inaccettabile. Evidentemente non vi rispetta e non vi stima. Siete certi di voler sopportare?
  • Fruga tra le vostre cose: mettere il naso nelle cose altrui, che sia la borsa o la casella di posta elettronica, non è un gesto rassicurante. Non si fida e senza fiducia è improbabile che una relazione possa proseguire.
  • Somiglia molto all’ex: se in passato avete già avuto a che fare con persone poco trasparenti e, magari, siete già stati traditi, avrete di certo imparato la lezione. Ebbene se la/il vostro partner è molto simile a chi avete già mollato, allora potrebbe essere destinato a fare la stessa fine.
  • Gli amici non si fidano: essere presi da una persona, spesso, rende poco obiettivi. Se i vostri migliori amici vi fanno notare certi comportamenti e certe pessime abitudini del vostro partner, probabilmente hanno ragione.
  • Non vuole conoscere la vostra famiglia: per alcuni, soprattutto uomini, conoscere i genitori della propria donna equivale ad impegnarsi a vita. Ovviamente è un discorso sbagliato ma ci sono persone troppo vili per cambiare approccio.
  • Fa troppi regali: chi si sente in colpa, solitamente, riempie di regali e sorprese l’altra persona. Forse sotto si nasconde qualcosa di poco chiaro che sarebbe molto meglio affrontare e portare alla luce, ma potrebbe non piacervi granché.

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Le 6 caratteristiche che gli uomini cercano nella donna della loro vita

MEDICINA ONLINE COME RICONQUISTARE EX RAGAZZA RAGAZZO FIDANZATA FIDANZATO MARITO MOGLIE MATRIMONIO COPPIA DIVORZIO SEPARATI SEPARAZIONE AMORE CUORE FIDUCIA UOMO DONNA ABBRACCIO LOVE COUPLE WALLPAPER PHOTO HDGli uomini non cercano la donna perfetta, men che meno quella fisicamente perfetta. Chiarito questo punto, così come le donne sognano spesso il principe azzurro, anche gli uomini sognano segretamente una principessa, ma non troppo rosa: anzi, con carattere e pantaloni. La partner, nella vita di un uomo, più che una decisione costituisce LA decisione: la più importante che possano prendere nel corso della vita. La donna con cui un uomo si trova a condividere il proprio mondo deve essere in grado di tenere testa a ogni situazione e sembra proprio questa la caratteristica più importante ricercata nel gentil sesso: la capacità di essere prima di tutto un’amica forte. Ma quali sono le caratteristiche cercate nella compagna ideale? Non si parla di gambe lunghe o lato b perfetto. Ecco le sei doti più importanti, che non hanno nulla a che vedere con l’aspetto fisico.

Carattere

Non c’è niente di più bello che avere il coraggio di mostrarsi per come si è veramente, difetti inclusi. Allontanarsi dai canoni e avere abbastanza sicurezza da poter fare di testa propria, senza prendersi troppo sul serio. Dai più piccoli gesti quotidiani, come starsene in tuta e mangiare schifezze senza ritegno, struccate e con i capelli in disordine, fino all’agire solo e unicamente secondo le proprie convinzioni. Avere carattere significa fare ciò che si crede senza preoccuparsi troppo di farsi accettare.

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Contatto fisico

Gli uomini sono molto fisici, e ogni singolo momento può diventare grazie al tatto: per natura l’uomo è attratto dai momenti di contatto e quindi una donna capace di mostrare affetto anche solo abbracciando il suo partner sarà una calamita. Basti pensare che le donne prediligono spesso una comunicazione verbale, ad esempio dicendo “Ti amo”, mentre gli uomini lo dimostrano baciando appassionatamente o abbracciando e tirando a sé la propria compagna. Fa sentire apprezzati e desiderati, subito connessi, molto più delle parole.

