Sviluppo del linguaggio nel bambino: le tappe dal pianto alla lallazione e alle parole

MEDICINA ONLINE BAMBINI BIMBI SCUOLA PRIMARIA ELEMENTARE ETA PICCOLI EDUCAZIONE INSEGNANTE DISTURBI SPECIFICI LINGUAGGIO APPRENDIMENTO DSA INTELLIGENZA DISLESSIA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA ATTENZIONE DISCALCULIA SCRIVERE ERRORPrime forme di linguaggio

Lo sviluppo fonologico nei bambini, ovvero l’acquisizione dei suoni della propria lingua, avviene in due fasi: il periodo prelinguistico e Continua a leggere

A che età i bambini imparano a leggere?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LEGGERE MALE FIGLIO SVILUPPO CERVELLO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneGià intorno ai 4-5 anni, alcuni bambini sembrano molto attratti dalle ‘letterine’ dell’alfabeto, le guardano con interesse (nei libri, per strada, sui cartelli, ovunque) e cercano di scrivere qualcosa. Tale interesse del bimbo rientra nel suo più ampio percorso di esplorazione e scoperta del mondo intorno a lui. Non a caso, nei primi 7 anni di vita, il bimbo impara soprattutto per ‘imitazione ed esempio’. La crescita, però, non è un insieme di tappe identiche per ogni bambino: questo è un punto fondamentale su cui tutti gli esperti sono concordi. Quindi, è normale che ci sia chi mostri la voglia di leggere e scrivere molto prima del debutto alla primaria e chi no. Un bimbo solitamente inizia ad imparare a leggere in modo fluente mediamente ad una età di circa 6/7 anni.

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Quando il bambino inizia dire le prime parole? Come aiutarlo a parlare?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma SINDROME DI ASPERGER BAMBINI ADULTI SINTOMI CURE Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie CapillariCi sono alcune tappe base di sviluppo del linguaggio bimbi, che sono le seguenti:

  • a 6 mesi di età , il bambino sa ripetere suoni come  “la, la”, “ba , ba” o ” da, da ” (tale emissione di suoni prende il nome onomatopeico di “lallazione”;
  • entro i 12 mesi (primo anno di età) il bambino sa dire alcune parole semplici;
  • all’età di 18 mesi (un anno e mezzo di vita) il bambino sa pronunciare numerose parole;
  • entro i 2 anni il bambino inizia a mettere insieme le parole in modo da esprimere un senso compiuto, spesso legato all’alimentazione, ad esempio ” basta pappa”, “acqua mamma”, “ancora latte”;
  • entro  i 3 anni , il bambino sa parlare usando 2-3 frasi alla volta.

Tali limiti temporali sono però assolutamente variabili: ogni bambino ha tempi diversi che non necessariamente indicano una patologia.

Come fanno i bambini ad imparare a parlare?

I bambini imparano a parlare guardando, ascoltando e rispondendo alle persone che li circondano.Sono attorniati da mille stimoli e assorbono informazioni in ogni istante. Nei primi mesi, il bambino ascolta la  voce della mamma e del papà o comunque delle persone che vivono attorno a lui quotidianamente, e cerca di ripetere gli stessi suoni che emettono gli adulti. Quando voi gli rispondete  e cercate di “conversare” con lui, il bambino  di conseguenza si sentirà ulteriormente incoraggiato e stimolato a continuare nei suoi esperimenti comunicativi. E così mano a mano che cresce imparerà nuovi suoni, nuove sillabe e parole.

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Quando un bambino non parla: cosa può impedire a mio figlio di imparare a parlare?

Ci sono diverse situazioni che possono causare un ritardo nel parlare. Ad esempio:

  • problemi di udito;
  • problemi con il movimento della lingua;
  • problemi al palato o alle corde vocali;
  • problemi relativi alla zona cerebrale deputata al linguaggio.

Il modo migliore per aiutare il bambino che presenta un ritardo nel linguaggio è quello capire precocemente quale potrebbe essere l’eventuale problema ed affrontarlo. Con la maggioranza delle patologie, un trattamento precoce determina buone probabilità che la capacità linguistica del vostro bambino possa migliorare e/o risolversi.

Cosa fare se mio figlio non sta parlando nei tempi previsti?

