Il termine labirintite viene spesso usato a sproposito per indicare vertigini e conseguente nausea; in realtà la vera causa di questi disturbi è spesso diversa (molto più comune è per esempio la sindrome di Ménière). La vera labirintite è un disturbo infiammatorio dell’orecchio interno, o labirinto. Dal punto di vista clinico questa malattia provoca disturbi dell’equilibrio e può colpire una o entrambe le orecchie, oltre ai problemi di postura il paziente affetto può andare incontro a riduzione dell’udito e acufene.
Può verificarsi:
- come singolo episodio;
- come episodi ricorrenti che tendono a risolversi in 3-6 settimane.
Il sintomo caratteristico sono vertigini anche gravi, ma la nausea, il vomito, l’ansia e una sensazione di malessere generale sono frequenti, perché il cervello riceve dall’orecchio interno informazioni distorte per quanto riguarda l’equilibrio. La causa spesso non è chiara, potrebbe essere provocata da un’infezione (virale o batterica), ma anche da traumi o altri fattori scatenanti.
Orecchio ed equilibrio
L’apparato vestibolare, che si trova nell’orecchio interno, è un insieme di terminazioni nervose composto da tre canali semicircolari che si occupano di rilevare i movimenti rotatori dell’organismo, e dagli otoliti, che rilevano il movimento lineare. Il cervello combina le informazioni visive con quelle sensoriali date dall’apparato vestibolare, per effettuare le correzioni necessarie al mantenimento dell’equilibrio. Se funziona correttamente, l’apparato vestibolare fornisce al muscolo oculare anche le informazioni relative al movimento della testa: questo meccanismo, chiamato riflesso vestibolo-oculare, ci permette di mantenere sempre gli oggetti a fuoco, anche quando siamo in movimento.
Cause
La labirintite è in genere causata da un’infezione del labirinto, la parte più interna dell’orecchio. Le cause scatenanti non sono ancora state comprese appieno ed esistono poche prove dirette che ci inducano a pensare che la labirintite abbia una causa virale, ma l’esperienza dimostra che molti virus sono davvero in grado di causare l’infiammazione del labirinto, per esempio è un dato di fatto che nella maggior parte dei casi la patologia segue un raffreddore, un’influenza o un’altra malattia da raffreddamento virale; l’infezione può propagarsi dal petto, dal naso, dalla bocca o dalle vie aeree fino all’orecchio. Meno comunemente causano l’infezione del labirinto infezioni sistemiche, come morbillo, parotite o la mononucleosi. Più raramente la causa scatenante è batterica, che tuttavia sembra interessare maggiormente la popolazione pediatrica e peraltro in forma piuttosto grave, per esempio a seguito di danni. Può infine manifestarsi in soggetti con malattie autoimmuni.
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Possibili cause virali:
- cytomegalovirus;
- virus della parotite;
- virus della varicella;
- virus del morbillo;
- virus dell’influenza;
- virus della parainfluenza;
- virus della rosolia;
- virus dell’herpes simplex;
- adenovirus;
- coxsackievirus;
- virus sinciziale respiratorio (pneumovirus).
I batteri che provocano la labirintite sono gli stessi responsabili anche della meningite e dell’otite:
- Streptococcus pneumoniae;
- Haemophilus influenzae;
- Moraxella catarrhalis;
- Neisseria meningitidis;
- Batteri della specie streptococco;
- Batteri della specie stafilococco;
- Batteri della specie proteus;
- Batteri della specie batteroide;
- Escherichia coli;
- Mycobacterium tuberculosis.
Fattori di rischio
La labirintite virale di solito si verifica negli adulti dai 30 ai 60 anni di età e solo raramente viene diagnosticata nei bambini.
La labirintite purulenta, collegata alla meningite, di solito viene diagnosticata nei bambini di età inferiore ai 2 anni che appartengono alla fascia età maggiormente a rischio per quanto riguarda la meningite. La labirintite purulenta si può verificare a qualsiasi età se si è in presenza di colesteatoma e di otite media acuta non adeguatamente curata.
La labirintite sierosa è più frequente nella fascia di età pediatrica, in cui si verifica anche la stragrande maggioranza dei casi di otite media, sia acuta sia cronica.
Sono poi fattori di rischio più o meno certi:
- abuso di alcolici,
- affaticamento,
- allergie,
- recenti affezioni virali,
- fumo,
- stress.
Sintomi
I sintomi caratteristici della labirintite, sono:
- vertigine;
- stordimento;
- perdita dell’udito;
- nausea;
- vomito;
- acufene;
- sudorazione;
- scialorrea (saliva che cola per difficoltà di deglutizione);
- malessere generalizzato;
- ipercapnia (aumento di anidride carbonica nel sangue);
- nistagmo (movimento involontario dell’occhio).
