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Siamo più stupidi dei nostri genitori: il nostro quoziente d’intelligenza è sempre più basso
Gli esseri umani stanno diventando mediamente sempre più stupidi: il nostro Quoziente d’Intelligenza (QI) è letteralmente in Continua a leggere
La persona più intelligente al mondo mai esistita nella storia dell’uomo
Quando si parla di QI (quoziente d’intelligenza) si indica un punteggio, ottenuto tramite uno dei molti test standardizzati, con lo scopo di misurare o valutare l’intelligenza umana, ovvero lo sviluppo cognitivo dell’individuo.
- Un punteggio sotto 70 può indicare un ritardo mentale marcato.
- Un punteggio tra 70 e 84 indica un ritardo mentale lieve.
- Un punteggio tra 85 e 99 mette l’autore del test leggermente al di sotto della media della popolazione, ma è comunque considerato nella normalità.
- Un punteggio di 100 rappresenta la media della popolazione.
- Un punteggio tra 101 e 120 porta l’autore del test al disopra della media della popolazione, ma è comunque considerato nella normalità.
- Un punteggio tra 121 e 140 indica una intelligenza significativamente al disopra della media.
- Punteggi oltre i 140 appartengono ai geni.
La persona più intelligente al mondo, a dieci anni, ha totalizzato… 228. Questa persona è la donna che vedete in foto e si chiama Marilyn vos Savant.
Leggi anche: Sono più intelligenti gli uomini o le donne? Nuovi studi hanno decretato il vincitore
Marilyn vos Savant è un’editorialista e saggista statunitense nata a Saint Louis l’11 agosto del 1946. Questa signora settantenne è famosa soprattutto per un motivo: è la persona più intelligente al mondo di tutta la storia dell’uomo, in base ai suoi risultati nel test del quoziente d’intelligenza. In realtà gli ultimi studi sembrano confermare che il QI non dica esattamente la verità sulla nostra intelligenza, ma Vos Savant è comunque una persona che in diverse occasioni e con test diversi tra loro, ha ottenuti i migliori risultati tra tutti quelli che ci hanno provato, quindi è sicuramente una persona con una intelligenza sicuramente fuori scala.
Più intelligente di Albert Einstein e Stephen Hawking
A 10 anni aveva l’intelligenza mentale di una persona di 23 anni e dal 1986 al 1989 è stata nel Guinnes dei primati per avere il QI più alto al mondo. Poi ci furono delle discussioni sull’effettiva affidabilità di quei test e il record le fu tolto: da allora essere “la persona più intelligente del mondo” non è più uno dei primati del Guinness e anche vos Savant ha detto di ritenere impossibile misurare davvero l’effettiva intelligenza di una persona. I risultati ottenuti da Vos Savant – più alti di quelli di Albert Einstein o Stephen Hawking – divennero pubblici solo negli anni Ottanta; sembra che prima si evitò di renderli noti per evitare le eccessive attenzioni che può subire un “piccolo genio”. A quel punto però divenne molto famosa. Fece moltissime interviste: una, molto apprezzata, nel 1986 con il settimanale Parade, che esce come supplemento domenicale di centinaia di giornali statunitensi. Parade era ed è letto da milioni di persone e dopo il successo di quell’intervista la rivista le propose di curare una rubrica in cui rispondere a domande, indovinelli e curiosità matematiche dei lettori. Vos Savant accettò e la rubrica, che ora è quotidiana e anche online, prosegue dal 1986. La rubrica e vos Savant diventarono ancora più famosi nel 1990, quando un lettore mandò una domanda sul problema Monty Hall, che usa un’auto e due capre nascoste dietro a tre porte per parlare di logica e teoria della probabilità.