Intelligenza

Essere in grado di iniziare una conversazione e sostenerla è molto importante, soprattutto se la conversazione va oltre gli interessi singoli di uomo e donna. Cercare un terreno comune per aprire un dialogo è molto più interessante rispetto ai soliti monologhi sulla propria giornata lavorativa, le amiche o gli acquisti. Essere in grado di dare stimoli sempre nuovi è molto apprezzato ed è collegato alla capacità di sostenere conversazioni più importanti, come i piani per il futuro o i problemi da risolvere. Questo fa capire al partner che è possibile fare affidamento sulla propria compagna, che diventa così una spalla, indispensabile nella sua vita.

Sicurezza in sé stessa

La vita non è semplice e ogni giorno è una sfida: avere accanto una “lady di ferro” capace di tenere i nervi saldi e la situazione sotto controllo suscita ammirazione e stima verso la partner. Una donna che si ama e si accetta è in grado di amare e accettare anche ciò che le sta attorno, così come supera i suoi difetti e ne prende coscienza, farà lo stesso con i “difetti” della vita. Una persona che capisce il suo valore e lo difende è una certezza, in grado di infondere sicurezza anche a chi le sta accanto. Una bella dose di autostima fa sentire entrambi meglio ed è incredibilmente sexy: ecco perché sesso e sicurezza sono estremamente collegati tra loro.

Ambizione e umiltà

Posti sullo stesso piano poiché l’una non deve escludere l’altra. Una donna ambiziosa si dimostra in grado di pianificare e organizzare la sua vita, e ciò dà un senso di sicurezza quando si parla di pianificare una vita insieme. Una persona capace di guardare oltre, che pensa al domani e non a ieri e determinata: di fronte a una ragazza così un uomo si sente meno spaventato delle incertezze future. L’umiltà fa capire che si saprà mettere da parte sé stesse nel momento del bisogno, per infondere sicurezza e calma, necessarie per superare i problemi. Essere in grado di farlo è estremamente difficile, ma, una volta superato lo scoglio necessario per fare propri i problemi dell’altro e rendersi disponibili senza riserve è la chiave di una relazione stabile.

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Come comprendere e vincere la paura della paura

MEDICINA ONLINE VOLTO TRISTE DONNA RAGAZZA CAPELLI SGUARDO ESTATE SUMMER MORA PELLE SKIN OCCHI OCCHIAIE TERAPIA TRATTAMENTO EYES TRUCOS DE BELLEZZA VISO DONNA RIMEDI SEXY SEX MEDICINA EChi di noi non conosce la paura? È un’emozione che abbiamo certamente sperimentato nelle sue varie sfaccettature e in relazione a diversi eventi o cose.
Ogni individuo ha il proprio tallone d’Achille, la propria paura. Qualunque essa sia, non è mai troppo tardi per iniziare a cambiare l’atteggiamento che abbiamo nei suoi confronti. La paura è un allarme che scatta di fronte a rischi dai quali fuggire o difendersi, oppure davanti a ciò che ci sembra a prima vista estraneo, sconosciuto. Nella maggior parte dei casi però, è la paura della paura quella che ci condiziona maggiormente, ossia il timore di poter rivivere una minaccia che in passato ha minato la nostra sicurezza, reale o simbolica che sia. Pensiamo per esempio agli attacchi di panico. Esiste un primo episodio che determina tutta una serie di disturbi psicofisici, di intensità più o meno elevata. Tutti gli altri episodi che si susseguono nel tempo, sono semplicemente il timore, e quindi la paura, di rivivere le stesse medesime sensazioni drammatiche e di sperimentare lo stesso malessere che il primo attacco di panico ha provocato. Per l’appunto la paura (della prima) paura. Dal punto di vista psichico, anche la paura si manifesta attraverso una sensazione di allarme, di forte ansia, anche se è soprattutto il corpo che reagisce nella maniera più intensa: tachicardia, respiro corto e spezzato, senso di debolezza, o nei caso estremi, brividi, tremori, scariche di diarrea, fin quasi a raggiungere la perdita dei sensi. Le modificazioni corporee che si attivano hanno lo scopo di predisporre l’organismo a scappare o difendersi attaccando. Questo meccanismo “attacco-fuga” è una reazione innata e istintiva che si attiva di fronte a ciò che consideriamo minaccioso.