I tempi di apprendimento del linguaggio sono estremamente variabili, tuttavia, se pensate che il vostro bambino abbia qualche problema di linguaggio parlatene con il pediatra di fiducia, che eventualmente potrà inviarvi da uno specialista per una consulenza.

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Come posso aiutare il mio bambino ad imparare a parlare?

Innanzitutto parlate con lui, fin da quando è nel pancione. Dalla nascita continuate a farlo, parlategli, raccontategli storie, cantate con lui delle canzoni. Tutto questo aiuterà il vostro bimbo ad imparare ad emettere suoni e a comunicare. Rispondete con parole ai suoni del vostro bambino. Se per esempio il bambino vi indica una banana e dice  “ee – ee” voi rispondetegli con un  “Vuoi mangiare la banana?”. In questo modo inzierà ad associare il nome e il suono corretto alle cose. Altri consigli sono:

  • Insieme alla voce usate anche segnali con la mano e gesti per aiutarlo a capire cosa state dicendo.
  • Parlate con il vostro bambino per tutta la giornata. Mentre siete in passeggiata ad esempio o mentre fate la spesa con lui: date sempre uno nome alle cose e descrivete quello che state facendo.
  • Rispondete sempre alle domande del vostro bambino perché per lui ricevere delle risposte è importantissimo.
  • Non fate l’errore di parlare con il linguaggio dei bambini (il cosiddetto “bimbese“), ma usate sempre e solo parole reali.
  • Leggetegli delle fiabe, ogni giorno a partire dai 6 mesi di età, ma anche da prima se volete.
  • Ascoltare i grandi che leggono ad alta voce, aiuta il bambino ad imparare i suoni. La lettura può anche aiutare a capire la lingua e imparare nuove parole.
  • Scegliete libri con grandi immagini con colori vivaci e con storie semplici. vanno benissimo anche testi che contengono numeri, le lettere dell’alfabeto, forme e rime.
  • Per coinvolgere di più il vostro bambino  indicate le immagini e date il nome alle cose raffigurate, e poi  chiedete al bambino di indicare gli oggetti rappresentati nella pagina. Mano a mano che cresce potete fargli domande sulla storia. Questa interazione  stimola il bambino all’apprendimento. Non dimenticate mai di incoraggiarlo e di trasmettergli fiducia in quello che fa o impara a fare.

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L’abuso verbale ed emozionale nella coppia

MEDICINA ONLINE GELOSIA UOMO VIOLENTO VIOLENT RAGE HUNGRY SAD COUPLE AMORE DONNA PENE EREZIONE IMPOTENZA DISFUNZIONE ERETTILE VAGINA SESSULITA SESSO COPPIA JEALOUS LOVE COUPLE FRINEDS LOIl partner abusatore, che sia maschio o femmina, ha un obiettivo fondamentale: vuole controllare e dominare il proprio compagno o la propria compagna. L’abuso verbale è il mezzo attraverso il quale raggiunge questo scopo. È egocentrico, impaziente, distaccato, poco empatico, estremamente geloso e sospettoso. Per mantenere il controllo sul partner e sulla situazione, l’abusatore cerca di isolare il partner dagli amici e dalla famiglia. Il suo umore tipicamente slitta dal romanticismo alla rabbia. La paura della rabbia (verbale) ti costringe alla sottomissione.

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Sei vittima di un abuso verbale?

L’abuso verbale e emozionale comincia in modo innocuo, ma cresce via via che l’abusatore comprende che non lo lascerete nonostante i suoi comportamenti. A volte gli eventi scatenanti sono il matrimonio o la maternità. Tuttavia, guardandoti indietro puoi riconoscere dei segnali dell’incubo che vivi ora: gelosia, sospetto, tentativi di controllo. Spesso sono gli amici e la famiglia ad avvertirti, ma ancora più spesso non vengono ascoltati. Le persone più a rischio sono quelle remissive. Se ti ritieni una di esse allora dovresti chiederti se qualche volta hai accettato il comportamento del tuo partner per evitare il confronto. Ti è familiare la sensazione di reprimere la tua rabbia per non scatenare la sua? Dopo aver risposto a tono agli attacchi del tuo partner ti senti in colpa? Vorresti dirgli un sacco di cose ma quando cominci poi ti rendi conto che sono tutte cose che non puoi dire? Se ti riconosci in questi comportamenti e pensieri probabilmente sei stato abusato verbalmente e emotivamente.