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Il problema di problema Monty Hall
Monty Hall è lo pseudonimo di Monte Halparin, il creatore e conduttore di Let’s make a deal, un programma tv con dei concorrenti e con un premio finale. Il programma esiste dagli anni Sessanta e va ancora in onda, anche se sono cambiate sia le regole che il conduttore. Quando c’era Hall funzionava così: un concorrente arrivava al gioco finale e aveva la possibilità di vincere un’auto nuova. Il fatto è che l’auto era nascosta dietro una sola di tre porte chiuse; dietro le altre due c’erano delle capre. Il concorrente doveva scegliere una delle tre porte: la A, la B, o la C. Ne sceglieva una (per esempio la A) e a quel punto Hall, che sapeva dov’erano le capre e dov’era l’auto, apriva una delle due porte dietro a cui c’era una capra (per esempio la C). A quel punto Hall offriva al concorrente la possibilità di continuare a puntare sulla porta A o di cambiare e puntare sulla porta B.Quale scelta fareste? Restereste sulla A o cambiereste, scegliendo di aprire la B? Questa scelta la fareste a caso, come si punta alla roulette, o per logica e calcolo delle probabilità?Dovreste scegliere la B, perché avreste più possibilità di vincere un’auto. A certue persone può sembrare illogico: «Ma come, sono due porte, ci sono il 50 per cento di possibilità di indovinare». No, l’unico motivo per cui potrebbe davvero convenirvi di stare sulla porta A e non cambiare scegliendo la porta B è che preferiate una capra a un’auto nuova. Restando sulla A c’è il 33,3 per cento di possibilità di vincere l’auto; andando sulla B c’è invece il 66,6 per cento di possibilità di vincere.
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Un ingegnere italiano nella classifica dei 20 uomini con il quoziente intellettivo più alto al mondo
Era il 1905 quando Alfred Binet, psicologo francese, mise a punto il primo test d’intelligenza dei tempi moderni. Sviluppata in collaborazione con Theodore Simon, la Scala Binet-Simon misurava le capacità mentali dei bambini all’età di sette anni, nell’intento di riconoscere per tempo i ragazzini con problemi d’apprendimento. Sette anni dopo fu un tedesco, William Stern, ad ideare la definizione di Quoziente d’Intelligenza, Q.I., per indicare il rapporto tra età mentale ed età cronologica.
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I videogiochi ti fanno diventare più intelligente
Dopo questa scoperta giocherete ai videogames con più allegria. Secondo uno studio mezz’ora di videogiochi al giorno migliorano l’attività del cervello. Ne parla Buzzfeed che ci propone le evidenze della ricerca pubblicata su Nature dal Max Planck Institute for Human Development.
Tanto più si gioca con i videogiochi tanto più il cervello diventa più forte. Lo studio ha dimostrato che la materia grigia migliora grazie all’attività continua con i videogiochi. Secondo i ricercatori «mezz’ora di gioco con Super Mario 64 tutti i giorni per due mesi permette la crescita della materia grigia in tre aree del cervello collegate con la navigazione spaziale, pianificazione strategica, memoria e performance motoria». Riassumendo, giocare a Super Mario aumenta la capacità cerebrale degli individui. A confermarlo il gruppo di controllo che non ha giocato ai videogiochi e non ha conosciuto una crescita significativa. Il responsabile dello studio, Simone Kühn, ha spiegato che esiste una relazione causale tra attività cerebrale e videogiochi.onsapevolezza di sé ed è in grado di relazionarsi con le terze persone, possibilmente anche manipolandole. Inoltre un cervello più grande migliora la salute e la conoscenza, prevedendo malattie come la schizofrenia o la sindrome da post distrurbo traumatico.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
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Videogiochi e applicazioni per smartphone possono causare ritardo mentale
Da una recente ricerca svoltasi a Sidney, all’Istituto per la prima infanzia dell’Università di Macquarie e portata avanti dalla dottoressa Kate Highfield, sono emersi dei dati allarmanti per quel che riguarda i bambini e il loro rapporto con i videogiochi. Sembra infatti che ben l’85% dei videogiochi e delle applicazioni per cellulare a cui giocano i bambini siano dannosi sul loro sviluppo neuronale; questi giochi, che spesso chiedono semplicemente dei gesti ripetitivi e sempre più veloci, rallentano alcune funzioni del cervello, e tale rallentamento è destinato a dare ripercussioni serie anche quando il bambino sarà cresciuto; solo che da adulto a questo tipo di danno non si potrà rimediare.
