Bambino di 14 mesi non cammina ancora: cosa fare? I consigli delle mamme

MEDICINA ONLINE VAGINA DONNA BACIO SESSULITA GRAVIDANZA INCINTA PARTO NATURALE CESAREO SESSO COPPIA AMORE TRISTE GAY OMOSESSUAANSIA DA PRESTAZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE FRIGIDA PAURA FOBIA TRADIMENTO RAPPORTO AMIQuasi tutti i genitori, specie se alle prese con il primo figlio, sono preoccupatissimi di vedere il proprio bambino gattonare ancora superati i 12 mesi di vita. In realtà è assolutamente normale che ogni bambino, maschio o femmina, impari a camminare con tempi estremamente variabili ed è molto probabile – se anche i genitori da piccoli hanno iniziato a camminare “tardi” – che muova i primi passi anche oltre l’anno di vita. In ogni caso un “limite” temporale, oltre il caso è effettivamente importante interessarsi al problema, è 18 mesi: non camminare superato l’anno e mezza di vita necessita di attenzione da parte del pediatra. Se a 14 mesi il bimbo non è ancora capace di muovere i passi, non ci si deve quindi preoccupare, bensì ci si può ingegnare per trovare dei sistemi che possano aiutarlo.

Cosa devono fare i genitori: creare gli spazi adatti

Per agevolare il bimbo è importante creare degli spazi in cui il bambino possa fare “i primi esperimenti” di passeggiata, lasciandogli un ambiente spazioso e senza oggetti pericolosi su cui inciampare. Bisogna eliminare dalla sua altezza tutti gli oggetti fragili o pericolosi, via i soprammobili dai ripiani più bassi, coprire gli spigoli con paraspigoli, le prese elettriche con copripresa, chiudere i detersivi negli armadietti, togliere i tappeti che potrebbero farlo inciampare: ormai tutti gli spazi di casa devono essere letteralmente tutti su misura per lui. Attenzione infine ai lembi delle tovaglie, che potrebbe facilmente trascinarsi giù nel tentativo di trovare un appiglio, gettandosi addosso pericolosissimi piatti, bicchieri e posate.

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Cosa devono fare i genitori: assecondarlo e complimentarsi

Per i genitori è importante assecondarlo: il bambino fa ciò che si sente di fare e non va forzato. Per questo motivo non deve essere il genitore a metterlo in piedi, per poi cercare di lasciarlo da solo: il bambino deve raggiungere autonomamente la stazione eretta, perché solo allora vuol dire che si sente fisicamente e psicologicamente pronto per stare in piedi e muovere i suoi primi passi. Una volta che è in piedi, possiamo allungargli un dito a cui lui si aggrapperà con la manina, se vorrà farlo. Ai genitori rimane l’importantissimo compito di incoraggiarlo e complimentarsi con lui per i traguardi raggiunti: il bimbo avrà un incentivo a continuare a sperimentare i movimenti delle gambe ed esercitarsi.

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I consigli delle mamme

Di seguito vi riportiamo dei consigli di alcune mamme trovati in rete, consigli che troviamo effettivamente validi e condivisibili:

1. Ogni bimbo ha i suoi tempi

La mia a 10 mesi ha cominciato ad arrampicarsi alle sedie, al passeggino, alle mie gambe e solo dopo qualche settimana si è ‘mollata’. Io la lasciavo fare, ma soprattutto lasciavo che facesse da sola, perché se le dai la manina si abitua e si sente insicura: ogni progresso deve raggiungerlo con le sue forze. Il secondo invece ha camminato a 15 mesi, a dimostrazione che ogni bimbo ha i suoi tempi. (Elisabetta).

2. Quando si solleva da solo sulle sue gambe, vuol dire che è pronto

Non devi essere tu a metterla in piedi per poi tentare di lasciarla sola, ma deve essere lei a sollevarsi sulle sue gambe, perché solo allora vuol dire che è pronta. La pediatra mi ha anche raccomandato di non tenerla per mano, perché si rischiano strattonamenti che possono esser dannosi: basterà un solo dito per darle quel minimo di sicurezza che le occorre. (Carla).

3. Meglio non preoccuparsi e non aver fretta, ma sorridere al bimbo e incoraggiarlo quando prova a camminare

Per mia figlia è stato di grande aiuto il box. La mettevo scalza, lei un po’ per volta cercava di raggiungere le maniglie ed era una meraviglia vedere come si sforzava per sollevarsi. Naturalmente io ero lì a sorriderle ed incoraggiarla! Comunque non aver fretta e non preoccuparti: quando inizierà a camminare rimpiangerai questi tempi perché non riuscirai nemmeno a lavarti il viso! (Angela)

4. Un metodo divertente ed efficace per invitare il bimbo a camminare

Prova questo metodo: la fai appoggiare con le manine al letto o al divano e ti metti poco distante da lei, magari con un giochino che le piace, e la inviti a raggiungerti. All’inizio devi starle quasi attaccata, poi un po’ per volta ti allontani in modo che debba muovere qualche passetto in più. Con mio figlio ha funzionato! (Barbara).

5. Meglio riorganizzare gli spazi di casa per essere più sicuri

Un consiglio: prima ancora che si metta ‘in marcia’, riorganizza gli spazi in casa: io ho eliminato tutti i soprammobili fragili o pericolosi posti alla sua altezza, ho messo i copripresa alle prese elettriche ed ho coperto gli spigoli dei tavoli con i paraspigoli. E uso tovaglie corte, perché potrebbe usarle come appiglio e trascinarsi giù piatti e bicchieri!!! (Antonella).

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