Si distinguono nei vari campi della ricerca scientifica, dalla fisica alla chimica. Il loro lavoro aiuta a farci guarire dal cancro o a farci comprendere meglio la patogenesi dell’Alzheimer. Sono premi Nobel; sono state le prime al mondo a laurearsi nonostante la donna fosse considerata come immeritevole ed incapace di studi superiori. Vincono selezioni dove meno di uno su mille ce la fa; da astronaute portano la bandiera italiana tra le stelle. Sono tra le prime cinque persone al mondo più influenti; conoscono sette lingue. Scrivono trattati di matematica usati in tutti il mondo; indagano le galassie. Scoprono malattie del sangue e individuano molecole capaci di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali. Dirigono laboratori di ricerca all’avanguardia e progetti presso il CERN.
E lo fanno quasi sempre stando lontane da casa, dalla famiglia, in Svizzera, in Germania, negli Stati Uniti, perché qui in Italia al posto loro ci sarebbe la segnalata-incapace-belloccia di turno.
E primeggiano nel mondo senza aver bisogno di quote rosa, semplicemente perché sono più in gamba dei loro colleghi maschi, contando solo sulle loro capacità, superando ogni pregiudizio di genere.
Perché le donne italiane non sono tutte Nicole Minetti, Sara Tommasi o Raffaella Fico.
Perché non c’è bisogno che sia l’8 marzo per “ricordarsi” delle donne.
-
-
Fabiola Gianotti, laureata in fisica sub-nucleare presso l’Università degli Studi di Milano, dirige dal 1999 l’esperimento ATLAS al Large Hadron Collider (LHC) presso il CERN. La rivista Time l’ha collocata in quinta posizione nella graduatoria di Persona dell’anno 2012, quattro posti dopo il presidente Barack Obama.
-
-
Margherita Hack, laureata in fisica nel 1945 con una tesi di astrofisica sulle Cefeidi, professoressa ordinaria di astronomia all’Università di Trieste, dama di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e della cultura, scienziata italiana famosa in tutto il mondo.
-
-
Adriana Albini, laureata in Chimica a Genova, ricercatrice di fama internazionale, lavora a Milano dove è Responsabile della Ricerca Oncologica al Polo Scientifico e Tecnologico – IRCCS MultiMedica-Milano e Direttore Scientifico di MultiMedica Castellanza (VA).
-
-
Rita Levi Montalcini è stata una neurologa e senatrice a vita italiana, troppo lungo ricordare qui tutto il suo curriculum: basta ricordare che negli anni cinquanta le sue ricerche la portarono alla scoperta e all’identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa o NGF, scoperta per la quale è stata insignita nel 1986 del premio Nobel per la medicina. Fonte di ispirazione per me e per chiunque studi medicina.
-
-
Elena Lucrezia Cornaro Piscopia (Venezia, 5 giugno 1646 – Padova, 26 luglio 1684), è stata la prima donna laureata al mondo. Conoscitrice di varie lingue: il latino, il greco, il francese, l’inglese e lo spagnolo, e l’ebraico. Quando presenta regolare domanda di ammissione alla laurea in teologia, ecco la spiacevole sorpresa. A una donna non era concesso ricevere il titolo di dottore in teologia. Gregorio Barbarigo, vescovo di Padova (fatto santo), blocca le pratiche: la donna è inferiore rispetto all’uomo e non è capace di ragionamenti difficili: nessuna laurea. Inizia così una lunga polemica tra lo Studio di Padova e il cardinale Barbarigo. Nel 1678, a 32 anni, Elena ottiene, finalmente, la sua laurea: gliela concedono, però, in filosofia, non in teologia; inoltre non poté, in quanto donna, esercitare l’insegnamento.
-
-
Maria Gaetana Agnesi, matematica e fisica italiana del 1700, famosa in tutto il mondo grazie alla pubblicazione del volume “Istituzioni Analitiche ad uso della Gioventù Italiana” tradotto in varie lingue, le è stato dedicato un cratere di 42 km su Venere.
-
-
Sandra Savaglio, laureata nel 1991 in Fisica all’Università della Calabria, lavora come astrofisica al Max Planck Institut für extraterrestrische Physik di Monaco, dove dirige un progetto scientifico che indaga le galassie in cui avvengono le esplosioni più energetiche dell’universo, i lampi gamma. Famosa in tutta Europa, la sua foto è stata ritratta nel 2004 sulla copertina dell’edizione europea della rivista Time.
-
-
Ida Bianco Silvestroni, laureata in medicina e chirurgia all’università “La Sapienza” di Roma, scienziata famosa in tutto il mondo per i suoi studi sulla microcitemia. Nel 1944 ha identificato e descritto insieme con Ezio Silvestroni una nuova entità morbosa: la malattia microdrepanocitica. Ha individuato le condizioni genetiche che causano la talassemia intermedia.
-
-
Roberta Benetti, insieme al suo staff di ricerca (composto da Michele Scarola, Stefan Schoeftner e Claudio Schneider), è riuscita ad individuare quelle molecole capaci di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali, aggredendo solo le cellule malate. Dunque potrebbe rappresentare l’alternativa alla chemioterapia e alla radioterapia, in quanto l’organismo si autoproteggerebbe dal cancro con molecole prodotte dall’organismo stesso. Si spera che nei prossimi anni questa nuova cura possa definitivamente eliminare le chemio e le radioterapie.
-
-
Elena Cattaneo, dopo la laurea in farmacia e il dottorato in biotecnologie a Milano, si trasferisce per alcuni anni a Boston, dove si specializza presso il prestigioso Massachusetts Institute of Technology. Risultano a suo nome oltre 260 pubblicazioni scientifiche su riviste specializzate.
-
-
Samantha Cristoforetti (Milano, 26 aprile 1977) è un’aviatrice e astronauta italiana. Laureata in ingegneria all’Università Tecnica di Monaco di Baviera, laureata in Scienze Aeronautiche, Sciabola d’Onore per meriti accademici; in qualità di pilota militare si è specializzata presso la scuola di volo per piloti militari ENJJPT (Euro-Nato Joint Jet Pilot Training) di Wichita Falls, in Texas. Ha accumulato più di 500 ore di volo su aerei da addestramento e combattimento. Nel maggio 2009 è stata selezionata come astronauta dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA), prima donna italiana e terza europea in assoluto dopo la britannica Helen Sharman (in missione nel 1991) e la francese Claudie André-Deshays (2001). Alla selezione, che prevedeva la scelta di sei astronauti, avevano partecipato più di 8500 aspiranti. Il 30 novembre 2014 raggiungerà a bordo di una Sojuz la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per una missione della durata di 6-7 mesi e sarà la prima donna astronauta italiana a volare nello spazio. Grazie Samantha, porta l’Italia tra le stelle!
-
-
Claudia Capparelli, 31 anni, laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche, dottorato di ricerca in «Biochimica cellulare e attività dei farmaci in oncologia». Ricercatrice presso il laboratorio del professor Andrew Aplin, del Kimmel Cancer Center, della Jefferson University di Philadelphia negli Stati Uniti. E’ stata premiata dalla Outrun The Sun Foundation per la sua ricerca sul melanoma, la forma più aggressiva di tumore della pelle.
Leggi anche:
Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!
Condividi questo articolo: