Quando accendiamo una sigaretta, il fumo prodotto dalla sua combustione (che poi è quello che realmente entra nei polmoni e nel sangue del fumatore e di chi gli sta vicino) produce circa 7000 sostanze, di cui almeno 250 tossiche e/o irritanti per l’organismo umano e circa 70 non solo tossiche ma anche cancerogene ed alcune perfino radioattive. In questo articolo ci occuperemo delle sostanze cancerogene e radioattive contenute nel fumo di sigaretta, in particolare di:
- benzene;
- formaldeide;
- arsenico;
- PAH (idrocarburi aromatici policiclici del catrame);
- acetaldeide;
- nitrosammine specifiche del tabacco;
- 1-3 butadiene;
- cumene;
- berillio;
- ossido di etilene;
- nichel;
- cloruro di vinile;
- ammine aromatiche (anilina, o-toluidina, 2,4,6-trimetilanilina, o-anisidina, 3-trifluorometilanilina, n-metilanilina);
- cadmio;
- cromo;
- polonio-210.
IMPORTANTE: in questo articolo si parla degli elementi presenti nel “fumo di sigaretta”, ma lo stesso discorso può essere applicato a qualsiasi prodotto che sprigioni fumo dalla combustione del tabacco, come ad esempio pipa, sigari e sigarette artigianali. Sono esclusi i prodotti sostitutivi, come ad esempio la sigaretta elettronica, in cui il “fumo” non è prodotto dalla combustione del tabacco.
Benzene
Il benzene è un liquido volatile, incolore e dal caratteristico odore intenso. E’ tossico per il sangue ed il tessuto osseo. Il principale effetto di un’esposizione cronica al benzene è il danneggiamento dei tessuti ossei e la diminuzione delle cellule del midollo osseo, che può causare una diminuzione del tasso di globuli rossi nel sangue e un’anemia aplastica o una leucemia. Può anche dare origine a coaguli, difficoltà di coagulazione del sangue ed indebolimenti del sistema immunitario. Favorisce i tumori maligni della bocca, delle cavità nasali, della pelle, del polmone, del seno e del fegato. Il benzene è correlato anche a linfomi e leucemie. L’intossicazione provocata dal benzene o dai suoi derivati (ad esempio toluene, xileni o fenoli) è detta benzolismo. L’inalazione di un tasso molto elevato di benzene può portare al decesso. Il benzene provoca inoltre sonnolenza, vertigini, tachicardia, mal di testa, tremori, stato confusionale, perdita di coscienza, vomito, irritazione gastrica, vertigini, sonnolenza, convulsioni e tachicardia.
Formaldeide
La formaldeide è un composto chimico dal forte potere battericida e viene usato per creare prodotti disinfettanti. La formaldeide è tossica e cancerogena per l’uomo e provoca irritazione oculare e delle vie respiratorie. Aumenta il rischio di tumore maligno a rinofaringe e laringe oltre che di leucemia.
Arsenico
L’arsenico è un semimetallo tossico e cancerogeno. Danneggia in modo grave il sistema digestivo ed il sistema nervoso. L’intossicazione da arsenico è mortale. Causa carcinoma della vescica, carcinoma mammario e tumori dell’apparato tegumentario. L’arsenico inoltre riduce le difese antiossidanti dell’organismo, provoca stress ossidativo nella cellula, interferisce con i meccanismi endocrini regolati dagli estrogeni, danneggia il DNA provocando mutazioni genetiche (anche nel feto, in caso di mamma fumatrica).
Idrocarburi aromatici policiclici del catrame (PAH)
I PAH, cioè gli idrocarburi aromatici policiclici del catrame, ed in particolare il benzopirene, rappresentano la componente cancerogena del catrame: favoriscono il tumore al polmone, il tumore alla laringe, i carcinomi cutanei, il tumore alla vescica e il tumore renale.
Acetaldeide
L’acetaldeide viene usato per addolcire il sapore del tabacco. L’acetaldeide è una sostanza capace di modificare il DNA ed è cancerogena.
Nitrosammine specifiche del tabacco
Le nitrosammine specifiche del tabacco sono un derivato degli alcaloidi presenti nella pianta di tabacco, di cui cui principale rappresentante è la nicotina. Le nitrosammine specifiche del tabacco sono cancerogene (tranne la nicotina, che pur essendo tossica NON è cancerogena). In particolare le nitrosammine specifiche del tabacco favoriscono il tumore al polmone, il tumore al pancreas, il tumore alla bocca, il tumore all’esofago e quello epatico.
1,3-butadiene
L’1,3-butadiene è una molecola organica composta da quattro atomi di carbonio e un doppio legame tra il carbonio 1 e il carbonio 2 e un altro doppio legame tra il carbonio 3 e il carbonio 4. Il butadiene viene utilizzato per preparare elastomeri come il polibutadiene, il neoprene o copolimeri con stirene (gomma SBR) o con acrilonitrile (gomma nitrilica). Viene usato anche nella sintesi del nylon e del ciclododecatriene. Esposizioni acute al butadiene causano sintomi vegetativi quali disturbi visivi, vertigini, stanchezza generale, abbassamento della pressione sanguigna, mal di testa, nausea, diminuzione del battito cardiaco e svenimento. L’esposizione cronica al butadiene causa malattie cardiovascolari e cancro (categoria 1 delle liste IARC) e sembrerebbe anche avere un ruolo nella compromissione della sfera sessuale e riproduttiva.