Quali paure?
Le paure possono essere infinite, per quanto infiniti possono essere gli oggetti o le situazioni che ci troviamo ad affrontare nella vita di tutti i giorni. La stessa cosa che fa star bene una persona, può allo stesso tempo terrorizzarne un’altra: dal timore di un oggetto, anche di per sé non pericoloso (es. il sangue, i ragni) al timore di una situazione concreta (es. gli spazi chiusi, gli spazi aperti, le malattie, guidare l’automobile). Pensiamo per esempio alla paura del futuro. Si tratta di una paura indefinita e impalpabile. Potremmo spiegarla come la paura della perdita delle certezze, del senso di sicurezza, di vedere la nostra vita e le nostre abitudini, che con tanta fatica abbiamo fondato, sconvolte da un evento che non è possibile prevedere, come un terremoto, e che ci lascia senza più nulla di quello che prima ci dava invece protezione e sicurezza. La paura è perciò un sentimento del tutto soggettivo, che nasce profondamente dentro di noi, dal nostro modo di affrontare la vita e di attribuire significati a ciò che ci circonda. In un certo senso è come se “ce la cantiamo e ce la suoniamo da soli”.

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La paura ha un senso
Se per un momento riuscissimo a liberare il campo dai pregiudizi e osservare la paura da un punto di vista nuovo, si aprirebbe davanti a noi uno scenario denso di significati. Dietro ad una nostra paura, per quanto inoffensiva o incontenibile sia, si nasconde una sua ragione d’essere: la paura svolge una precisa funzione che affonda le sue origini nella storia personale di ognuno di noi, o meglio ancora nel suo inconscio. Allo stesso tempo però, possiamo azzardarci a dire che la paura è una nostra alleata, nel senso che serve a mantenerci stabili, ossia a mantenerci in una situazione d’equilibrio psicofisico che in quel preciso momento è la migliore che possiamo consentirci. La paura è quindi un’amica fidata che ci segnala pericoli e ci protegge da situazioni rischiose.

Vincere la paura della paura
A questo punto sarebbe utile chiederci: ma come si fa a vincere una paura? O meglio a vincere la paura della paura? Vincere una paura non vuol dire cancellarla ignorandola e neppure arrendersi impotenti ad essa. Anche assumere atteggiamenti del tipo “dichiarazione di guerra” non portano a nessun risultato. Piuttosto è certamente vantaggioso disporsi con uno stato d’animo aperto ed incontrare la paura sul suo stesso terreno, avvicinandola e guardandola con meno diffidenza e più interesse e curiosità.

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Comprendere e trasformare la paura
Se desideriamo veramente superare una paura, qualsiasi essa sia, dobbiamo inevitabilmente accoglierla come si farebbe con un ospite fastidioso ma necessario. L’accettazione è il primo passo. Questo vuol dire ammettere intanto di avere una paura, ma anche cercare di comprenderla, che non significa cercare di capirla con la mente, ossia razionalmente. Comprendere vuol dire prenderla dentro di noi, dando alla paura la possibilità di esserci, di esistere. Sento quella paura e le faccio spazio dentro di me, così da consentirle di svolgere la sua funzione, ma allo stesso tempo la conosco per capire meglio chi sono io, perché la paura rivela aspetti di noi di cui spesso non siamo consapevoli. La paura, è vero che ci protegge da esperienze, anche se piacevoli, che minacciano un equilibrio che non siamo ancora pronti a lasciar andare, ma allo stesso tempo erige intorno a noi un muro invisibile: più grande e invasiva è la paura, più alto è il muro e angusto lo spazio interno che comunica con il mondo esterno. Insomma una prigione. Con l’aiuto di un percorso psicoterapeutico è possibile trasformare questa prigione in uno spazio di lavoro alchemico, un luogo protetto nel quale, ognuno con i suoi tempi, può costruire o rinforzare quegli aspetti fragili, vulnerabili di sé, aspetti che non sono ancora pronti a relazionarsi e confrontarsi con il mondo. In questo modo la paura diventa un potenziale strumento di crescita e d’evoluzione per ogni individuo che intende mettersi in gioco e trasformare aspetti disarmonici di sé. Quando vinciamo una paura, significa che ci siamo aperti a una nuova consapevolezza, che abbiamo fatto nostri quegli aspetti di noi stessi e della vita che non accettavamo, anzi che disdegnavamo con tanta energia.

