La temperatura corporea normale di un adulto è compresa in un intervallo tra circa 36,2 e 37,5°C. Tale temperatura normale può essere alterata da vari fattori individuali, tra cui:
- genetica: alcune persone hanno costituzionalmente temperature più alte o più basse di altre;
- condizioni ambientali: ad esempio calore, umidità, stagione;
- digestione: consuma energia chimica, produce calore ed innalza la temperatura;
- età;
- febbre;
- sesso maschile o femminile;
- lavoro svolto: ad esempio lavorare di notte, lavorare sotto il sole, lavorare in ambiente climatizzato, lavorare usando la forza;
- alimenti o bevande assunte: ad esempio la caffeina aumenta la temperatura corporea;
- percentuale di massa magra, grassa ed idratazione del corpo;
- attività fisica;
- vestiario;
- uso di droghe;
- ormoni: ad esempio nelle donne in età fertile un lieve aumento della temperatura basale si registra dopo l’ovulazione, quindi nella seconda metà del ciclo mestruale, in relazione alla variazione della concentrazione sierica del progesterone; tenere conto della temperatura basale è quindi utile qualora si cerchi la gravidanza (o al contrario come contraccettivo) proprio perché un suo aumento indica una maggior possibilità di rimanere incinte;
- stress psico-fisico;
- patologie: ad esempio patologie ormonali (ipertiroidismo), infezioni, ustioni, colpo di sole, sincope, infarto del miocardio, congelamento ed ipotermia.
Se la temperatura scende al sopra del valore convenzionale di 37°C, si parla di febbre, tuttavia questo è un valore approssimato ancora dibattuto tra i ricercatori. Generalmente tra i 37 ed i 37,9°C viene considerato “stato febbrile” e solo dopo i 38° si parla di “febbre”. Valori superiori a 40°C possono essere pericolosi per la salute, specialmente per quella dei delicati tessuti cerebrali. Superati i 41 gradi, i rischi per la salute potrebbero essere letali. Al di sotto dei 35°C, si parla invece di ipotermia (o “assideramento”). E’ l’ipotalamo, una ghiandola situata nella parte centrale del cervello, ad occuparsi della regolazione centrale della temperatura corporea fungendo da termostato naturale: sue patologie possono quindi interferire con la temperatura corporea. Per approfondire, leggi:
- Ipotalamo e controllo della temperatura corporea
- Ipotalamo: anatomia, struttura e funzioni
- Patologie di ipotalamo e ipofisi
- Differenza tra congelamento, assideramento ed ipotermia
Come cambia durante la giornata?
Fatte tutte queste premesse, la temperatura corporea di un individuo sano non è fissa durante la giornata, bensì subisce varie fluttuazioni nel corso della giornata, variando tra 0,5 e 1°C.
- La minima temperatura corporea (fino a 36,2°C) durante la giornata viene toccata mediamente mentre dormiamo, nella notte o all’alba, tra le 4 e le 5 del mattino (ritmo circadiano);
- intorno alle 6 del mattino la temperatura tende a salire in modo relativamente brusco fino intorno alle ore 11;
- tra le 11 e mezzogiorno la temperatura raggiunge un primo picco (circa 37,4°C);
- dalle ore 12 in poi, la temperatura tende a diminuire leggermente (pochi decimi di grado) fino a alle 13 (l’una di pomeriggio);
- dalle ore 13 fino alle 14 la temperatura tende a rimanere stabile;
- dalle ore 14 in poi, la temperatura tende a risalire nuovamente in modo graduale, arrivando anche a superare il picco raggiunto alle ore 11;
- la massima temperatura corporea (circa 37,5° C) durante la giornata viene toccata mediamente nel tardo pomeriggio, tra le 17 e le 18 (le 6 di pomeriggio);
- dalle 18 fino all’una di notte, la temperatura subisce una relativamente brusca diminuzione;
- tra l’una di notte e le 3 di notte la temperatura continua a scendere, anche se in modo meno brusco rispetto alle ore precedenti;
- dalle 3 fino alle 4 si osserva in genere un alto calo brusco della temperatura, che raggiunge nuovamente il suo minimo giornaliero intorno alle 4 o alle 5 del mattino;
- dalle 6 in poi la temperatura risale in modo graduale.
E’ curioso notare che, grazie alle variazioni dell’ormone antinfiammatorio cortisolo, l’andamento della temperatura in caso di febbre, risulti diametralmente opposta a quella fisiologica: più alta nelle ore notturne e più bassa in quelle diurne. A tal proposito, leggi: Qual è il momento della giornata in cui la febbre è più alta e perché?
Leggi anche:
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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