Cumene
Il cumene è un composto organico costituito da un anello benzenico a cui è legato un gruppo isopropilico. A temperatura e pressione ambiente si presenta come un liquido incolore con odore caratteristico. Il cumene è presente nel greggio.
Berillio
Il berillio è un metallo alcalino terroso di colore grigio acciaio, ed è pericoloso per molti motivi: per prima cosa è dannoso se inalato e gli effetti dipendono dai tempi e dalla quantità di esposizione. Il berillio può provocare una condizione che ricorda la polmonite, chiamata berilliosi acuta, inoltre è carcinogeno, in particolare per i tessuti polmonari. Alcune persone sviluppano una sensibilità al berillio: questa condizione viene chiamata berilliosi cronica è può manifestarsi molti anni dopo l’esposizione a livelli di berillio superiori alla norma. Questa malattia può causare difficoltà nella respirazione, astenia, anoressia, perdita di peso e problemi cardiaci.
Ossido di etilene
L’ossido di etilene è un gas incolore dall’odore dolciastro, estremamente infiammabile, esplosivo se mescolato all’aria, inoltre viene usato per la produzione di numerosi materiali. L’ossido di etilene è tossico se inalato: può provocare mal di testa e confusione seguiti da convulsioni, fino a colpi apoplettici e coma nel caso di un’esposizione più prolungata. L’ossido di etilene è un potente irritante delle vie respiratorie e può provocare in esse versamento di liquidi anche ore dopo l’avvenuta esposizione. L’ossido di etilene provoca cancro al fegato, problemi riproduttivi (aborti spontanei e mutazioni nella progenie) e danni all’occhio come la cataratta.
Nichel
Il nichel è un metallo che appartiene al blocco del ferro ed è tossico per l’uomo. La maggior parte del nichel assorbito quotidianamente è rimosso per via renale con le urine, tuttavia le dosi massicce o l’esposizione cronica possono rappresentare un rischio professionale a causa della sua tossicità acuta e della sua cancerogenicità. L’esposizione al nichel non dovrebbe superare gli 0,05 mg/m³ per 40 ore a settimana perché fumi di solfuro di nichel sono cancerogeni. Alcune persone mostrano ipersensibilità al nichel che si manifesta sulle zone della pelle esposte ad esso.
Cloruro di vinile
Il cloruro di vinile è un gas incolore dal tipico odore dolciastro, insolubile in acqua, usato nella produzione di cloruro di polivinile, noto come PVC. Il cloruro di vinile deprime il sistema nervoso centrale e può provocare aritmie fatali, mal di testa, stordimento, perdita di coordinazione dei movimenti, disturbi della percezione visiva, allucinazioni, perdita di coscienza, paralisi dei centri bulbari e morte per crisi respiratoria. Il cloruro di vinile è un potente cancerogeno che causa in particolare il cancro del fegato, sia nella forma di carcinoma epatocellulare che di angiosarcoma epatico.
Polonio-210
Il polonio-210 è un isotopo radioattivo del polonio contenuto nel fumo prodotto dalla combustione del tabacco. Tale isotopo è un emettitore alfa con una emivita di 138,39 giorni. Un milligrammo di questo metalloide emette lo stesso numero di particelle alfa di 5 grammi di radio. Il decadimento di questo elemento rilascia anche una grande quantità di energia: mezzo grammo di polonio-210 termicamente isolato dall’ambiente può raggiungere temperature di circa 500 °C, e sviluppare circa 140 W/g in energia termica. Le sue caratteristiche lo rendono un temibile cancerogeno. Può essere riscontrato anche nei mozziconi di sigaretta spenti da molto tempo, a tal proposito leggi: Attenzione ai mozziconi di sigaretta: contengono gas tossici e polonio radioattivo
Ammine aromatiche
Le ammine aromatiche (anilina, o-toluidina, 2,4,6-trimetilanilina, o-anisidina, 3-trifluorometilanilina, n-metilanilina) sono generate soprattutto nella produzione di coloranti e pigmenti coloranti per tessuti e nell’industria della gomma. A temperatura ambientale sono liquide o solide, poco o non solubili in acqua e generalmente inodori. Le ammine aromatiche sono cangerogene ed i lavoratori che lavorano in ambienti in cui le ammine aromatiche sono elevate hanno un rischio più elevato di sviluppare tumori maligni.
Cadmio
Il cadmio trova impiego tipicamente nelle pile e negli intonaci. Il cadmio è potenzialmente cancerogeno per l’essere umano, specie per i polmoni, inoltre danneggia i vasi sanguigni, i reni, le ossa (con maggior rischio di fratture) il sistema nervoso e quello immunitario.
Cromo
Il cromo, nello stato di ossidazione noto come cromo esavalente, è tossico e cancerogeno, specie per il polmone ed i seni paranasali, inoltre è associato a bronchite, disturbi digerenti, asma u laringite.
Per approfondire:
- Quali sostanze nocive e cancerogene contiene il fumo di una sigaretta?
- Sostanze tossiche e irritanti contenute nel fumo di sigaretta, pipa e sigaro
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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