Con il termine “saturnismo” (anche detto “avvelenamento da piombo“, “intossicazione da piombo” o “plumbismo“; in inglese “lead poisoning“, “lead intoxication“, “plumbism“, “colica pictorum“, “saturnism“, “Devon colic” o “painter’s colic“) in medicina si indica una malattia potenzialmente grave e cronica dovuta all’esposizione professionale o accidentale al piombo che porta all’assimilazione del piombo nell’organismo. Il saturnismo comincia a dare sintomi generalmente quando i livelli di piombemia (piombo nel sangue) superano i 40 μg/dL negli adulti e i 60 μg/dL nei bambini. Il saturnismo è ritenuto la causa di quasi il 10% dei casi di disabilità intellettiva di origine altrimenti sconosciuta e può provocare problemi neurologici e comportamentali che compromettono profondamente la qualità della vita del paziente. Alcuni degli effetti sono permanenti. Nei casi più gravi possono verificarsi coma e morte.
Diagnosi
La diagnosi di saturnismo viene generalmente effettuata mediante una accurata anamnesi (che indagherà sulla possibile esposizione professionale o accidentale al piombo), l’esame obiettivo (che aiuta ad esclude altre patologie e condizioni che presentano sintomi e segni simili) e soprattutto con la misurazione del livello di piombo nel sangue.
Medicina di laboratorio
Il livello di piombo nel sangue è misurato in microgrammi di piombo per decilitro di sangue (µg/dL). Possono essere utilizzati anche i livelli di piombo nelle urine, anche se meno comunemente. I Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie degli Stati Uniti hanno fissato il limite massimo per il piombo nel sangue per gli adulti a 10 µg/dl (10 µg/100 g) e per i bambini a 3,5 µg/dl. Un livello elevato di piombo può essere rilevato anche da cambiamenti nei globuli rossi o da linee dense nelle ossa dei bambini, come si vede alle radiografie. Nei casi di esposizione cronica, il piombo spesso si sequestra in concentrazioni più elevate prima nelle ossa, poi nei reni. Se un operatore esegue un test di escrezione provocatorio, o “prova di chelazione” è probabile che una misurazione ottenuta dall’urina anziché dal sangue fornisca una rappresentazione più accurata del carico totale di piombo a un interprete esperto. Nella diagnosi e nel trattamento possono essere coinvolti tossicologi clinici, medici specialisti nel campo degli avvelenamenti ed altre figure professionale.
L’esame dello striscio di sangue perifierico può rivelare la punteggiatura basofila dei globuli rossi (punti nei globuli rossi visibili al microscopio), nonché i cambiamenti normalmente associati all’anemia da carenza di ferro (microcitosi e ipocromasia): questa è conosciuta come anemia sideroblastica, tuttavia la punteggiatura basofila è riscontrabile anche in condizioni non correlate, come l’anemia megaloblastica causata da carenze di vitamina B12 (colbalamina) e folati. Contrariamente ad altre anemia sideroblastica, non sono presenti sideroblasti ad anello in uno striscio di midollo osseo.
L’esposizione al piombo può essere valutata anche misurando la protoporfirina eritrocitaria (EP) nei campioni di sangue. L’EP è una parte dei globuli rossi nota per aumentare quando la quantità di piombo nel sangue è elevata, con un ritardo di alcune settimane, pertanto i livelli di EP insieme ai livelli di piombo nel sangue possono suggerire il periodo di tempo di esposizione; se i livelli di piombo nel sangue sono elevati ma l’EP è ancora normale, questo risultato suggerisce che l’esposizione è stata recente, tuttavia, il livello EP da solo non è sufficientemente sensibile per identificare livelli elevati di piombo nel sangue inferiori a circa 35 μg/dL. A causa di questa soglia di rilevamento più elevata e del fatto che i livelli EP aumentino anche in caso di carenza di ferro, l’uso di questo metodo per rilevare l’esposizione al piombo è diminuito.
Diagnostica per immagini
I livelli di piombo nel sangue sono un indicatore principalmente dell’esposizione recente o attuale al piombo, non del carico corporeo totale: per tale motivo è utile conoscere quanto piombo è presente a livello osseo. Il piombo nelle ossa può essere misurato in modo non invasivo mediante fluorescenza a raggi X; questa potrebbe essere la migliore misura dell’esposizione cumulativa e del carico corporeo totale, tuttavia questo metodo non è ampiamente disponibile e viene utilizzato principalmente per la ricerca piuttosto che per la diagnosi di routine. Un altro segno radiografico di livelli elevati di piombo è la presenza di linee radiodense chiamate linee di piombo nella metafisi delle ossa lunghe dei bambini in crescita, soprattutto intorno alle ginocchia. Queste linee di piombo, causate dall’aumento della calcificazione dovuta al metabolismo interrotto nelle ossa in crescita, diventano più ampie con l’aumentare della durata dell’esposizione al piombo. I raggi X possono anche rivelare materiali estranei contenenti piombo, come proiettili o schegge di vernice nel tratto gastrointestinale.
Diagnosi differenziale
L’avvelenamento da piombo condivide molti sintomi con numerose altre condizioni e può essere facilmente confuso con esse da un medico poco esperto e che non esegue una accurata anamnesi. Condizioni che si presentano in modo simile e devono essere escluse nella diagnosi di avvelenamento da piombo includono la sindrome del tunnel carpale, la sindrome di Guillain-Barré, le coliche renali, l’appendicite, l’encefalite negli adulti e la gastroenterite virale nei bambini. Altre diagnosi differenziali nei bambini comprendono costipazione, coliche addominali, carenza di ferro, ematoma subdurale, neoplasie del sistema nervoso centrale, disturbi psichiatrici e disabilità intellettiva.
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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