Disturbo specifico della compitazione: significato, sintomi, cure

MEDICINA ONLINE BAMBINI BIMBI SCUOLA PRIMARIA ELEMENTARE ETA PICCOLI EDUCAZIONE INSEGNANTE DISTURBI SPECIFICI APPRENDIMENTO DSA INTELLIGENZA DISLESSIA DISGRAFIA DISORTOGRAFIA ATTENZIONE DISCALCULIA SCRIVERE NUMERI ERRORI.jpgCon “disturbo specifico della compitazione” (F81.1 ICD 10) si identifica un disturbo che consiste nella difficoltà nel suddividere le parole in sillabe, spesso associata a problemi di disgrafia ma non fonetici (sono interessate entrambe le abilità di pronunciare e di scrivere correttamente le parole), in assenza di una storia di disturbi specifici della lettura, non dovuto unicamente ad un’età mentale immatura o ad inadeguato livello scolastico o a problemi visivi: è quindi un deficit non legato a problemi di vista, ma il bambino che ne è affetto mostra un livello scolastico inadeguato in relazione all’età cronologica e al quoziente intellettivo. Il disturbo specifico della compitazione appartiene al gruppo dei Disturbi Evolutivi Specifici (DSE) e più specificamente al sottogruppo dei disturbi specifici di apprendimento (DSA), assieme ad altri disturbi come dislessia, discalculia, disgrafia e disortografia, i quali spesso sono presenti nel bimbo con disturbo specifico della compitazione.

Altre patologie correlate

Oltre alla elevata frequenza di altri DSA, il 33% dei piccoli pazienti mostra segni di disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), il che sembrerebbe indicare la presenza di meccanismi biologici di funzionamento comune ai due disturbi. Nel paziente sono inoltre frequenti disturbi d’ansia, disturbi depressivi e disprassia.

Cause e fattori di rischio

Le cause del disturbo specifico della compitazione non sono ancora del tutto note, tuttavia la famigliarità sembra essere un fattore di rischio, come anche lo scarso peso alla nascita, la nascita prematura o la presenza di complicazioni durante la gravidanza e/o il parto. Il disturbo potrebbe avere una base biologica, derivare ad esempio da deficit a livello di computazione neurologica di una serie di processi implicati nella percezione, comunicazione ed elaborazione delle informazioni.

Sintomi e segni

Il disturbo specifico della compitazione si manifesta attraverso una incapacità del bambino di pronunciare e scrivere correttamente le parole, specie nella loro corretta suddivisione in sillabe. Si manifesta nel momento in cui il bambino inizia ad approcciarsi alla scrittura e alla lettura di parole o numeri, quindi durante il primo anno di scuola primaria (intorno ai 6 anni) con caratteristiche ancora più evidenti negli anni successivi (tra i 7 e gli 8 anni). Il disturbo può avere vari livelli di gravità: quando le difficoltà sono molto esplicite al punto da impedire l’apprendimento e richiedere un supporto specialistico costante, il disturbo è considerato grave.

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Diagnosi

Importante è una tempestiva diagnosi da parte del neuropsichiatra sotto indicazione dei genitori e/o degli insegnanti, che tendono a notare le elevate difficoltà del bimbo nel pronunciare e scrivere le parole. Il processo diagnostico viene effettuato attraverso test standardizzati specifici che possano restituire una diagnosi attendibile.

Cosa fare?

Dopo aver raggiunto una diagnosi certa, i genitori dovranno comunicarla alla scuola che predisporrà un Percorso Didattico Personalizzato in grado di stimolare adeguatamente il bambino, attraverso compiti comportamentali specifici. Vari trattamenti sono disponibili per rimediare ai sintomi in maniera selettiva e puntuale: ad esempio è consigliato l’uso di specifici software, che si sono dimostrati molto utili per migliorare i deficit della lettura e della comprensione. La logopedia fornisce ottimi risultati ed anche la psicoterapia può avere un suo peso nel trattamento del disturbo. Il neurofeedback prevede l’utilizzo di elettroencefalografia per monitorare l’attività del cervello, facilita significativamente la comprensione della lettura.
E’ importante non sottovalutare mai il problema, quando presente, ma affidarsi a un professionista, neuropsichiatra infantile o a uno psicologo, in grado di dare una corretta diagnosi e individuare il miglior percorso da eseguire per migliorare le capacità di apprendimento attraverso un lavoro volto al miglioramento. Considerando le difficoltà soprattutto psicologiche che devono affrontare i bambini con tale disturbo, è importante che il genitore non mortifichi il bimbo per i suoi errori, specie di fronte agli altri bambini, ma al contrario gli sia vicino, lo incoraggi e lo segua quando è a casa.

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