Terapia espositiva: essere esposti alla propria fobia per superarla

MEDICINA ONLINE EMOZIONI PERSONALITA TRISTEZZA MENTE CERVELLO PSICOLOGIA PSICOTERAPIA PSICHIATRIA DIPENDENZE DISTURBO DI PERSONALITA MASCHERE IPOCRISIA NARCISISMO PENSIERI MORTE SOFFERENZA DEPRESSIONE ANSIA OSSESSIVO COMPULLa terapia espositiva (o “tecnica espositiva“) in medicina e psicologia è uno degli strumenti usati nel trattamento di varie condizioni e patologie come le fobie ed il disturbo post-traumatico da stress. La terapia espositiva può essere usata sia da sola che in associazione con la tecnica dell’esposizione narrativa, la psicoterapia, la medicina narrativa e/o la terapia farmacologica.

Tecnica

La terapia espositiva “costringe” il paziente ad affrontare l’oggetto (o gli oggetti) e/o la situazione (o le situazioni) che gli genera ansia e paura: il soggetto è invitato a rivivere gradatamente e ripetutamente il peggior evento traumatico che ha affrontato (o l’oggetto), riprovando nel dettaglio tutte le emozioni associate alla situazione o all’oggetto. Attraverso questo processo molti pazienti subiscono un “abituarsi” alla risposta emotiva scatenata dalla memoria traumatica, che di conseguenza – col tempo – porta a una remissione dei sintomi dello stress quando la situazione o l’oggetto si ripresenta nella realtà perché il paziente ha imparato a prevenire e gestire le sensazioni ansiose ad essi legati.

Strumenti

La terapia espositiva consiste nel presentare con gradualità al paziente l’oggetto e/o la situazione che innesca in lui un senso elevato di stress. Tale presentazione avviene in alcuni step ed usando vari strumenti. Il primo passo della tecnica espositiva consiste nella semplice immaginazione della situazione o dell’oggetto che genera ansia. Si chiede al paziente di immaginare – ad occhi aperti o chiusi – ad esempio un gatto (se ha una fobia per i gatti) o di essere su un ascensore. Si chiede al soggetto di descrivere l’oggetto e/o la situazione ed elencare gli stati d’animo che gli generano. Quando il paziente si sente pronto, si espone alla visione reale dello stimolo, come nel nostro caso alla visione dell’immagine di un gatto o di un ascensore. Nel momento in cui il paziente avverte una riduzione dell’ansia, si può passare al terzo passo, quello della “visione/interazione“: si può mostrare un vero gatto ed invitare il soggetto ad accarezzarlo oppure si può portare il paziente in un vero ascensore ed invitarlo a usarlo. Le nuove tecnologie sembrano fornire nuovi e più potenti strumenti nel campo della terapia espositiva: ad esempio la realtà virtuale permette di ricreare la situazione o l’oggetto fobico attraverso un visore collegato ad un computer.

In quali patologie si usa?

La terapia espositiva viene usata nel trattamento del disturbo post-traumatico da stress e – soprattutto – delle fobie. Per la terapia del disturbo post-traumatico da stress si preferisce in genere la terapia dell’esposizione narrativa.

Risultati

La terapia espositiva – praticata per un periodo di tempo adeguato – secondo la nostra esperienza aiuta circa 9 pazienti con fobia specifica su 10 e circa la metà dei pazienti con disturbo post-traumatico da stress.

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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