I seni paranasali sono quattro paia di cavità all’interno delle ossa del massiccio facciale, comunicanti tramite canali ossei ed orifizi con le cavità nasali, che a loro volta possono comunicare con l’esterno. Quelli paranasali non sono gli unici seni del cranio: le celle mastoidee, che si trovano nel processo mastoideo dell’osso temporale, attorno all’orecchio medio, sono un altro gruppo di seni.
I seni paranasali sono sono ricoperti da un epitelio respiratorio ciliato, pseudostratificato e colonnare e sono divisi in 4 sottogruppi che prendono il nome dalla posizione in cui giacciono i seni:
- i seni mascellari (o antri mascellari): sono i seni più grandi e giacciono all’interno delle ossa mascellari
- i seni frontali: sono situati a livello dell’omonima regione, nell’osso frontale
- i seni etmoidali (o cellette etmoidali): sono formati da piccole cavità che si costituiscono all’interno dell’osso etmoide o tra etmoide e frontale; sono distinguibili in anteriori, medi e posteriori.
- i seni sfenoidali: sono situati nell’osso sfenoide al centro del cranio, sotto la ghiandola pituitaria
Comunicazione dei seni paranasali
Si aprono all’interno delle cavità nasali tramite delle aperture, i meati, situati al di sotto di processi ossei detti cornetti (superiore, medio ed inferiore). Rispettivamente si aprono:
- con il meato superiore, sotto il cornetto superiore, le cellette etmoidali posteriori, il seno sfenoidale
- con il meato medio, sotto il cornetto medio, i seni frontali e mascellari, le cellette etmoidali medie e anteriori
- con il meato inferiore, sotto l’omonimo cornetto, si apre invece il canale nasolacrimale che mette in comunicazione la cavità orbitaria con quella nasale.
Funzioni dei seni paranasali
La funzione dei seni non è del tutto certa, ma si pensa che possa essere relativa a:
- incrementare la risonanza della voce;
- fornire un cuscinetto per aumentare la resistenza delle ossa ai colpi facciali;
- far diminuire il peso delle ossa del cranio, specie quella della faccia: la struttura delle ossa facciali è importante, poiché su esse si appoggiano i numerosissimi muscoli che regolano le espressioni facciali, strumento comunicativo;
- umidificare e riscaldare l’aria inalata, mediante il meccanismo di lento ricambio dell’aria contenuta nei seni;
- isolare le strutture sensibili, come le radici dei denti e gli occhi, dalle fluttuazioni rapide di temperatura che dall’esterno giungono fino alla fossa nasale.
Patologie dei seni paranasali
I seni paranasali sono collegati alla cavità nasale attraverso piccoli orifizi chiamati osti. Vengono facilmente ostruiti da infiammazioni allergiche o dal rigonfiamento della mucosa nasale causato dal comune raffreddore. Quando ciò avviene il normale drenaggio del muco dentro i seni è ostacolato e disturbato. L’infiammazione delle mucose dei seni porta allo sviluppo di una patologia molto diffusa e comune, la sinusite. Queste condizioni patologiche possono essere trattate con farmaci come la pseudoefedrina, che riduce l’umidità all’interno del naso, o con tradizionali tecniche di lavaggio nasale. Le neoplasie maligne dei seni paranasali sono circa lo 0,2% di tutte le neoplasie. Circa l’80% colpisce i seni mascellari. Quelle dei seni sfenoidale e frontale sono estremamente rare.
Leggi anche:
- Sinusite: cause, sintomi e cure di una malattia del freddo molto diffusa
- Cattivo odore dal naso e muco maleodorante: cacosmia e ozena nasale
- Sangue dal naso (epistassi) in bambini e adulti: cause, rimedi naturali, cosa fare e cosa NON fare
- Naso chiuso: perenne, senza raffreddore, di notte, farmaci e rimedi
- Arinia: la mancanza congenita del naso
- Le 7 fasi della deglutizione (volontarie ed involontarie)
- Differenza tra muscoli mimici, epicranico, masticatori ed altri muscoli del cranio
- Massiccio facciale: differenza tra osso nasale, lacrimale, palatino, zigomatico e vomere
- Osso sfenoide: anatomia e posizione nel cranio
- Osso etmoide: anatomia e posizione nel cranio
- Articolazione temporo mandibolare (ATM): anatomia e funzioni
- Differenza tra neurocranio e splancnocranio
- Differenza tra frattura di LeFort I, II e III
- Cranio e base cranica: ossa, anatomia e funzioni
- Differenza tra scheletro assile ed appendicolare
- Com’è fatto il cervello, a che serve e come funziona la memoria?
- Differenza tra mascella e mandibola: sono sinonimi?
- Di cosa è fatta la saliva, quanta ne produciamo, a che serve?
- Bocca secca ed asciutta da ansia, diabete, malattie del fegato: diagnosi e cure
- Lingua: anatomia e funzioni in sintesi
- Denti: anatomia, funzioni e patologie più diffuse in sintesi
- Guance: anatomia e funzioni in sintesi
- Labbra: anatomia, funzioni, patologie e significato sociale
- Palato: anatomia, funzioni e patologie più diffuse in sintesi
- Palatoschisi: cause, problemi derivanti e cure
- Labbro leporino (cheiloschisi): tipi, cause, problematiche e cure
- Salivazione eccessiva dopo i pasti, in gravidanza, nei bambini: quali rimedi?
- Ghiandole salivari ingrossate: sintomi, cause, come si curano
- Ghiandole salivari: anatomia e funzioni in sintesi
- Tumore delle ghiandole salivari: sintomi, diagnosi e terapie
- Dolore alla mandibola: cause e sintomi
- Sindrome temporo mandibolare: sintomi, diagnosi e cure
- Torcicollo e dolore al collo: sintomi, rimedi e prevenzione
- Colpo di frusta: sintomi, rimedi e risarcimento in Italia
- A che serve l’osso ioide e dove si trova? Cos’è il pomo d’Adamo?
- Apparato respiratorio: anatomia in sintesi, struttura e funzioni
- Tiroide: dove si trova, com’è fatta e quali funzioni svolge?
- Differenza tra laringe, faringe e trachea
- Tiroide: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
- Paratiroidi: anatomia e funzioni in sintesi
- Tracheostomia: complicanze, parlare, percutanea, cibo e gestione
- Differenza tra tracheotomia e tracheostomia
- Cricotiroidotomia: urgenza, complicanze, procedura ed indicazioni
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!