Crisi d’astinenza e craving in medicina: significato, esempi, terapie, consigli

MEDICINA ONLINE DROGA EROINA COCAINA POLVERE SPACCIATORE CUCCHIAINO TOSSICODIPENDENZA ECSTASY MARIJUANA TOLLERANZA ASSUEFAZIONE DIPENDENZA FISICA PSICHICA PSICOLOGICACon “crisi d’astinenza” in medicina e farmacologia si intende una sindrome caratterizzata da segni e sintomi che appaiono alla sospensione improvvisa o alla riduzione dell’utilizzo di una sostanza assunta a dosi elevate e per un lungo periodo di tempo. Con “sostanza” si intende un qualsiasi principio attivo cioè una specifica sostanza dotata di una specifica attività biologica, curativa nel caso dei farmaci, ma anche di altro tipo come avviene nelle droghe.

Lo sostanza oggetto di astinenza può essere sia esogena, ad esempio una droga o un farmaco, ma anche endogena come la dopamina, neurotrasmettitore anelato ad esempio dai giocatori d’azzardo o di chi soffre di masturbazione o sessualità compulsiva.

I segni e sintomi di astinenza, pur essendo in parte sovrapponibili in tutti le sindromi di astinenza, sono in parte sostanza-specifici, cioè la sospensione di una data sostanza determina segni e sintomi specifici relativi all’astinenza di quella data sostanza e non di altre.

In genere più la quantità di sostanza assunta abitualmente è elevata ed assunta da molto tempo, tanto più grandi saranno i sintomi di astinenza provati dal soggetto. I sintomi di astinenza generalmente tendono ad essere più elevati al momento dell’improvvisa mancanza della sostanza ed a diminuire in alcuni giorni, anche se il tempo è variabile in base alla sostanza specifica. Soggetti che si sono disintossicati da una data sostanza, anche a distanza di anni, rimangono comunque a rischio di facili ricadute: ad esempio un ex alcolista, anche se non beve da molti anni, rimane molto più a rischio di finire nel vortice dell’alcol rispetto a chi non è stato mai alcolista, e tale rischio è generalmente aumentato per il resto della sua vita.

Leggi anche:

Craving

Uno dei sintomi comuni a tutte le sindromi di astinenza, è il “craving“, termine inglese traducibile con “brama” che indica il desiderio improvviso ed incontrollabile di assumere una determinata sostanza, tipicamente indotto dall’astinenza da una sostanza stupefacente. Chi avverte il craving, è colto da un desiderio talmente forte di una data sostanza, che è disposto generalmente a tutto, anche a compiere gesti illegali, pur di averla ed assumerla, nonostante il soggetto sia generalmente a conoscenza del fatto che sia una sostanza nociva per l’organismo. Il desiderio irrefrenabile è quindi spesso accompagnato da una ricerca compulsiva o dall’attuazione di determinati comportamenti, anche antisociali, al fine di ottenere l’oggetto di cui si sente il forte bisogno, come ad esempio rubare o falsificare ricette mediche. Il craving porta ad attuare comportamenti anche considerabili assurdi da chi non è dipendente da quella sostanza: ad esempio un tabagista cronico, a cui siano state tolte le sigarette, in casi estremi di craving arriverebbe perfino a fumare un mozzicone di sigaretta trovato per strada pur di acquietare i propri sintomi di astinenza da nicotina, comportamento incomprensibile da parte da un soggetto non fumatore o da un fumatore di moderate quantità di tabacco.

Craving e cibo

Con “craving” ci si può anche riferire al desiderio impulsivo di particolari alimenti, come ad esempio di cibi che contengono un alto contenuto di grassi o di dolci (junk food, cibo spazzatura): tipicamente tale forma di craving interviene in individui obesi, abituati a sovralimentarsi ed alla malnutrizione per eccesso. Per quanto riguarda gli alcolici, viene anche utilizzato il termine dipsomania.

Craving nelle dipendenze comportamentali

Il termine “craving” si riferisce non solo al desiderio impulsivo per una sostanza psicoattiva o per un cibo, come visto precedentemente, ma anche al desiderio irresistibile di mettere in pratica un qualsiasi comportamento da cui si dipende, come ad esempio la cleptomania, il gioco d’azzardo patologico, il comportamento sessuale compulsivo (incluso la masturbazione compulsiva), il disturbo da escoriazione (stuzzicamento della pelle), l’internet addiction e l’acquisto compulsivo.

Leggi anche:

Tipi di sindromi di astinenza

Le sindromi d’astinenza comprese nella Classificazione ICD-10 sono:

  • Sindrome d’astinenza da alcol;
  • Sindrome d’astinenza da oppioidi;
  • Sindrome d’astinenza da cannabinoidi;
  • Sindrome d’astinenza da sedativi o ipnotici;
  • Sindrome d’astinenza da cocaina;
  • Sindrome d’astinenza da caffeina e altri stimolanti;
  • Sindrome d’astinenza da allucinogeni;
  • Sindrome d’astinenza da nicotina;
  • Sindrome d’astinenza da solventi volatili;
  • Sindrome d’astinenza da altre sostanze psicoattive o da uso multiplo di sostanze stupefacenti.

Sintomi e segni di crisi di astinenza

Come già anticipato, pur in parte essendo sovrapponibili come il craving, ogni sostanza ha dei sintomi e segni specifici di astinenza. Elencheremo ora i sintomi e segni tipici delle crisi di astinenza di alcune sostanze.