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“Se lo fai ancora, mamma si arrabbia”: il senso di colpa nei bambini

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo ARRABBIARSI MALE SALUTE CUORE INFARTO ICTUS Dieta Chirurgia Estetica Roma Cavitazione Pressoterapia Grasso Massaggio Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Peso Sessuologia Pene HD Filler Rughe BotulinoQuesta frase è la tipica espressione utilizzata dai genitori quando il loro bambino sta facendo qualcosa che loro non condividono. Ma è anche la frase che i genitori solitamente utilizzano quando non hanno altre risorse da mettere in atto per gestire alcune situazioni che riguardano il comportamento dei propri figli. Frasi come questa, e più avanti proveremo ad metterne in evidenza altre, sono le tipiche espressioni che producono e in qualche modo instillano il senso di colpa nei propri figli.

Le origini del senso di colpa

Il meccanismo del senso di colpa funziona più o meno così: qualcuno, per es. un genitore, invia un messaggio, destinato a ricordarti che, facendo o non facendo, dicendo o non dicendo una certa cosa, sei stato cattivo. Tu rispondi a quel messaggio, naturalmente, deprimendoti e il meccanismo del senso di colpa ecco qui che si è attivat0. Il senso di colpa viene così a far parte della tua struttura emotiva. Ma come mai da bambini non si è riusciti a respingere i messaggi di colpa che ci sono stati inviati? Probabilmente perché i messaggi provenivano da chi ci stava particolarmente a cuore, come i nostri genitori e non si poteva deluderli. Se qualcuno ci sta veramente a cuore, lo dimostriamo sentendoci in colpa per le cose orribili che pensiamo  aver commesso. Il senso di colpa viene appreso in tenerissima età e persiste nell’adulto come modalità reattiva infantile. Le frasi che lo producono sono innumerevoli: hanno inciso nel bambino e questi, divenuto adulto, ancora se le porta dentro. Le implicazioni contenute in queste frasi possono quindi ancora ferire l’adulto che per esempio delude il capoufficio o persone nella quali egli ravvisi quasi dei genitori. Perciò sentirsi in colpa non significa soltanto crucciarsi per il passato; significa anche essere immobilizzati nel presente a cagione di un evento passato. Inutilmente infatti si continua a consumare energia nel presente, a sentirsi offesi, irritati, depressi per una cosa già successa.

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Frasi che producono senso di colpa

Vediamo alcune tipiche frasi che miranoad aiutare un figlio o una figlia a scegliere il senso di colpa come prezzo dell’appartenenza a quella famiglia:

