Con “epatomegalia” in medicina si indica un aumento del volume del fegato, che può essere causato da molte cause diverse.
Cause
L’eziologia alla base di un ingrossamento del fegato può essere correlato a cause:
- infettive;
- neoplastiche;
- tossiche;
- metaboliche.
Un elenco delle patologie in grado di determinare epatomegalia, è il seguente:
- Steatosi epatica
- Cirrosi Epatica
- Emocromatosi
- Emosiderosi
- Epatiti
- Fibrosi Epatica
- Infezione da cytomegalovirus (CMV)
- Insufficienza cardiaca
- Pericardite
- Policitemia vera
- Porfiria Cutanea Tarda
- Rosolia
- Shock settico
- Schistosomiasi
- Scompenso cardiaco
- Ipertensione polmonare
- Leishmaniosi
- Acromegalia
- Amiloidosi
- Anemia Emolitica Autoimmune
- Farmaci
- Babesiosi
- Brucellosi
- Colangiocarcinoma
- Colangite sclerosante
- Crioglobulinemia
- Cuore polmonare
- Drepanocitosi
- Ebola
- Eritroblastosi Fetale
- Talassemie
- Toxoplasmosi
- Trombocitemia Essenziale
- Tumore al fegato
- Malaria
- Malattia di Chagas
- Malattia di Gaucher
- Malattia di Wilson
- Tumori cardiaci
- Febbre di Lassa
- Febbre emorragica Crimea-Congo
- Febbre emorragica di Marburg
- Leptospirosi
- Leucemia
- Linfomi
- Melioidosi
- Mielofibrosi
- Mieloma multiplo
- Morbo di Cooley
- Neuroblastoma
- Osteopetrosi
- Pannicolite
- Sferocitosi
- Sifilide
- Sindrome di Reye.
Una tipica epatomegalia si ha in presenza di steatosi epatica (epatomegalia steatosica). Per approfondire, leggi: Steatosi epatica alcolica e non alcolica: sintomi, dieta, conseguenze, cura
Sintomi
L’epatomegalia si presenta come una massa addominale rilevata dal medico con la palpazione durante l’esame obiettivo. A seconda della causa a monte che l’ha scatenata, una epatomegalia può essere associata a vari sintomi e segni diversi, come dolore, difficoltà digestive, splenomegalia (milza ingrossata) ed ittero. La concomitante presenza di dolore all’ipocondrio destro, al di sotto dell’arcata costale, suggerisce l’insorgenza acuta dell’epatomegalia come in caso di ostruzione vascolare al deflusso venoso dal fegato od in caso di insufficienza cardiaca; più spesso il riscontro di epatomegalia non si associa ad alcuna sintomatologia dolorosa o a sintomi aspecifici come stanchezza e malessere generale.
Diagnosi
La diagnosi di una epatomegalia e, soprattutto, delle cause a monte che l’hanno determinata, si serve di vari strumenti, tra cui:
- anamnesi (raccolta dati, specie sulle abitudini del paziente, ad esempio si chiede quanti alcolici sono assunti ogni giorno o il tipo di dieta);
- esame obiettivo (specie alla palpazione il medico rileva spesso un fegato aumentato di volume e dolore nel quadrante addominale superiore destro);
- esami del sangue;
- ecografia dell’addome superiore o completo;
- TAC e risonanza magnetica;
- biopsia epatica;
- elastografia epatica (FibroScan).
Leggi anche:
- Funzionalità epatica; cos’è, cosa indica e come si misura
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Terapia
La terapia di una epatomegalia dipende dalla causa a monte che l’ha determinata e non esistono farmaci che siano utili in tutti i casi. Consigli da seguire in caso di epatomegalia, a prescindere dalle cause, sono:
- smettere di assumere farmaci connessi alla steatosi epatica;
- diminuire il peso corporeo se obesi o sovrappeso;
- abbassare il livello di trigliceridi;
- alimentarsi in modo adeguato;
- svolgere adeguata attività fisica;
- smettere di fumare;
- smettere di bere alcolici;
- assumere minori quantità di grassi, ad esempio con dieta ipolipidica;
- controllare il diabete.
Dieta: alimenti vietati
- superalcolici;
- vino;
- birra;
- tutte le bevande zuccherine;
- tutte le bevante gassate;
- zucchero bianco;
- zucchero di canna;
- marmellata;
- miele;
- torte;
- pasticcini;
- biscotti;
- gelatine;
- budini;
- caramelle;
- frutta sciroppata;
- frutta candita;
- prodotti da forno;
- cibi da fast-food;
- burro;
- lardo;
- strutto;
- panna;
- frattaglie;
- insaccati come salame, salsiccia, mortadella;
- maionese;
- salse grasse.
Alimenti consentiti con moderazione
- uva;
- banane;
- fichi;
- cachi;
- mandarini;
- frutta secca ed essiccata;
- patate;
- affettati sgrassati come tacchino, pollo, prosciutto cotto/crudo, speck, bresaola (massimo due volte a settimana ed in modiche quantità);
- formaggi (modiche quantità);
- olio extravergine d’oliva;
- caffè (massimo 3 tazzine al giorno).
Alimenti consentiti e consigliati
- pesce azzurro (aringa, sardina, sgombro, alice)
- verdura di stagione;
- frutta di stagione;
- pane;
- pasta;
- riso;
- avena;
- orzo;
- farro;
- cibi integrali;
- latte scremato o parzialmente scremato;
- yogurt scremato o parzialmente scremato;
- carne magra, preferibilmente bianca (pollo e tacchino);
- legumi;
- acqua;
- tisana senza zucchero;
- spezie.
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