Sintomi e segni di crisi di astinenza da sostanze eccitanti

Comprende l’astinenza da cocaina e da amfetamine. Viene definita dall’insorgenza, entro ore o giorni dalla cessazione d’uso della sostanza dopo un lungo periodo di assunzione (in genere mesi o anni), di uno stato disforico e di almeno due dei seguenti:

  • stato ansioso;
  • astenia (mancanza di forze);
  • attività onirica viva e spiacevole;
  • allucinazioni visive o uditive;
  • insonnia;
  • ipersonnia;
  • aumento dell’appetito;
  • agitazione psicomotoria;
  • rallentamento psicomotorio.

Tali sintomi devono presentarsi in modo da causare uno stress clinicamente significativo o influire negativamente sulla vita sociale e lavorativa. Inoltre si deve escludere che tali sintomi siano dovuti ad altri disordini mentali.

Leggi anche:

Sintomi e segni di crisi di astinenza da sostanze depressive

Comprende l’astinenza da alcol e quella da sedativi, ipnotici e ansiolitici. Viene definita dalla presenza, entro ore o giorni dalla cessazione dell’uso della sostanza dopo un lungo periodo di assunzione (generalmente varie settimane, mesi o anni), di almeno due dei seguenti segni e sintomi:

  • nausea;
  • vomito;
  • allucinazioni visive, uditive o tattili;
  • agitazione psicomotoria;
  • crisi tonico-cloniche;
  • iperattività del sistema nervoso autonomo;
  • tremore delle mani;
  • insonnia;
  • stato ansioso.

Tali sintomi devono presentarsi in modo da causare uno stress clinicamente significativo o influire negativamente sulla vita sociale e/o professionale, inoltre si deve escludere che tali sintomi siano dovuti ad altri disordini mentali.

Leggi anche:

Sintomi e segni di crisi di astinenza da nicotina

L’astinenza da nicotina viene definita dalla presenza, entro 24 ore dalla cessazione d’uso della sostanza (ad esempio smettendo di fumare) dopo un lungo periodo di assunzione (generalmente mesi o anni), di almeno quattro dei seguenti:

  • umore depresso;
  • umore disforico;
  • insonnia;
  • irritabilità;
  • frustrazione;
  • rabbia;
  • stato ansioso;
  • difficoltà di concentrazione;
  • irrequietezza;
  • bradicardia;
  • stitichezza;
  • aumento di appetito, specie relativo ad alimenti ricchi ipercalorici ricchi di carboidrati e grassi (ad esempio junk food);
  • aumento di peso corporeo (da aumento di % di massa grassa).

Tali sintomi devono presentarsi in modo da causare uno stress clinicamente significativo o influire negativamente sulla vita sociale e lavorativa. Inoltre si deve escludere che tali sintomi siano dovuti ad altri disordini mentali.

leggi anche:

Sintomi e segni di crisi di astinenza da oppioidi

L’astinenza da oppiodi (come morfina ed eroina) viene definita dalla presenza, entro minuti o giorni dalla cessazione d’uso della sostanza dopo un lungo periodo di assunzione (in genere mesi o anni) o successivamente all’utilizzo di antagonista oppiaceo dopo un qualsiasi periodo di assunzione, di almeno tre dei seguenti:

  • grave malessere generale;
  • stato ansioso;
  • nausea o vomito;
  • mialgia;
  • lacrimazione;
  • rinorrea (naso che cola);
  • disforia;
  • midriasi (pupille dilatate);
  • piloerezione;
  • iperidrosi;
  • diarrea;
  • febbre;
  • insonnia;
  • sonnolenza.

Tali sintomi devono presentarsi in modo da causare uno stress clinicamente significativo o influire negativamente sulla vita sociale e lavorativa. Inoltre si deve escludere che tali sintomi siano dovuti ad altri disordini mentali.

Leggi anche:

Consigli generali per evitare le crisi di astinenza

Non esiste una soluzione per evitare il 100% dei casi di crisi d’astinenza, ma si può tuttavia diminuirne il rischio seguendo alcuni consigli generali:

  • evitando di assumere droghe (come alcol, eroina, cocaina, nicotina…);
  • evitando di interrompere improvvisamente l’assunzione di un farmaco, bensì diminuendo gradatamente il suo dosaggio come prescritto dal medico;
  • evitando farmaci illegali (doping) e/o di dubbia provenienza;
  • evitando di assumere un farmaco per periodi prolungati;
  • evitando il sovra-dosaggio;
  • assumendo un farmaco solo se c’è realmente bisogno;
  • evitando se possibile di assumere più farmaci contemporaneamente;
  • evitando di assumere farmaci assieme ad alcol e droghe;
  • evitando il “fai da te” e chiedendo sempre consiglio al medico prima di assumere qualsiasi farmaco.

Terapie

L’uso di alcuni farmaci, specie in associazione alla psicoterapia cognitivo-comportentale, possono diminuire nel tempo le crisi di astinenza, sia nel caso di dipendenza da sostanza che da comportamento. Tra i farmaci ricordiamo il naltrexone, un antagonista del recettore mu-oppioide approvato per il trattamento dei disturbi da uso di oppiacei e alcol. In Italia è commercializzato come farmaco con il nome di Antaxone, Nalorex o Narcoral. In altri paesi è commercializzato col marchio Revia o Vivitrol. Il naltrexone, oltre che in alcune dipendenze da sostanza, si è dimostrato efficace in trial clinici controllati anche in alcune dipendenze comportamentali come gioco d’azzardo patologico e cleptomania, inoltre è anche apparso in qualche modo promettente in studi in aperto su comportamento sessuale compulsivo, acquisto compulsivo e dipendenza patologica da Internet.

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su YouTube, su LinkedIn e su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.