Disturbi psicologici
Lo psichiatra Philip Tam, sempre dell’Università di Sidney, ha avuto modo di lavorare con moltissimi bambini e ragazzi, e dagli studi effettuati risulta che molti di loro, in un’età compresa tra gli 8 e i 14 anni, presentano dei seri disturbi psicologici. Infatti c’è la possibilità di un vero e proprio ritardo mentale del bambino che ha usato troppo questi videogiochi, e non solo; spesso molti di loro possono diventare violenti e manifestare comportamenti aggressivi con la famiglia e con gli altri, proprio grazie a videogiochi violenti; alcuni ragazzi tendono a chiudersi in se stessi e dopo ore e giorni passati davanti allo schermo, non riescono a provare più empatia e interesse per la socialità, con il risultato di avere seri problemi relazionali. Questi studi hanno sottolineato il bisogno di prestare più attenzione a questo problema, che ad oggi risulta essere ancora sottovalutato.
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Mangiare cioccolata ti rende più intelligente
La notizia che tanti golosi stavano aspettando, è arrivata: mangiare più cioccolata aumenta la vostra possibilità di prendere il premio Nobel! Incredibile? La conferma arriva da uno studio condotto dal professor Franz H. Messerli della prestigiosa Columbia University. Lo studio del professore ha infatti messo in relazione l’assunzione di cioccolata e l’intelligenza. Le variabili prese in esame nell’indagine sono, più esattamente, il consumo nazionale di cioccolata e il numero di vincitori del premio Nobel.
Da quanto emerge dai dati analizzati, appare abbastanza chiara la relazione esistente tra il numero di premi Nobel e il buonissimo dolce in questione: gli stati dove si consuma più cioccolata possono vantare il maggior numero di premiati tra i loro cittadini. Non sorprenderà, dunque, il primato della Svizzera all’interno di questa particolare classifica. Per quanto riguarda l’Italia sembra invece che gli italiani di cioccolata ne consumino… troppo poca! Ovviamente il risultato di questo esperimento dovrà comunque essere confermato in futuro da altri test e ricerche, nel frattempo – in attesa di ulteriori conferme – penso di mettere tutti d’accordo nel dire: andiamo proprio ora in cucina e godiamoci un pezzettino di cioccolato, meglio se fondente!
Se volete leggere il pdf con l’articolo del prof. Franz H. Messerli, cliccate su questo link: Chocolate consumption cognitive function and nobel laurates
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Fai molte battute? Allora sei intelligente!
Sei il simpatico del gruppo? Quando fai una battuta tu, tutti non riescono a smettere di ridere? Allora potresti essere un genio senza saperlo! Secondo uno studio condotto negli Stati Uniti dagli psicologi Kevin MacDonald e Daniel P. Howrigan, chi fa più battute è solitamente più intelligente. Lo studio, intitolato “Humor as a mental fitness indicator” pubblicato sulla rivista Evolutionary Psychology, ha verificato come l’umorismo sia indicatore di un’ottima salute mentale. Lo studio originale lo potete leggere in questo pdf: Humor as a mental fitness indicator
La ricerca ha notato una corrispondenza tra il senso dell’umorismo e l’indicatore di intelligenza, analizzando l’interazione tra questi due fattori ed i cosiddetti Big Five, ovvero i cinque tratti della personalità di ogni essere umano (energia, amicalità, apertura mentale, coscienziosità e stabilità emotiva). Il risultato? Chi è più intelligente ha solitamente uno spiccato senso dell’umorismo. Se, quindi, siete tra quelli che sparano battute a raffica per far ridere gli amici, non preoccupatevi anzi… vantatevi poiché siete molto intelligenti!
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