Con “otomicroscopia” in medicina si indica un esame diagnostico-terapeutico del condotto uditivo e del timpano dell’orecchio effettuato con un microscopio ottico durante l’esame obiettivo di una visita otorinolaringoiatrica con lo scopo di valutare le strutture dell’orecchio esterno e medio e sue eventuali patologie. Attraverso un accurato esame otomicroscopico con visualizzazione ad alto ingrandimento è possibile formulare una diagnosi e spesso anche agire per curare la patologia. I moderni microscopi binoculari permettono un approccio confortevole ed una visione dettagliata della membrana del timpano, nelle migliori condizioni di luminosità e ingrandimento. La presenza di fotocamere e videocamere collegati all’otomicroscopio ha offerto una ulteriore opportunità di disporre di immagini confrontabili e ad alta risoluzione, nonché l’utilizzo a scopo didattico.
Otomicroscopia o otoscopia
L’otomicroscopia, rispetto all’otoscopia, permette di esaminare i dettagli anatomici dell’orecchio con maggiore precisione: l’otoscopio ha generalmente un ingrandimento di 3x, l’otomicroscopio di 6x. L’otomicroscopio binoculare non ha inoltre la necessità di inserimento di una sonda nel condotto uditivo e permette al medico di lavorare a mani libere, senza andare a tappare l’orecchio, fatti molto vantaggiosi in alcune operazioni, come la rimozione di corpi estranei nell’orecchio.
Otomicroscopio binoculare o elettronico
Esistono due tipi di otomicroscopio, quello classico binoculare (foto in alto) e quello elettronico con microcamera: quest’ultimo prevede l’inserimento di una microscopica videocamera nell’orecchio, collegata alla macchina con un sottile filo. Grazie a questo macchinario è possibile registrare video del timpano, scattare fotografie e visualizzare il tutto su schermo, cosa estremamente utile per comparare situazioni cliniche che variano nel tempo o l’efficacia di una terapia in tempi diversi.
Quando si usa?
L’otomicroscopia è utile quando si voglia studiare il condotto uditivo esterno ed il timpano, in tutte le situazioni in cui tali strutture possono essere interessate da patologie, come:
- acufeni;
- miringite;
- perforazione timpanica;
- otite esterna;
- otite media acuta purulenta;
- otite media cronica purulenta;
- ipoacusia;
- sordità improvvisa;
- otalgia (dolore irradiato all’orecchio);
- otodinia (dolore all’orecchio);
- corpi estranei nell’orecchio;
- otorragia (sangue dall’orecchio);
- otorrea (liquido dall’orecchio);
- sordità profonda.
Questo esame diventa fondamentale quando occorre intervenire nell’orecchio per la rimozione di piccoli oggetti incastrati o di eventuali secrezioni come pus, essudato o materiale micotico. E’ estremamente utile quando è necessario effettuare una rimozione del cerume delicata, in tutti quei casi in cui non è possibile effettuare il classico lavaggio auricolare.
Norme di preparazione
Non è prevista alcuna norma di preparazione.
Come si svolge l’esame?
Semplicemente il paziente è seduto ed il medico osserva il suo orecchio tramite l’apparecchiatura. In caso di otomicroscopio elettronico, inserisce nell’orecchio una sottile sonda dotata di videocamera.
Durata dell’esame
L’esame dura generalmente 10-15 minuti.
E’ dolorosa, fastidiosa o rischiosa?
L’otomicroscopia è una indagine non invasiva, non fastidiosa, non dolorosa e di semplice esecuzione: non mette a rischio la salute del paziente e può essere ripetuta nel tempo varie volte, perfino in donne incinte o bambini.
Otomicroscopia operativa
Come già precedentemente accennato, l’otomicroscopia non è solo un esame diagnostico, ma anche terapeutico: la possibilità di ingrandire strutture molto piccole permette infatti alla specialista otorinolaringoiatra di effettuare alcuni interventi terapeutici, tra cui:
- rimozione del tappo di cerume;
- pulizia del condotto;
- biopsia;
- aspirazione di essudato, pus o altri fluidi;
- rimozione di corpi estranei nell’orecchio;
- interventi chirurgici sull’orecchio esterno, medio e interno.
Altri esami associati
Ulteriori esami o procedure che possono essere associati ad una otomicroscopia, sono:
- otoscopia;
- esame vestibolare;
- esame audiometrico;
- esame impedenzometrico;
- VEMPs (potenziali evocati vestibolari miogenici);
- test di Romberg;
- tampone faringeo;
- esame posturale;
- lavaggio auricolare;
- indagini radiologiche, ad esempio TAC.
Altri esami potrebbero essere necessari per la diagnosi differenziale di alcune patologie che interessano l’udito e l’equilibrio.
Costo
Il prezzo di una visita otorinolaringoiatrica privata con otomicroscopia varia in base al centro dove viene effettuata, ma generalmente oscilla tra i 100 ed i 200 euro.
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