Cosa significa “svezzamento”?
Un bimbo prende il nome di “lattante” nel periodo variabile che inizia col 29° giorno dopo il parto e termina con lo “svezzamento“. Lo svezzamento (anche chiamato “divezzamento” o ancora “alimentazione complementare”) è il processo di sostituzione dell’alimentazione esclusiva a base di latte (allattamento naturale o artificiale) tipica delle prime fasi di vita, con quella caratterizzata dall’assunzione di altri liquidi e solidi. Lo svezzamento inizia in un tempo variabile che oscilla tra i 6 e gli 11 mesi di vita, sia in caso di bimbo allattato al seno che di bimbo allattato con latte artificiale. Se il bimbo è stato allattato al seno, il momento dello svezzamento rappresenta anche psicologicamente la fine del rapporto simbiotico tra mamma e neonato (tipico dei primi mesi di vita del bambino) ed è fondamentale lo sviluppo del rapporto madre/figlio e dell’identità stessa del bambino.
Quando iniziare lo svezzamento nei lattanti?
Non bisogna avere fretta di proporre nuovi alimentati, soprattutto ai bambini allattati al seno, che possono iniziare tranquillamente a variare la loro ‘dieta’ intorno a 6 mesi. Lasciatevi guidare dal bimbo nel decidere qual è il momento più adatto ad iniziare: saranno pronti quando sembreranno ancora affamati dopo un pasto di latte o quando la vista o l’odore di cibi diversi dal latte sembreranno scatenare il loro entusiasmo. Non forzate mai il bambino a mangiare controvoglia e non aspettatevi che le prime pappe vengano consumate interamente. Le prime volte il bimbo mangerà (e sputerà ovunque) pochissimi cucchiaini sia perché deve apprendere sapori nuovi, sia perché deve apprendere un nuovo metodo per alimentarsi passando dal succhiare al cucchiaio.
Come capire quando il lattante è pronto per lo svezzamento?
In genere sono 3 gli elementi da prendere in considerazione (oltre all’età del neonato) che ci possono far capire che il bambino è pronto ad affrontare la fase dello svezzamento:
- è in grado di stare seduto da solo;
- mostra interesse verso il cibo;
- ha raddoppiato il peso dalla nascita.
Leggi anche:
- Differenza tra feci del neonato allattato al seno o con latte artificiale
- Morte in culla: cause, sintomi, incidenza, come evitarla
- Sindrome del bambino scosso: i gravissimi danni della violenza sul neonato
- Come e quando iniziare a lavare i denti ai bambini?
Come iniziare lo svezzamento? Quali cibi scegliere e quali evitare?
Il brodo vegetale si prepara con verdure fresche di stagione o se preferite con verdure di coltivazioni biologiche: patate, carote, fagiolini, piselli, spinaci, sedano, carciofi, coste, bietole, zucchine, zucca e tutte le varietà di insalate.
Inizialmente potrete utilizzare solo alcuni tipi, generalmente patata, carota e zucchina, poi progressivamente aggiungere una verdura nuova tutte le settimane. Così facendo si abitua pian piano il bambino a nuovi sapori e si valuta se le novità sono ben tollerate (reazioni allergiche, variazioni nelle scariche intestinali, ecc.). Evitate cavoli, cavolfiori, verze, cipolle che hanno sapori e odori forti, e il pomodoro, uno degli alimenti più allergizzanti. Queste verdure vanno lavate e bollite per un’ora circa in ln litro di acqua non salata. Il brodo così preparato può essere conservato in frigorifero, ben tappato, per 1-2 giorni. Per le prime pappe si utilizza solo il brodo filtrato, scartando le verdure bollite. Nelle settimane successive le verdure utilizzate si passano (o si frullano) e se ne aggiungono 1-2 cucchiai al brodo. Non aggiungere sale, né dado.
Come preparare la prima pappa?
Ovviamente la pappa non è fatta solo di brodo, ecco come la preparerete:
- 150 – 180 grammi di BRODO VEGETALE preparato come descritto sopra:
- 3-4 cucchiai da cucina rasi di CREMA di RISO o MAIS-TAPIOCA o SOIA o MULTICEREALI o SEMOLINO;
- 1 cucchiaino da caffè di PARMIGIANO ben stagionato;
- 1 cucchiaino da caffè di OLIO D’OLIVA extra-vergine.
