Con “cinetosi” o “chinetosi” si indica un gruppo di disturbi neurologici accomunati dal fatto di essere causati da movimento, più in particolare in seguito a spostamenti ritmici o irregolari del corpo durante un moto, ad esempio durante viaggi con mezzi di trasporto come nave, automobile, aereo, giostra ma anche – nei casi più gravi – su una semplice altalena: la chinetosi può insorgere virtualmente durante qualsiasi tipo di movimento involontario del corpo. Mal d’auto, mal d’aereo e mal di mare sono esempi tipici e diffusi di cinetosi e prendono il nome di “disturbi del movimento“.
Cause di cinetosi
La causa della cinetosi non è attualmente del tutto chiara, tuttavia si tende ad attribuire la chinetosi a un disturbo dell’apparato vestibolare contenuto nell’orecchio interno e del sistema nervoso parasimpatico, associato ad un atteggiamento psichico particolarmente ansioso del soggetto. La causa più diffusa sembrerebbe essere relativa a piccole malformazioni strutturali congenite dell’apparato vestibolare presente nell’orecchio interno. Questa, a sua volta, può essere ancora accentuata da stimoli visivi, olfattivi oppure a insorgenze gastrointestinali. A loro volta, tali impulsi vanno a stimolare il centro del vomito presente nel midollo allungato causando nausea e vomito, spesso accompagnati da malessere generale, pallore, sudorazione fredda e ansia, sbadigli e aumento della salivazione. Soprattutto nel mal di mare possono altresì esser presenti altri sintomi, come mal di testa e diarrea. La sintomatologia in genere scompare al termine del viaggio.
Chi è più a rischio di cinetosi?
- le donne, specie durante la gravidanza;
- chi soffre di emicrania;
- chi soffre di labirintite;
- i bambini tra i 2 ed i 15 anni.
Quali movimenti determinano più facilmente cinetosi?
Tipologie complesse di movimento, come un movimento particolarmente lento o un movimento verso due direzione diverse (per esempio, su e giù oppure avanti e indietro) allo stesso momento (comunemente i movimenti di una imbarcazione in acque mosse) presentano maggiori probabilità di causare chinetosi.
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Sintomi e gravità di cinetosi
Il sintomo principale della chinetosi è la nausea. Possono insorgere anche vomito e capogiri. Altri segni comuni sono sudorazione, aumento della salivazione e una sensazione generale di malessere. La gravità della chinetosi può variare ampiamente, anche nel medesimo individuo in giorni diversi. Nella maggior parte dei casi, i sintomi cessano in assenza di fonti di movimento, sebbene alcuni individui possano sperimentarli anche per alcuni giorni successivi un episodio di chinetosi.
Cinetosi: quando rivolgersi al medico?
Nella maggior parte dei casi, la chinetosi può essere trattata senza la necessità di una visita medica. Tuttavia, in caso di aggravamento dei sintomi o di chinetosi estremamente grave, è consigliabile consultare il medico, specie se la persona interessata presenta vomito persistente.
Diagnosi di cinetosi
Non esistono esami diagnostici in caso di chinetosi. La diagnosi viene formulata analizzando i sintomi caratteristici che insorgono durante un viaggio o durante una qualsiasi forma di movimento passivo.
Rimedi per la cinetosi
Qui di seguito trovate una serie di rimedi naturali per la cura e la prevenzione dei disturbi da movimento:
- In considerazione delle caratteristiche del sistema vestibolare, mantenere lo sguardo fisso sull’orizzonte (a circa 45° al di sopra di esso) o su eventuali terre emerse mentre si è a bordo di una imbarcazione, può ridurre la chinetosi. Allo stesso modo, quando si è in macchina, gli individui inclini a sperimentare chinetosi dovrebbero sedersi nel sedile anteriore del veicolo e guardare davanti a sé fuori dal finestrino piuttosto che leggere un libro, consultare una mappa o utilizzare un computer.
- Alcuni individui che hanno sperimentato multipli e gravi episodi di chinetosi, hanno tratto beneficio dalla terapia fisica, che utilizza movimenti ricorrenti della testa e stimoli visivi per replicare l’ambiente indotto dalla condizione. Ma questa non è una forma comune di trattamento. Questa tecnica si basa sul principio di un possibile adattamento a determinati movimenti (abituarsi al tipo di movimento). Ciò comporterebbe una riduzione graduale della chinetosi nel momento in cui il soggetto è ripetutamente esposto ai medesimi movimenti.
