Con l’espressione “coma etilico” (in inglese “ethyl coma”) o “intossicazione acuta da alcol“, si intende una gravissima intossicazione da etanolo, cioè da alcool, provocata da livelli eccessivi di alcool etilico nel sangue del soggetto. Un coma etilico non deve mai essere sottovalutato, potendo provocare danni irreversibili al sistema nervoso o la morte del soggetto. Ricordiamo che l’alcol è pericoloso per la salute dell’organismo e non a caso è stato inserito al quarto posto nella classifica Lancet della pericolosità delle droghe, prima di anfetamine, LSD ed ecstasy. L’intossicazione da alcol è un problema in notevole aumento: quasi un quinto degli accessi al Pronto Soccorso per questo motivo, sono da parte di minori di 14 anni. I problemi legati all’alcol non sono soltanto legati alla salute del fegato e dell’intero organismo, ma rappresentano un grave fattore di rischio per incidenti stradali e vari reati commessi sotto l’influenza dell’alcol.
Sintomi e segni
Come riconoscerlo? Il coma etilico segue lo stato di ubriachezza nelle fasi precedenti e determina alcuni segni e sintomi, tra cui:
- stato di incoscienza;
- alitosi;
- arrossamento cutaneo;
- bradicardia (rallentamento della frequenza cardiaca);
- ipotensione arteriosa (pressione bassa);
- dispnea (difficoltà respiratoria);
- depressione respiratoria;
- vasodilatazione;
- ipoglicemia;
- acidosi (diminuzione del pH del sangue);
- ipotermia.
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Valori
Per fare in modo che si verifichi un coma etilico, un individuo deve bere molto di più del classico “bicchierino” del sabato sera: con uno-due bicchieri di vino o di superalcolico non si raggiunge un livello di alcolemia tale da generare un coma etilico, almeno in un soggetto adulto e sano. Consideriamo che con un bicchiere di alcol si raggiunge una alcolemia (termine che indica i livelli di alcol etilico nel sangue) di 0,2 g/l, che provocano sintomi considerati piacevoli. Per maggior precisione, l’alcolemia a 0,2 g/l in un uomo di 60 kg di peso, si raggiunge mediamente con l’ingestione a stomaco vuoto di una delle seguenti bevande:
- una lattina da 330 mL di birra (4,5 gradi);
- un bicchiere da 125 mL di vino (11,5 gradi);
- un bicchierino da 40 mL di superalcolico (40 gradi).
Vediamo ora brevemente ad alcuni valori di alcolemia (espressi in grammi di alcol etilico per litro di sangue), quali effetti e sintomi generalmente corrispondono (attenzione gli effetti sono molto soggettivi in base a vari fattori come peso, età, sesso e presenza di patologie):
- 0,2: socievolezza, espansività, euforia, rossore in volto;
- 0,5 (valore limite legale per poter guidare): rallentamento dei riflessi, diminuzione dei freni inibitori, comportamenti bizzarri o molesti;
- 0,8-1,2: azione depressiva sui centri motori, perdita dell’autocontrollo, diminuzione della forza, disturbi dell’equilibrio;
- 1,2-2,0: vera e propria ubriachezza, andatura barcollante, difficoltà nel valutare situazioni di pericolo, difficoltà di concentrazione/memoria, deficit erettile, diplopia (visione doppia);
- 2,0-4,0: perdita del tono muscolare, indifferenza all’ambiente circostante, assenza di reazione agli stimoli, immobilità, mutacismo, comportamenti altamente bizzarri, autolesionistici o molesti, allucinazioni visive o uditive;
- > 4,0: incoscienza, coma, depressione respiratoria/cardiovascolare, morte.
Da quanto appena detto, si intuisce che il coma, nella maggioranza dei soggetti, si verifichi quando si superano i quattro grammi per litro di alcolemia (anche se ciò non significa che possa intervenire prima di questo livello). Per arrivare a quattro grammi di alcolemia si dovrebbero bere circa 20 bicchieri di vino con gradazione media (anche molti meno con superalcolici o con vini molto alcolici). Gli alcolisti hanno in genere una tolleranza superiore ad alti livelli di alcolemia.