Quando l’apparato vestibolare è colpito dalla labirintite spesso si crea un movimento rapido e indesiderato dell’occhio (il nistagmo), perché i movimenti rotatori non vengono rilevati con precisione. Gli stessi disturbi possono anche essere provocati dai cambiamenti di pressione, ad esempio quando si va in aereo o si fanno delle immersioni subacquee. I sintomi vertiginosi della labirintite in genere tendono a risolversi in un periodo compreso tra qualche giorno e qualche settimana, mentre è prevedibile l’eventuale recupero della diminuzione d’udito. Oltre alle vertigini (anomala sensazione di movimento), l’ansia cronica è un effetto collaterale frequente della labirintite, che può provocare anche:
- attacchi di panico;
- derealizzazione;
- depressione.
Spesso l’attacco di panico è uno dei primi sintomi che accompagna l’insorgenza della labirintite. Le vertigini potrebbero anche essere provocate da uno stato di grave ansia, mentre la labirintite, da sola, può facilitare la comparsa e la ricorrenza degli attacchi di panico.
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Quando contattare il medico
Contattare sempre il medico curante in caso di episodi di vertigine o difficoltà di equilibrio. Nel caso di sintomi gravi e debilitanti farsi accompagnare in Pronto Soccorso a maggior ragione nel caso in cui comparissero:
- confusione;
- difficoltà di parola;
- visione doppia;
- debolezza o intorpidimento di una parte del corpo;
- cambiamento nel modo di camminare.
Pericoli
I sintomi acuti, cioè le vertigini, la nausea e il vomito, guariscono dopo diversi giorni o settimane in tutti i tipi di labirintite, invece il recupero della riduzione dell’udito varia maggiormente da persona a persona. In caso di episodi vertiginosi è possibile cadere e andare incontro a traumi di varia entità; quando sia presente un vomito particolarmente severo il rischio principale è invece la disidratazione. Sia la labirintite di origine batterica sia quella di origine virale possono causare sordità permanente, ma per fortuna si tratta di un’eventualità rara; il rischio è maggiore in caso di forme batteriche, soprattutto nei bambini che l’abbiano sviluppata come complicazione della meningite. Non è stato riportato alcun decesso associato alla labirintite, tranne nel caso di meningite o di sepsi gravissima (malattia sistemica dovuta all’attivazione del sistema immunitario in seguito alla presenza di batteri o loro tossine nel sangue).
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Durata
La malattia è in genere autolimitante e il processo di guarigione dalla labirintite acuta di solito dura da una a sei settimane, però accade sovente che alcuni sintomi (mancanza di equilibrio e/o vertigini) continuino per diversi mesi o più; nelle ultime settimane di guarigione i sintomi tendono a sfumare gradualmente.
Cura e rimedi
Spesso determinante è l’approccio allo stile di vita, che permette di diminuire sensibilmente l’impatto del disturbo, il trattamento parte in effetti proprio dai seguenti punti:
- abbondante idratazione (bere molto),
- riposo nelle fasi di vertigine acuta,
- evitare il consumo di alcolici,
- ridurre le fonti di stress esterne, come rumori e luci molto intense,
- farmaci per dare sollievo ai sintomi.
In alcuni casi l’otorino può insegnare al paziente specifici esercizi e movimenti per trovare sollievo dalle vertigini, attraverso una sorta di ricalibrazione del sistema vestibolare.
Farmaci
Tra i farmaci, uno dei più usati è la proclorperazina (Stemetil®) che contribuisce ad alleviare i sintomi delle vertigini e della nausea, così come la cinnarizina e simili. Si ricorre spesso alle benzodiazepine, molecole con azione ansiolitica, che in questo caso manifestano anche un’azione diretta sul sistema nervoso centrale a livello della gestione dei segnali dell’equilibrio (provenienti dal sistema vestibolare); non è consigliabile fare un uso protratto di questi farmaci, perché le benzodiazepine generano facilmente dipendenza. Si ricorre talvolta alla prescrizione di cortisonici, che tuttavia non sembrano modificare significativamente la prognosi. Poiché i disturbi dell’umore possono interferire direttamente con il sistema vestibolare, sede dell’infiammazione tipica della labirintite, in alcuni pazienti si prescrivono con successo farmaci appartenenti alla categoria degli SSRI o degli SNRI, principi attivi comunemente usati per il trattamento di ansia e depressione. In caso specifici si può eventualmente ricorrere ad antivirali e antibiotici, ma solo quando si è sicuri di poter agire in modo estremamente mirato. Purtroppo nel caso della labirintite non esistono manovre effettuabili dall’otorino che possano guarire dal disturbo (a differenza per esempio della vertigine posizionale benigna).
Prevenzione
Purtroppo attualmente non si conosce alcun modo di prevenire la labirintite, se non quello generico di avere uno stile di vita sano.
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