In caso di stitichezza e popò molto dura, non utilizzare la crema di riso e aumentare la quantità di zucchina; in caso di diarrea, utilizzare la crema di riso e aumentare la quantità di patata e carota. Dopo la prima settimana di solo brodo con cereali e una seconda di brodo + cereali + qualche cucchiaio di verdure lesse passate si può aggiungere 5 grammi (1/2 vasetto) di LIOFILIZZATO di CARNE BIANCA (agnello, coniglio, tacchino, pollo) o mezzo vasetto di omogeneizzato a discrezione del vostro pediatra
Una volta introdotta la pappa ecco come potete organizzare lo schema dei pastidel vostro bambino fino al sesto mese:
- 4-5 pasti nella giornata dei quali 3-4 pasti di latte (materno o di proseguimento);
- 1 pasto (di solito al mezzogiorno, ma senza che ciò costituisca un obbligo) con pappa.
Leggi anche:
- Quando il bambino inizia a gattonare? Cosa deve fare il genitore?
- Quando il bambino inizia a camminare e quando camminerà bene?
- Bambino di 14 mesi non cammina ancora: cosa fare? I consigli delle mamme
- Quando il bambino inizia a mangiare da solo autonomamente?
- Quando il bambino inizia dire le prime parole? Come aiutarlo a parlare?
Schema temporale dello svezzamento
Quando introdurre gli alimenti più comuni:
Frutta:
- Mela, pera, banana e prugna: da 4 mesi;
- Limone: qualche goccia nella frutta dai 4 mesi;
- Albicocche e pesche: dai 6 mesi;
- Arance e mandarini: spremuti dall’8° mese;
- Kiwi, fragola, uva, cachi, fichi, anguria, melone, castagne, noci, mandorle: dopo i 12 mesi.
Verdura:
- Patata, carota, zucchina e zucca: dai 5 mesi;
- Sedano, porro, cipolla, insalata, finocchi, cavolfiori e spinaci: dai 6 mesi;
- Pomodoro: senza buccia, dai 10 mesi;
- Melanzane e carciofi: dopo i 12 mesi.
Cereali:
- Riso: in crema dai 5 mesi, in chicchi dagli 8 mesi;
- Mais e tapioca: in crema dai 5 mesi;
- Semolino: dai 6 mesi;
- Crema multicereali: dai 6 mesi;
- Pastina minuscola, tipo sabbiolina: dai 7 mesi;
- Pastina piccola, tipo forellini micron: dagli 8 mesi;
- Pastina media, tipo anellini, stelline o puntine: dai 10 mesi;
- Orzo e Farro: dai 12 mesi.
Carne:
- Coniglio, tacchino, pollo, vitello e manzo: liofilizzato dai 5 mesi, omogenizzato dai 6 mesi, lessato o cotto al vapore dai 9 mesi;
- Prosciutto cotto senza polifosfati: dagli 8 mesi;
- Maiale: dopo i 12 mesi.
Formaggi:
- Parmigiano: dai 5 mesi;
- Formaggio ipolipidico: dai 6 mesi;
- Ricotta fresca: dai 7 mesi;
- Bel paese, Caciotta, Fontina dolce, Caprino fresco e Crescenza: dagli 8 mesi.
Pesce:
- Merluzzo, trota, sogliola, platessa, nasello e palombo: dagli 8 mesi;
- Pesce spada e salmone: dai 9 mesi.
Altri alimenti:
- Olio extra vergine di oliva: dai 5 mesi nella pappa;
- Brodo vegetale: dai 5 mesi;
- Yogurt intero: dai 7 mesi;
- Brodo di carne: dagli 8 mesi;
- Legumi: dagli 8 mesi;
- Uovo: tuorlo sciolto nella pappa, dai 9 mesi; uovo intero dopo i 12 mesi;
- Miele: dopo i 12 mesi.
Leggi anche:
- Differenza tra latte in polvere e liquido per neonati: quale scegliere?