- Studi clinici hanno fornito risultati contrastanti in merito alla validità dell’acupressione (pressione esercitata in corrispondenza del punto P6 situato nella zona interna dell’avambraccio a circa 4 cm dalla piega del polso). La pressione manuale o la pressione esercitata dall’uso di un apposito braccialetto o fascia da polso è risultata essere efficace in caso di chinetosi nell’ambito di alcuni studi, ma altri studi non hanno dimostrato alcun beneficio.
- L’assunzione di 1-2 grammi di zenzero per via orale è stata impiegata come medicina alternativa atta a prevenire l’insorgenza di chinetosi. Gli studi condotti sulla chinetosi sperimentale e sui cadetti navali in mare hanno scoperto che lo zenzero, se assunto in anticipo, può ridurre i sintomi correlati alla condizione. Si ritiene, tuttavia, che tale effetto benefico sia dovuto agli effetti dello zenzero sulla motilità gastrica (stomaco) piuttosto che sulla inibizione dell’input sensoriale.
Prodotti per contrastare mal d’aria, d’auto e di mare
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Farmaci per la cura della cinetosi
Possono essere utilizzati farmaci che inibiscono l’input sensoriale conflittuale al cervello o che contribuiscono ad alleviare i sintomi propri della condizione. Molti farmaci possono essere usati, come atropina ed antiemetici. Per la sola prevenzione si possono usare degli antagonisti muscarinici come la scopolamina (detta anche ioscina), in composizione orale o cerotto transdermico. Mai però usare loperamide (antidiarroico) in associazione con la scopolamina per possibile dannosa interazione farmacologica.
Antistaminici
Gli antistaminici sono stati impiegati per trattare i disturbi del movimento. Tuttavia, gli antistaminici non sedativi sembrano non essere efficaci nel trattamento della chinetosi.
Esempi di farmaci antistaminici per il trattamento della cinetosi includono:
- dimenidrinato (Dramamine, Dramamine masticabile, Driminate);
- difenidramina (Benadryl);
- meclizina (Antivert, Bonine, D-Vert, Dramamine II);
- clorfeniramina (Aller-Chlor);
- ciclizina (Marezine);
- ciclizina HCI (Bonine for Kids).
Gli effetti collaterali possono includere significativa sedazione, sonnolenza, secchezza delle fauci, visione offuscata e stato confusionale e ritenzione urinaria negli anziani.
Anticolinergici
La scopolamina (Transderm-Scop) è il farmaco più noto appartenente a questa categoria. Studi clinici ne hanno dimostrato l’efficacia per quanto concerne la prevenzione dell’insorgenza della chinetosi. La scopolamina viene comunemente somministrata sotto forma di cerotto applicabile sulla pelle. Gli effetti collaterali sono i medesimi di quelli degli antistaminici (sedazione, visione offuscata, secchezza delle fauci e stato confusionale e ritenzione urinaria negli anziani). Gli individui a rischio di glaucoma ad angolo chiuso NON dovrebbero assumere scopolamina.
Antidopaminergici
Due farmaci appartenenti a questa categoria sono stati impiegati con successo nella gestione della chinetosi, ovvero prometazina (Phenergan, Pentazine) e metoclopramide (Reglan). Ambedue i farmaci possono causare significativa sedazione e, in alcune persone, disturbi del movimento (ad esempio, torcicollo o torsione del collo, protrusione della lingua).
Altri farmaci
L’efedrina e alcune anfetamine sono state utilizzate sia per trattare la chinetosi che per contrastare gli effetti sedativi di altri trattamenti medici. Gli studi hanno anche dimostrato un effetto benefico della caffeina quando somministrata in combinazione ad altri farmaci in caso di chinetosi. Anche le benzodiazepine sono risultate utili per alcune persone con chinetosi. Gli esempi tipici sono:
- diazepam (Valium);
- alprazolam (Xanax).
I farmaci antiemetici (anti-nausea) sono stati utilizzati per controllare la nausea e il vomito a seguito dello sviluppo della chinetosi. Gli esempi includono:
- proclorperazina (Compazine);
- ondansetron (Zofran).
Prevenzione della cinetosi
Qualsiasi farmaco atto a prevenire l’insorgenza di chinetosi dovrebbe essere assunto prima di qualsiasi viaggio o movimento. Altre tecniche descritte precedentemente, come l’acupressione e fissare come punto di riferimento l’orizzonte, possono contribuire a prevenire o a ridurre i sintomi correlati alla chinetosi.
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