Ci sono alcune tappe base di sviluppo del linguaggio bimbi, che sono le seguenti:
- a 6 mesi di età , il bambino sa ripetere suoni come “la, la”, “ba , ba” o ” da, da ” (tale emissione di suoni prende il nome onomatopeico di “lallazione”;
- entro i 12 mesi (primo anno di età) il bambino sa dire alcune parole semplici;
- all’età di 18 mesi (un anno e mezzo di vita) il bambino sa pronunciare numerose parole;
- entro i 2 anni il bambino inizia a mettere insieme le parole in modo da esprimere un senso compiuto, spesso legato all’alimentazione, ad esempio ” basta pappa”, “acqua mamma”, “ancora latte”;
- entro i 3 anni , il bambino sa parlare usando 2-3 frasi alla volta.
Tali limiti temporali sono però assolutamente variabili: ogni bambino ha tempi diversi che non necessariamente indicano una patologia.
Come fanno i bambini ad imparare a parlare?
I bambini imparano a parlare guardando, ascoltando e rispondendo alle persone che li circondano.Sono attorniati da mille stimoli e assorbono informazioni in ogni istante. Nei primi mesi, il bambino ascolta la voce della mamma e del papà o comunque delle persone che vivono attorno a lui quotidianamente, e cerca di ripetere gli stessi suoni che emettono gli adulti. Quando voi gli rispondete e cercate di “conversare” con lui, il bambino di conseguenza si sentirà ulteriormente incoraggiato e stimolato a continuare nei suoi esperimenti comunicativi. E così mano a mano che cresce imparerà nuovi suoni, nuove sillabe e parole.
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Quando un bambino non parla: cosa può impedire a mio figlio di imparare a parlare?
Ci sono diverse situazioni che possono causare un ritardo nel parlare. Ad esempio:
- problemi di udito;
- problemi con il movimento della lingua;
- problemi al palato o alle corde vocali;
- problemi relativi alla zona cerebrale deputata al linguaggio.
Il modo migliore per aiutare il bambino che presenta un ritardo nel linguaggio è quello capire precocemente quale potrebbe essere l’eventuale problema ed affrontarlo. Con la maggioranza delle patologie, un trattamento precoce determina buone probabilità che la capacità linguistica del vostro bambino possa migliorare e/o risolversi.
Cosa fare se mio figlio non sta parlando nei tempi previsti?
I tempi di apprendimento del linguaggio sono estremamente variabili, tuttavia, se pensate che il vostro bambino abbia qualche problema di linguaggio parlatene con il pediatra di fiducia, che eventualmente potrà inviarvi da uno specialista per una consulenza.
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Come posso aiutare il mio bambino ad imparare a parlare?
Innanzitutto parlate con lui, fin da quando è nel pancione. Dalla nascita continuate a farlo, parlategli, raccontategli storie, cantate con lui delle canzoni. Tutto questo aiuterà il vostro bimbo ad imparare ad emettere suoni e a comunicare. Rispondete con parole ai suoni del vostro bambino. Se per esempio il bambino vi indica una banana e dice “ee – ee” voi rispondetegli con un “Vuoi mangiare la banana?”. In questo modo inzierà ad associare il nome e il suono corretto alle cose. Altri consigli sono:
- Insieme alla voce usate anche segnali con la mano e gesti per aiutarlo a capire cosa state dicendo.
- Parlate con il vostro bambino per tutta la giornata. Mentre siete in passeggiata ad esempio o mentre fate la spesa con lui: date sempre uno nome alle cose e descrivete quello che state facendo.
- Rispondete sempre alle domande del vostro bambino perché per lui ricevere delle risposte è importantissimo.
- Non fate l’errore di parlare con il linguaggio dei bambini (il cosiddetto “bimbese“), ma usate sempre e solo parole reali.
- Leggetegli delle fiabe, ogni giorno a partire dai 6 mesi di età, ma anche da prima se volete.
- Ascoltare i grandi che leggono ad alta voce, aiuta il bambino ad imparare i suoni. La lettura può anche aiutare a capire la lingua e imparare nuove parole.
- Scegliete libri con grandi immagini con colori vivaci e con storie semplici. vanno benissimo anche testi che contengono numeri, le lettere dell’alfabeto, forme e rime.
- Per coinvolgere di più il vostro bambino indicate le immagini e date il nome alle cose raffigurate, e poi chiedete al bambino di indicare gli oggetti rappresentati nella pagina. Mano a mano che cresce potete fargli domande sulla storia. Questa interazione stimola il bambino all’apprendimento. Non dimenticate mai di incoraggiarlo e di trasmettergli fiducia in quello che fa o impara a fare.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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