Corteccia uditiva primaria e secondaria: anatomia e funzioni in sintesi

MEDICINA ONLINE CORTECCIA UDITIVA VISIVA PRIMARIA SECONDARIA MOTORIA SENSITIVA PREFRONTALE CERVELLO ENCEFALO BROCA WERNICKE INTELLIGENZA SISTEMA NERVOSO CENTRALE PERIFERICO SNC SNP SOSTANZA GRIGIA BIANCA.jpgLa corteccia uditiva primaria (auditory cortex) è la prima regione della corteccia cerebrale che riceve le informazioni di tipo uditivo in arrivo dal nervo vestibolococleare (ottavo nervo cranico) e, decodificandole, permette l’ascolto dei suoni. La percezione del suono è associata alla circonvoluzione temporale superiore posteriore di sinistra (STG). La circonvoluzione temporale superiore contiene diverse importanti strutture del cervello, comprese le aree di Brodmann 41 e 42, le quali segnano la localizzazione della corteccia uditiva primaria, la regione corticale responsabile della sensazione caratteristiche e fondamentali del suono, come ad esempio il ritmo e l’altezza. Studi eseguiti sui primati hanno messo in evidenza che la corteccia uditiva primaria probabilmente può essere a sua volta ulteriormente suddivisa in sottoregioni funzionalmente differenziabili. I neuroni della corteccia uditiva primaria possono essere considerati come delle strutture che coprono un’ampia gamma di frequenze uditive, e possono avere risposte selettive a componenti armoniche. I neuroni che integrano invece le informazioni provenienti dai due orecchi hanno campi recettivi che coprono una particolare regione dello spazio uditivo. Oltre alla corteccia uditiva primaria, vi sono altre aree corticali localizzate sulla superficie superiore del lobo temporale che rispondono a stimoli uditivi: aree uditive di ordine superiore. Tra esse troviamo l’area di Wernicke. La distruzione di quest’area danneggia gravemente la capacità di interpretare il linguaggio parlato.

La corteccia uditiva primaria è circondata dalla corteccia uditiva secondaria (auditory association area) ed è strettamente interconnessa con essa. Semplificando, mentre la corteccia primaria “sente” il suono, quella secondaria “interpreta” il suono sentito, confrontandolo con i dati già in possesso dall’individuo. Queste aree secondarie si interconnettono con ulteriori aree di processazione localizzate nella circonvoluzione temporale superiore, nella banca dorsale del solco temporale superiore, e nel lobo frontale. Negli esseri umani, le connessioni di queste regioni con la circonvoluzione temporale media sono importanti per la percezione della lingua parlata. Il sistema frontotemporale, sottostante la percezione uditiva, ci permette di distinguere alcuni particolari suoni come le voci, la musica o il rumore. Le aree uditive secondarie di sinistra sono specializzate per il linguaggio, quelle di destra per la musica, per la melodia (stimoli lenti). Il ritmo (stimoli rapidi) è processato principalmente dell’emisfero sinistro.
Le aree uditive sono inoltre connesse con quelle parietali, in modo da processare stimoli audio-spaziali (le aree parietali processano stimoli visuo-spaziali).

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