Il semplice gesto che fa aumentare la tua autostima

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma IL GESTO CHE FA AUMENTARE TUA AUTOSTIMA Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata  Macchie Capillari Ano Pene.jpgVuoi aumentare la tua autostima con un semplice gesto? Uno dei segreti per aumentare la fiducia in se stessi passa dalla postura che si assume: tenere il busto dritto, testa alta e petto in fuori può aumentare la tua autostima. E’ quanto emerge dallo studio della psicologa di Harvard Amy Cuddy, esperta in linguaggio del corpo, pubblicato sull’Independent (lo trovate a questo link). L’indagine rivela come le persone con forte autostima tendano ad assumere pose robuste e fiere. Il segreto per contrastare la mancanza di fiducia in se stessi, specie nelle donne, secondo l’esperta sarebbe quello di assumere la famosa posa da Wonder Woman (la famosa “the Wonder Woman pose che vedete in foto).

Testosterone, cortisolo e fiducia in se stessi
I benefici di questa postura non sono soltanto mentali, ma soprattutto fisici. Testosterone e cortisolo sono due ormoni che regolano le funzioni del corpo (il primo è quello che ci pone nell’ottica di correre dei rischi, mentre il secondo è quello che ci fa tentennare di fronte agli ostacoli della vita): grazie alla postura vincente riusciamo ad innalzare il livello del primo e ad abbassare quello del secondo. La posizione alla Wonder Woman altera il livello di questi ormoni dopo appena due minuti.

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Donne italiane di cui andare orgogliosi

Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo DONNE ITALIANE ANDARE ORGOGLIOSI Scienza Scienziate Fisica Nobel Chimica Ricerca Medicina Estetica Roma Cavitazione Linfodrenante Dietologo Cellulite Calorie Pancia Sessuologia Pene Laser Filler RugheSi distinguono nei vari campi della ricerca scientifica, dalla fisica alla chimica. Il loro lavoro aiuta a farci guarire dal cancro o a farci comprendere meglio la patogenesi dell’Alzheimer. Sono premi Nobel; sono state le prime al mondo a laurearsi nonostante la donna fosse considerata come immeritevole ed incapace di studi superiori. Vincono selezioni dove meno di uno su mille ce la fa; da astronaute portano la bandiera italiana tra le stelle. Sono tra le prime cinque persone al mondo più influenti; conoscono sette lingue. Scrivono trattati di matematica usati in tutti il mondo; indagano le galassie. Scoprono malattie del sangue e individuano molecole capaci di bloccare la proliferazione delle cellule tumorali. Dirigono laboratori di ricerca all’avanguardia e progetti presso il CERN.

E lo fanno quasi sempre stando lontane da casa, dalla famiglia, in Svizzera, in Germania, negli Stati Uniti, perché qui in Italia al posto loro ci sarebbe la segnalata-incapace-belloccia di turno.

E primeggiano nel mondo senza aver bisogno di quote rosa, semplicemente perché sono più in gamba dei loro colleghi maschi, contando solo sulle loro capacità, superando ogni pregiudizio di genere.

Perché le donne italiane non sono tutte Nicole Minetti, Sara Tommasi o Raffaella Fico.

Perché non c’è bisogno che sia l’8 marzo per “ricordarsi” delle donne.

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