- Gli 8 trucchi per aumentare la produzione di latte materno
- Cibi e farmaci che aumentano la produzione di latte materno
- Differenze latte 1 (di inizio) e 2 (di proseguimento): quando cambiare?
- Differenze tra latte materno e latte artificiale
- Allattamento materno, artificiale e misto: quale latte per il bambino?
Svezzamento al 4 mese
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) consiglia l’allattamento esclusivo per i primi 6 mesi del neonato, ma ci sono ancora pediatri che fanno iniziare prima dei sei mesi lo svezzamento o motivi che possono spingere una mamma (o il medico) ad anticipare l’introduzione di nuovi cibi. In ogni caso parlatene sempre col pediatra, che vi saprà consigliare il modo giusto per dare inizio allo svezzamento. Molti pediatri dopo il compimento del quarto mese consigliano di iniziare ad introdurre la frutta, magari per uno spuntino a metà mattina o metà pomeriggio. In genere si comincia con la pera, che è uno dei frutti più digeribili e più adatti al delicato stomaco del neonato.
Svezzamento a 5 mesi
Se avete già iniziato lo svezzamento (anche solo con la frutta) nel quarto mese, potrete continuare così anche nel quindi mese del bebè o iniziare ad introdurre nuovi alimenti. Alcuni anticipano l’inizio dello svezzamento vero e proprio al compimento del quinto mese. C’è chi inizia con le pappe di latte e chi subito con il brodo vegetale. Dallo schema precedente potete vedere che sono molti gli alimenti che si possono introdurre dal quinto mese. Se non potete continuare l’allattamento esclusivo fino al sesto mese (che, ricordate, è sempre la scelta più consigliata), decidete insieme al pediatra una tabella da seguire per iniziare lo svezzamento, sempre cercando di rispettare le esigenze del bambino. Se invece state continuando ad allattare regolarmente, potrete continuare a farlo in maniera esclusiva fino al compimento del sesto mese.
Svezzamento a 6 mesi
I 6 mesi rappresentano uno spartiacque nell’alimentazione del bambino. Fino a questo momento i neonati hanno seguito una alimentazione a base di latte, mentre dopo il compimento dei 6 mesi si possono iniziare ad introdurre gli altri cibi. E’ per tutti arrivato il momento di far assaggiare al bambino nuovi alimenti, fargli scoprire nuovi sapori e nuove consistenze. Cercate anche di far toccare al bambino i nuovi cibi, in modo che possa imparare a conoscerli con tutti i sensi. Non c’è un solo metodo per svezzare i bambini, ma ce ne sono diversi (dallo svezzamento classico all’autosvezzamento). Parlatene col pediatra e decidete quale metodo volete seguire.
Svezzamento naturale (autosvezzamento)
Oltre al classico svezzamento, durante il quale i nuovi alimenti vengono introdotti un po’ alla volta, ultimamente si sta diffondendo anche un altro metodo per svezzare i neonati. Un metodo considerato sotto vari punti di vista più naturale: l’autosvezzamento. In che consiste questo metodo? In pratica invece di introdurre gli alimenti poco alla volta, il bambino inizia da subito a mangiare tutto. Il piccolo siede a tavola (sul seggiolone) con i genitori e comincia ad assaggiare quello che mangiano i genitori. Ovviamente, se si sceglie l’autosvezzamento, è fondamentale che i genitori seguano una dieta sana ed equilibrata. Meglio evitare il sale (o comunque usarlo molto poco) e i cibi piccanti. In linea di massima, però, il bambino può assaggiare tutto quello che desidera e mangiare da subito insieme a mamma e papà.
Leggi anche:
- Differenze tra bambini nati con cesareo e quelli con parto naturale
- Perché un neonato piange sempre? 8 sistemi per calmarlo
- Differenza tra neonato, lattante, bambino ed infante
- Quando il bambino inizia a sentire e vedere nella pancia della madre?
- Movimenti fetali: quando il bambino inizia a scalciare nella pancia della madre?
- Quanto devono crescere di peso ed altezza un neonato ed un bambino?
- A che età i bambini imparano a leggere?
- A che età i bambini imparano a scrivere?
- Deficit di attenzione: quando un bambino è iperattivo, che fare?
