Il tuo cervello non legge le parole per intero: analizza solo la parte iniziale e finale

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO SECONDO UN PROFESSORE DELL'UNIVERSITA DI CAMBRIDGE TESTO SCRITTO CON LE LETTERE SCOMBINATE PAROLE DISORDINATE COLORATESei riuscito a leggere questo testo senza particolari problemi? Ci sei riuscito perché il tuo cervello, quando legge una parola, non la legge mai per intero lettera per lettera, bensì riesce a vederla e Continua a leggere

Apprendimento della lettura: consigli per velocizzarla nei bambini

MEDICINA ONLINEL’importanza della conoscenza e della pratica, così evidente nei recenti studi sullo sviluppo cognitivo, appare chiaramente anche quando Continua a leggere

Differenze tra analfabetismo, analfabetismo funzionale e di ritorno

MEDICINA ONLINE CERVELLO MASCHILE FEMMINILE DIFFERENZE ENCEFALO PSICOLOGIA AMORE PENSIERI OBIETTIVI PROBLEM SOLVING SOLUZIONE ITER MECCANISMI MEMORIA RAGIONAMENTOAnalfabetismo funzionale

Con l’espressione “analfabetismo funzionale” (anche detto “illetteralismo“) si indica l’incapacità di un soggetto nell’usare Continua a leggere

Pianta un libro e crescerà un albero!

MEDICINA ONLINE Pianta un libro e crescerà un albero JACARANDA PEQUENO EDITOR NATURA FIORI VIOLA PRATO GIARDINO.jpgUn libro che, una volta letto, si pianta nel terreno e diventa un albero: l’idea è di un editore argentino, titolare della Pequeño Editor, che ha Continua a leggere

Analfabetismo funzionale: significato e differenze con l’analfabetismo “classico”

MEDICINA ONLINE ANALFABETISMO FUNZIONALE CLASSICO CALCOLO PAROLE LEGGERE SCRIVERE CERVELLO RAGIONAMENTO QI QUOZIENTE INTELLETTIVO INTELLIGENZA RAGIONAMENTO POLITICA ITALIA ITALIANI IGNORANZA GENTE PERSONE.jpgCon l’espressione “analfabetismo funzionale” (anche detto “illetteralismo“) si indica per definizione l’incapacità di un soggetto nell’usare in modo Continua a leggere

Braille alfabeto e numeri in italiano: come impararlo

MEDICINA ONLINE BRAILLE ALFABETO NUMERI ITALIANO SCRITTURA COME IMPARARLO.jpg

Alfabeto e numeri Braille

Con “Braille” si intende un sistema di scrittura e lettura a rilievo messo a punto dal francese Louis Braille per soggetti non Continua a leggere

A che età i bambini imparano a leggere?

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LEGGERE MALE FIGLIO SVILUPPO CERVELLO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneGià intorno ai 4-5 anni, alcuni bambini sembrano molto attratti dalle ‘letterine’ dell’alfabeto, le guardano con interesse (nei libri, per strada, sui cartelli, ovunque) e cercano di scrivere qualcosa. Tale interesse del bimbo rientra nel suo più ampio percorso di esplorazione e scoperta del mondo intorno a lui. Non a caso, nei primi 7 anni di vita, il bimbo impara soprattutto per ‘imitazione ed esempio’. La crescita, però, non è un insieme di tappe identiche per ogni bambino: questo è un punto fondamentale su cui tutti gli esperti sono concordi. Quindi, è normale che ci sia chi mostri la voglia di leggere e scrivere molto prima del debutto alla primaria e chi no. Un bimbo solitamente inizia ad imparare a leggere in modo fluente mediamente ad una età di circa 6/7 anni.

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I sette hobby che sviluppano il tuo cervello meglio di altri

MEDICINA ONLINE Dott Emilio Alessio Loiacono Medico Chirurgo Roma LEGGERE MALE FIGLIO SVILUPPO CERVELLO Riabilitazione Nutrizionista Infrarossi Accompagno Commissioni Cavitazione Radiofrequenza Ecografia Pulsata Macchie Capillari Ano PeneAlcune attività, più delle altre, possono aiutarci a sviluppare al meglio il nostro cervello. Si tratta di hobby molto comuni, ma che sono i migliori per avere una mente attiva e accrescere l’intelligenza. Fra le attività indicate dai ricercatori troviamo prima di tutto la lettura. Leggere infatti rafforza le competenze intellettive, consente di ridurre lo stress, aiuta ad apprendere in modo strutturato e complesso dei contenuti e sviluppa l’immaginazione. Per gli studiosi leggere permette di sviluppare tutte e tre le intelligenze del nostro cervello: fluida (problem solving), sociale (ossia la capacità di relazionarsi) e cristallizzata (ossia la capacità di usare conoscenze già presenti nella memoria). Molte ricerche hanno messo in evidenza anche l’importanza di imparare a suonare uno strumento. Questa attività infatti stimola la corteccia cerebrale, creando nuovi collegamenti fra i neuroni.

Suonare uno strumento inoltre aiuta a rafforzare il corpo calloso, ossia le fibre mieliniche che collegano i due emisferi. Importantissimi anche i giochi da tavola e le lingue. I primi costituiscono una vera e propria ginnastica per il cervello, aiutando a sviluppare la neuroplasticità, ovvero la capacità del sistema nervoso di mutare le sinapsi, generandone di nuove, eliminandone e cambiando l’intensità. Una buona neuroplasticità migliora l’apprendimento e le relazioni sociali, proteggendo da ansia e depressione. Stesso discorso per le lingue. Impararne una nuova equivale a “coccolare” i neuroni, prevenendone il declino. Il problem solving e il ragionamento creativo sviluppato durante l’apprendimento di una lingua infatti consentono di mantenere il cervello giovane.

Fra gli hobby perfetti per il benessere del cervello troviamo anche lo sport. Alcune ricerche infatti hanno dimostrato come il movimento sia in gradi di aumentare la produzione di neurotrofina BDNF sostanza situata nell’ippocampo. Questa proteina è fondamentale per i neuroni del sistema nervoso sia centrale che periferico e favorisce la crescita di nuovi neuroni e di sinapsi. Lo sport di conseguenza fa bene sia alla memoria a lungo termine che all’elaborazione di nuove conoscenze e all’apprendimento.

Infine troviamo due fra gli hobby più “particolari” che però fanno benissimo al cervello: la meditazione e lo sviluppo della memoria cumulativa. Lo psichiatra Richard Davidson ha studiato l’attività cerebrale del Dalai Lama e di diversi monaci buddisti, scoprendo come la meditazione consenta di sviluppare funzioni del cervello che altrimenti rimarrebbero inutilizzate. In particolare la meditazione consentirebbe di avere un controllo sulle emozioni così forte da poter scegliere quale provare. La memoria cumulativa invece viene sviluppata tenendo un diario, annotando i propri pensieri e organizzando le proprie giornate. Un modo semplice, ma efficace, per sviluppare la memoria: più facile di così!

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