Orecchio esterno: anatomia e funzioni in sintesi

MEDICINA ONLINE CATENA DEGLI OSSICINI ORECCHIO MARTELLO INCUDINE STAFFA MEDIO IMPEDENZA COMPRESSIONE MUSCOLI FUNZIONI PATOLOGIE SORDITA IPOACUSIA TRASMISSIONE IMPULSO SUONO SONORO RUMORE ANATOMIA 2L’orecchio esterno è, sostanzialmente, la componente dell’orecchio visibile a occhio nudo ai lati della testa. Le principali parti che lo costituiscono sono: il padiglione auricolare, il condotto uditivo esterno (o meato acustico esterno) e la faccia esterna del timpano (o membrana timpanica).

  • Padiglione auricolare. Ricoperto di cute, è una struttura prevalentemente cartilaginea, sulla quale gli anatomisti identificano varie zone caratteristiche, tra cui: due rime ricurve, una più esterna dell’altra, chiamate elice e antielice; due sporgenze, chiamate trago e antitrago,  che tendono a coprire il meato acustico esterno; la conca, che è la regione concava in cui prende posto l’apertura del condotto uditivo esterno; infine, il lobo, costituito da tessuto adiposo e localizzato sul margine inferiore.
  • Condotto uditivo esterno. Lungo tra i 2,5 e i 4 centimetri e ricoperto di pelle, è il canale che, con una caratteristica curva a S, va dal padiglione auricolare (precisamente dalla conca) al timpano.
    Il tratto iniziale del condotto uditivo esterno è di natura cartilaginea, mentre il suo tratto finale è di natura ossea. La porzione ossea che costituisce il tratto finale appartiene all’osso temporale del cranio e prende il nome di bolla uditiva (o bolla timpanica).
    La pelle che riveste il condotto uditivo esterno è ricca di ghiandole sebacee e ghiandole ceruminose. Il compito di tale ghiandole è secernere sostanze come il cerume, che servono a proteggere l’orecchio in generale da potenziali minacce.
  • Faccia esterna del timpano. È la faccia che guarda in direzione dell’apertura del condotto uditivo esterno.

Sull’orecchio esterno trovano posto diversi muscoli e legamenti.
Distinti in estrinseci e intrinseci, i muscoli dell’orecchio esterno umano sono strutture quasi del tutto irrilevanti dal punto di vista funzionale.
Al contrario, i legamenti hanno un ruolo di una certa rilevanza: quelli definiti estrinseci collegano la cartilagine all’osso temporale, mentre quelli definiti intrinseci mantengono in sede la cartilagine e danno forma al padiglione auricolare.

Innervazione dell’orecchio esterno

Aventi funzione sensitiva, i principali nervi che hanno rapporti con l’orecchio esterno sono:

  • Il grande nervo auricolare. Innerva i 2/3 inferiori della superficie anteriore e posteriore dell’orecchio esterno.
  • La branca auricolare del nervo vago (o nervo auricolare o nervo di Arnold). Innerva il pavimento del condotto uditivo esterno e la conca.
  • Il nervo auricolotemporale. Innerva 1/3 della parte superiore anteriore dell’orecchio esterno.
  • Il nervo piccolo occipitale. Innerva 1/3 della parte superiore posteriore dell’orecchio esterno.

Vascolarizzazione dell’orecchio esterno

Orecchio esterno, orecchio medio e orecchio interno possiedono, ciascuno, una propria rete di vasi arteriosi, la quale fornisce loro il sangue ossigenato necessario alla sopravvivenza dei diversi elementi anatomici costituenti.
Entrando nello specifico, l’afflusso di sangue ricco di ossigeno all’orecchio esterno spetta, principalmente, all’arteria auricolare posteriore e, secondariamente, all’arteria auricolare anteriore e all’arteria occipitale.

Funzione dell’orecchio esterno

L’orecchio esterno ha la funzione di convogliare le onde sonore in direzione del timpano; inoltre, grazie alla particolare conformazione del padiglione, è coinvolto nella capacità di individuare l’origine delle onde sonore (cioè di capire da che parte sta arrivando il suono).

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