Differenza tra cheratosi attinica, seborroica, pilare e solare

Con “cheratosi cutanea” o – più semplicemente “cheratosi” – in medicina si indica una alterazione della pelle, caratterizzata da un ispessimento dello strato corneo dell’epidermide. A causa di tale ispessimento, il tessuto interessato da cheratosi raggiunge un livello sopraelevato rispetto alla cute circostante, dal colorito bruno-grigiastro e dall’aspetto verrucoso. La cheratosi è solitamente coperta da una grossa crosta grassa di facile asportazione.

Tipi di cheratosi

Le cheratosi si differenziano in congenite e secondarie:

  • cheratosi primarie: sono dovute ad “ittiosi”, un ampio ed eterogeneo gruppo di disordini della cheratinizzazione che fanno apparire la pelle come fosse coperta da squame, screpolata ed inspessita. Con l’eccezione delle ittiosi acquisite si tratta di genodermatosi, ossia disordini della pelle dipendenti da fattori genetici.
  • cheratosi secondarie a micosi: causate appunto da infezioni da funghi patogeni;
  • cheratosi secondarie ad eczemi: causate da una reazione dermica infiammatoria (dermatite) pruriginosa ma non infettiva.

Le lesioni cheratosiche compaiono solitamente su volto, dorso e mani di individui anziani con cute seborroica, determinando la cheratosi seborroica. La cheratosi attinica interessa soprattutto gli anziani o che si espone molto alle radiazioni solari. E’ una lesione benigna. Da sottolineare, invece, anche l’alta percentuale di riscontro tra marinai e contadini che, per doveri professionali, sono soggetti a lungo all’azione radiativa del sole con conseguente cheratosi solare. A causa di una possibile degenerazione del fenomeno in corni cutanei o epiteliomi, la cheratosi dev’essere asportata chirurgicamente e seguita da un esame istologico per verificare lo stato del tessuto.

Cheratosi attinica

La cheratosi attinica (chiamata anche “cheratosi solare” i due termini sono sinonimi) è una lesione cutanea che la gran parte degli autori considera come lesione pre-cancerosa; si tratta essenzialmente di un carcinoma intraepidermico che può evolversi in forme maligne quali il carcinoma spinocellulare (anche spinalioma) e il carcinoma basocellulare (anche basalioma), due forme tumorali piuttosto diffuse nella popolazione. Di solito, la cheratosi attinica si trova su aree esposte al sole, come:

  • volto,
  • cuoio capelluto,
  • mani,
  • torace.

Cause e fattori di rischio della cheratosi attinica, sono:

  • fototipo chiaro (pelle chiara, lentiggini, occhi azzurri o verdi oppure i capelli biondi e rossi);
  • aver subito un trapianto d’organo;
  • assumere farmaci che sopprimono il sistema immunitario;
  • storia clinica con gravi scottature solari da bambino o da giovane;
  • età avanzata (è una malattia dell’età senile).

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Cheratosi seborroica

Forma neoplastica benigna che si manifesta con piccole macchie di color marrone-brunastro, generalmente rilevate rispetto al tessuto cutaneo. Le aree interessate da questa forma hanno la tendenza a desquamarsi e a formare piccole croste dall’aspetto untuoso che possono staccarsi con una certa facilità.  La cheratosi seborroica si forma solitamente su:

  • viso;
  • petto;
  • spalle;
  • schiena.

La massa seborroica ha un aspetto tipicamente:

  • rilevata;
  • simile alla cera (goccia di cera di una candela marrone sulla pelle);
  • squamoso.

La cheratosi seborroica può somigliare a:

  • verruca causata dal papilloma virus;
  • nevo;
  • cancro della pelle
  • cheratosi attinica

Tuttavia, le cheratosi seborroiche hanno un aspetto simile alla cera e sembrano appoggiate o incollate alla pelle, mentre le cheratosi attiniche sono placche più ruvide. La cheratosi seborroica nella vulva, in particolare, può apparire come:

  • una formazione singola;
  • verruche multiple;
  • papule tonde.

Le lesioni sono circoscritte con un diametro da 2 a 10 mm e sulla superficie sono coperte da una squama unta.

Cheratosi pilare o follicolare

Disturbo cutaneo che si riscontra piuttosto frequentemente e che interessa gli orifizi dei bulbi piliferi di alcune zone del corpo (praticamente si formano dei tappi cheratinici che ostruiscono gli orifizi). Si tratta di un’affezione che può colpire i bambini (generalmente nelle guance e nelle tempie) e gli adulti (solitamente nelle cosce, nei glutei e nelle braccia). La cheratosi pilare provoca macchie ruvide e piccole protuberanze simili alla pelle d’oca su:

  • braccia;
  • cosce;
  • glutei;
  • guance.

La cheratosi pilare appare come macchie bianche o rosse che generalmente NON causano dolore né prurito. La cheratosi pilare è una delle forme di cheratosi più difficili da curare, tuttavia, la maggioranza delle volte, non è grave e di solito scompare entro i 30 anni.

Terapie delle cheratosi

Le terapie delle cheratosi variano in base al tipo, ma generalmente comprendono:

  • terapie ablative (curettage, diatermocoagulazione);
  • terapia fotodinamica topica;
  • terapie topiche a base di farmaci immunomodulanti.

Immagini di vari tipi di cheratosi

In questa galleria potete vedere immagini con vari tipi di cheratosi:

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