  • Io mi sono sacrificato per te!: un genitore con essa ti richiama alla memoria tutte le volte che ha dovuto rinunciare alla propria felicità perché tu avessi una data cosa. E tu allora ti domandi come hai potuto essere tanto egoista dopo che ti era stato ricordato di quanto sei debitore.
  • Quindici ore di parto solo per metterti al mondo!: anche qui, ti senti colpevole per aver inflitto tanto dolore alla persona che conta di più, tua madre.
  • Sono rimasto con tua madre solo per amor tuo!: questa frase mira a farti sentire colpevole del brutto matrimonio di tuo padre.
  • Va bene, noi restiamo soli. Tu divertiti pure, come d’altronde hai sempre fatto. Non darti pensiero per noi…: frasi come queste servono ad ottenere che tu ti faccia vivo più spesso, che telefoni o che vai a trovare i tuoi con più regolarità.
  • Ci hai fatto fare una brutta figura! oppure Che penserà la gente di noi?”: forze esterne vengono chiamate in causa perché tu senta il rimorso di ciò che hai fatto e per impedirti di farlo ancora. Anche espressioni come Se ti bocciano ad un esame ci farai fare una pessima figura! potrebbero renderti quasi insopportabile la vita con te stesso dopo un esame andato male.
  • Mi farai morire! oppure Mi farai venire un infarto: in questo caso la malattia di uno dei genitori è una fabbrica che produce un senso di colpa di primissima qualità. Frasi così accollano la responsabilità  di praticamente tutte le malattie tipiche di chi sta invecchiando. Si ha bisogno di spalle ben salde per portare questo senso di colpa perché, potresti averlo tutta la vita e, se sei particolarmente vulnerabile, potresti addirittura sentirti colpevole della morte di uno dei tuoi genitori.
  • Dovresti vergognarti! Leggere riviste simili! Non dovrebbero nemmeno venirti certi pensieri! oppure Non ti stavi mica masturbando? Lo sai che non si fa, è male!: esempi tipici del senso di colpa instillato dai genitori relativamente al sesso.
  • Ti sei dimenticato di dire grazie! Vuoi proprio che i nostri amici pensino che io non ti ho insegnato nulla? oppure Metterti le dita nel naso davanti all’amico di papà! Mi hai messo in imbarazzo!: senso di colpa legato a comportamenti sociali. È possibile però insegnare ad un bambino a comportarsi in maniera accettabile senza instillargli alcun senso di colpa e spiegandogli invece i motivi per cui un dato comportamento è magari socialmente indesiderabile.

Il senso di colpa può alla lunga determinare alcuni disturbi di carattere psicologico come: indecisione, insicurezza, ipocondria e paure di diverso tipo, bassa stima di sé, enorme bisogno di essere considerati e amati.
Per risolvere i disagi psicologici collegati al senso di colpa è necessario certamente un lavoro su di sé, attraverso una psicoterapia mirata a conoscere i propri conflitti e a imparare a gestirli nel migliore dei modi attraverso lo sviluppo di nuove consapevolezze, nuove risorse e nuove competenze.

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Il semplice gesto che fa aumentare la tua autostima

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma IL GESTO CHE FA AUMENTARE TUA AUTOSTIMA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgVuoi aumentare la tua autostima con un semplice gesto? Uno dei segreti per aumentare la fiducia in se stessi passa dalla postura che si assume: tenere il busto dritto, testa alta e petto in fuori può aumentare la tua autostima. E’ quanto emerge dallo studio della psicologa di Harvard Amy Cuddy, esperta in linguaggio del corpo, pubblicato sull’Independent (lo trovate a questo link). L’indagine rivela come le persone con forte autostima tendano ad assumere pose robuste e fiere. Il segreto per contrastare la mancanza di fiducia in se stessi, specie nelle donne, secondo l’esperta sarebbe quello di assumere la famosa posa da Wonder Woman (la famosa “the Wonder Woman pose che vedete in foto).

Testosterone, cortisolo e fiducia in se stessi
I benefici di questa postura non sono soltanto mentali, ma soprattutto fisici. Testosterone e cortisolo sono due ormoni che regolano le funzioni del corpo (il primo è quello che ci pone nell’ottica di correre dei rischi, mentre il secondo è quello che ci fa tentennare di fronte agli ostacoli della vita): grazie alla postura vincente riusciamo ad innalzare il livello del primo e ad abbassare quello del secondo. La posizione alla Wonder Woman altera il livello di questi ormoni dopo appena due minuti.

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