- Depressione post parto: come riconoscere i primi sintomi e superarla
- Perché mi capita di piangere senza motivo? Come affrontare il problema?
- Dopo il parto: come recuperare l’intimità di coppia?
- Dopo il parto: quando ricominciare a prendere la pillola anticoncezionale?
- Parto cesareo: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Le 12 cose che ogni genitore fa di nascosto dai propri figli
- Le cose che non devi MAI dire ad una donna incinta, soprattutto se sei una donna
- Le cose che non devi MAI dire ad una donna che ha appena partorito, soprattutto se sei una donna
- Münchhausen per procura: perché questa mamma tortura il proprio bambino?
- Qual è il mese migliore per partorire per te e per il bambino?
- Minor rischio di depressione post partum con nascite in inverno e primavera
- Differenza tra embrione e feto
- In quale settimana di parto un neonato viene detto prematuro?
- Parto prematuro: cause, fattori di rischio, prevenzione e psicologia dei genitori
- Incubatrice neonatale: funzionamento, prezzo, per quali neonati si usa?
- Differenza tra culla termica ed incubatrice neonatale
- Travaglio: significato, sintomi e come capire se il parto è vicino
- Rottura delle acque: sintomi, colore, come riconoscerla, che fare?
- Percentuale di sopravvivenza del neonato prematuro: peso e prognosi
- Parto pretermine: conseguenze sul neonato prematuro
- Indice di Apgar 6-7-8-9-10: tabella e conseguenze se basso
- Differenza tra liquido della rottura delle acque, urina e perdite
- Il “Riflesso di Moro”: un tenero abbraccio dal neonato alla madre
- Riflesso di Moro: VIDEO
- Vostro figlio soffre di autismo? I primi segnali per capirlo e come comportarsi con lui
- Gravidanza: cosa prova il bambino durante il parto?
- Travaglio, secondamento e le altre fasi del parto naturale
- Gravidanza: cosa percepisce il bambino durante un rapporto sessuale?
- Masturbarsi in gravidanza fa male al bambino?
- Fare sesso in gravidanza fa male bambino?
- Rapporti sessuali in gravidanza: la guida trimestre dopo trimestre
- Differenza tra parto cesareo e naturale: vantaggi e svantaggi
- Differenza tra parto cesareo e naturale: vantaggi e svantaggi
- Salmonella in gravidanza: trasmissione, rischi, consigli per evitarla
- Perché viene la diarrea in gravidanza? Fa male al bambino? Cure e rimedi
- Differenza tra parto eutocico e spontaneo
- Differenza tra parto eutocico (fisiologico) e distocico
- Differenza tra parto a termine, pretermine, abortivo e post-termine
- Macrosomia, distocico, episiotomia, indice di Bishop… Il vocabolario del parto
- Differenza tra presentazione cefalica, podalica e trasversale nel parto
- Dolori del parto: epidurale, controllo autonomo e medico
- Differenza tra parto naturale, indotto e pilotato
- Posso rimanere incinta a 50 anni?
- Differenza tra placenta anteriore, posteriore e laterale: cosa cambia
- Secondamento: come e perché avviene l’espulsione della placenta
- Le aderenze patologiche della placenta in gravidanza
- Differenza placenta bassa e previa: rischi e cosa evitare
- Differenza tra placenta, sacco amniotico e liquido amniotico
- Sindrome di Asperger in bambini ed adulti: primi sintomi, terapie
- Persone famose insospettabili con la Sindrome di Asperger
- Sindrome di Down: cause, sintomi in gravidanza e nei neonati
- Le malattie genetiche più diffuse al mondo
- Depressione post parto: come riconoscere i primi sintomi e superarla
- Anestesia epidurale e parto: vantaggi, procedura e rischi
- Taping NeuroMuscolare in un bimbo nato prematuro di 32 settimane
- Parto naturale: dopo quanto si possono avere rapporti sessuali?
- Spina bifida e difetti di chiusura del tubo neurale nel feto: trasmissione, prevenzione, diagnosi e cura
- Sacco amniotico e liquido amniotico: cosa sono ed a che servono durante la gravidanza?
Lo staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!