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Cosa sono l’abuso verbale ed emotivo nella coppia?

Sono comportamenti atti a denigrare, controllare, manipolare e punire il proprio partner. Se non ti senti libero di essere in un luogo senza che il tuo partner lo sappia significa che lui ha il potere di controllare i tuoi spostamenti. Se non ti senti libero di parlare con una persona perché sai che non farebbe piacere al tuo partner significa che lui può controllare le tue amicizie. Se non ti senti libero di contraddire il tuo partner perché temi di farlo arrabbiare significa che può controllare la tua vita.

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Tecniche di abuso verbale

Le principali tecniche di abuso verbale, sono:

  1. Opposizione: questa tecnica usati dall’abusatore consiste nell’attaccare tutto quello che dici, sfidare le tue percezioni, le tue supposizioni, i tuoi pensieri e le tue credenze. Ti tratta sempre come un avversario da combattere.
  2. Bloccaggio: in questo caso l’abusatore risponde alle tue parole chiudendo il discorso con delle frasi come adesso non ho voglia di parlare, che sciocchezze dici, ma figurati, non so di cosa parli, che tradotte significano tutte “stai zitto”!
  3. Sminuire le emozioni: minimizza o scredita i tuoi pensieri, le tue emozioni e i tuoi sentimenti. In questo modo sottolinea che non conta quello che provi o peggio che è sbagliato.
  4. Negazione: nega sia esistita discussione o litigio con te. Tu provi a sostenere la verità di quei ricordi ma alla fine ottieni solo di dubitare della tua memoria o della tua visione del mondo.

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Come contrastare l’abuso nella coppia?

Per prima cosa ricorda che l’obiettivo dell’abusatore non è vare ragione nella discussione, è avere il controllo su di te. Se ti focalizzi sui contenuti cadrai nella sua trappola e proverai a rispondere razionalmente, negando le accuse e cercando di difendere te stesso. Quando questo avviene hai perso, nel momento in cui senti il bisogno di giustificare le tue azioni (corrette e oneste) al tuo partner, significa che lui ti ha soggiogato. Quello che devi fare è metterti sempre sul suo stesso piano e devi farlo cercando di mantenere la calma, altrimenti se ti arrabbi rischi che lui faccia la vittima per scatenare il tuo senso di colpa. Nel concreto si tratta di rispondere a quello di cui ti accusa con lo stesso tono con il quale vieni accusato.

Se credi di essere intrappolata o intrappolato in una relazione tossica o che il tuo partner usi l’abuso verbale nei tuoi confronti, prenota subito la tua visita e, grazie ad una serie di colloqui riservati, ti aiuterò a gestire ed a superare questa situazione.

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Credo poco alle parole, credo molto agli esempi

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO MADRE MAMMA FIGLIA FIGLI GENITORI ESEMPIO TRAMONTO PARLARE BAMBINI SILHOUETTECredo poco alle parole, credo molto agli esempi. Lavo i piatti a casa perché fin da bambino ho visto mio padre lavarli per far riposare mia madre quando era stanca; rispetto le persone a torto considerate “diverse” perché da piccolo ho visto mia madre rispettarle.
Ho smesso di fumare perché non voglio ipocritamente dire a mio figlio “smetti di fumare che fa male” se mai dovesse iniziare a fumare. Allo stesso modo credo poco ad un politico che inneggia al taglio del mio stipendio in nome dello sforzo comune, se lui stesso non si è prima tagliato il proprio, di stipendio.
Voglio esempi: le azioni rimangono, le parole contano poco e si disperdono nel vento

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Le parole per esprimere quello che provi non sono state ancora inventate

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO AMORE COPPIA SESSO SESSUALITA ABBRACCIO MATRIMONIO MASTURBAZIONE ORGASMO (9)La testa piena di pensieri che si affollano, chi ti sta attorno non capisce quello che senti dentro di te. Ad un tratto, l’illuminazione: è amore vero quando… ti accorgi che le parole per esprimere le emozioni che provi non sono state ancora inventare

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