ATTENZIONE:
- i giovani al di sotto dei 14 anni e le donne possono andare in coma etilico già superando una alcolemia di 2,5 grammi per litro;
- le donne incinte provocano danni al feto già a livelli di alcolemia inferiori ai 2,5 g/l;
- nei bambini alcolemie pari o superiori a 2 g/l possono provocare danni irreversibili e provocare la morte.
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Tempo di insorgenza
Il tempo di insorgenza dipende non solo dagli alcolici bevuti, ma anche dal tempo impiegato nel berli: un numero minore di alcolici ingerito in pochissimo tempo potrebbe essere quindi più rischioso di un numero maggiore di alcolici ingeriti in tempi molto più dilatati. Il picco di concentrazione di alcolemia arriva generalmente 30-100 minuti dopo la prima ingestione, quindi il coma etilico può effettivamente essere raggiunto in tempi anche estremamente rapidi e può avvenire in modo ancora più rapido se il soggetto:
- è molto giovane e magro;
- è donna;
- è a stomaco vuoto;
- ha assunto farmaci (ad esempio psicofarmaci), droghe o altre sostanze;
- ha abusato di sigarette;
- non è abituato a bere alcolici;
- ha malattie del fegato.
A parità di gradazione della bevanda, l’alcolemia sale più rapidamente nel caso di bevanda gasata e più lentamente se liscia.
Cosa aumenta il rischio di coma etilico?
Vi sono certamente soggetti che riescono a reggere meglio l’alcool rispetto ad altri, o peggio, in base a moltissimi fattori. Esiste una certa predisposizione, ma anche il sesso è importante: le donne tendono ad avere più problematiche rispetto agli uomini. Gli individui più a rischio sono le donne molto giovani (meno di 14 anni), magre, di corporatura minuta, che bevono raramente (gli individui che bevono periodicamente hanno in genere una più alta tolleranza). Il rischio aumenta in presenza di epatopatie che alterino al normale capacità del fegato di metabolizzare l’etanolo. L’assunzione contemporanea con droghe e psicofarmaci accentua i sintomi ed aumenta il rischio di morte.
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Coma etilico: cosa fare?
E’ necessario non lasciare mai sola una persona che sta male dopo una grossa ingestione di alcool. Utile fare in modo che non beva più e aspettare i soccorsi di un’ambulanza: se una persona vicina a noi è in stato confusionale e manifesta i sintomi del coma etilico, è necessario chiamare IMMEDIATAMENTE una ambulanza, senza aspettare ulteriormente. Evitiamo sempre il fai da te: ci vuole, infatti, il trasporto in ospedale per un intervento medico.
Conseguenze
L’organo che metabolizza nel nostro corpo l’alcool è, come noto, il fegato: esso riesce a metabolizzare facilmente l’etanolo, ma entro certi limiti che, se superati, determinano la libera circolazione di sostanze tossiche che provoca danni gravi al DNA e alle cellule staminali. Un eccesso di alcol può provocare danni permanenti al cervello e, nei casi più gravi, la morte.
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Terapia
In genere, la terapia del coma etilico si basa sull’eliminazione dell’ipotermia, dell’acidosi e dell’ipoglicemia. Il medico può, infatti, somministrare glucosio per endovena, così come fruttosio, oppure bicarbonato o lattato di sodio, oltre a soluzioni saline per ripristinare l’equilibrio idrosalino. Nei casi più gravi, può essere richiesta la respirazione artificiale.
Prognosi e durata
La durata e la prognosi di un coma etilico sono difficilmente prevedibili, dipendendo da svariati fattori, tra cui soprattutto lo stato di salute del soggetto, l’età e la tempestività dei soccorsi.
Prevenzione
Come prevenire un coma etilico? Ecco alcuni consigli:
- non bere alcolici;
- preferire drink analcolici;
- preferire alcolici lisci (non gassati);
- bere in un arco temporale più dilatato;
- bere drink alcolici molto allungati con l’acqua;
- preferire birra o vino ai superalcolici;
- preferire alcolici a bassa gradazione alcolica;
- evitare di bere alcolici a stomaco vuoto;
- evitare di mescolare alcol con farmaci o droghe;
- se proprio non si riesce a non bere, assumere al massimo due bicchieri di alcol al giorno;
- contattare un medico se vi accorgete di avere ubriacature frequenti o se avete una dipendenza da alcol.
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Lo Staff di Medicina OnLine
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