Glasgow Coma Scale per la classificazione del coma

MEDICINA ONLINE GLASGOW COMA SCALE TABELLA CLASSIFICAZIONE COMA ICTUS CEREBRALE MENINGI MENINGITE CERVELLO SISTEMA NERVOSO CRANIO MIDOLLO SPINALE VIRALE BATTERICA INFEZIONE NERVO ENCEFALO CERVELLO.jpgNel caso – purtroppo frequente – in cui un paziente adulto con emorragia cerebrale arrivi al Pronto Soccorso non cosciente o con alterazioni neurologiche importanti, per valutare la gravità della situazione – oltre agli esami radiologici come la TC cranio – si usa una tabella chiamata “Glasgow Coma Scale“. Tale tabella è utilizzata dal personale medico per la valutazione dello stato di coscienza dei pazienti che abbiano subito dei traumi. E’ una scala a punti in cui si valutano la risposta verbale, oculare e motoria. Secondo alcuni la scala sarebbe incompleta e mancante di utilità prognostica, tuttavia viene attualmente usata in tutto il mondo per valutare rapidamente le condizioni del paziente. Tentativi di miglioramento della scala da parte dei ricercatori sono ad oggi molto frequenti. Una scala alternativa alla Scala di Glascow, semplificata ed usata dai soccorritori, è la Scala AVPU.

Elementi della scala di Glasgow per il coma

Apertura occhi (E)

  1. Nessuna (E1)
  2. Allo stimolo doloroso (E2)
  3. Allo stimolo verbale (E3)
  4. Spontanea (E4).

Risposta verbale (V)

  1. Nessun suono emesso (V1)
  2. Emissione di suoni incomprensibili (V2)
  3. Il paziente parla e pronuncia parole, ma incoerenti (V3)
  4. Confusione, frasi sconnesse (V4)
  5. Paziente orientato, conversazione appropriata (V5).

Risposta motoria (M)

  1. Nessuna risposta allo stimolo doloroso (M1)
  2. Estensione allo stimolo doloroso (M2)
  3. Anormale flessione allo stimolo doloroso (M3)
  4. Flessione / Ritrazione allo stimolo doloroso (M4)
  5. Localizzazione dello stimolo doloroso (M5)
  6. Il paziente obbedisce ai comandi (M6).

Ad ogni tipo di stimolo vengono assegnati dei punti e la somma dei tre punteggi costituisce l’indice GCS. Ad esempio se il paziente apre spontaneamente gli occhi, totalizza 4 punti; se lo stesso paziente parla e pronuncia parole, ma incoerenti, aumenta il proprio punteggio di altri 3 punti; se ha una estensione allo stimolo doloroso, aggiunge altri 2 punti al proprio “score”: il suo punteggio finale sarà 4 + 3 + 2 = 9.

L’indice può andare da un minimo di 3 (nel caso E1 V1 M1, indicante coma profondo) ad un massimo di 15 (nel caso E4 V5 M6 indicante paziente sveglio e cosciente). Più il punteggio è alto e più il paziente è in condizioni migliori e quindi con una prognosi migliore. Generalmente, le lesioni cerebrali sono classificate come:

  • di elevata gravità: con GCS ≤ 8
  • di gravità moderata: GCS 9-13
  • di minore gravità: GCS ≥ 14

Un paziente con un GCS minore o uguale ad 8 è considerato grave e con minori possibilità di recupero e sopravvivenza.

In alternativa, tale indice può venire espresso in forma analitica (EVM) con i tre punteggi separati, come ad esempio: E3 – V4 – M3 che indica un paziente con gravità moderata.

La scala di Glasgow non è adatta ai bambini, specialmente sotto i 36 mesi di età (cioè quando il bimbo non ha ancora sviluppato una padronanza del linguaggio). Per tale motivo esiste una scala apposita per i bambini, chiamata Pediatric Glasgow Coma Scale. A tal proposito, leggi: Pediatric Glasgow Coma Scale in italiano: scala pediatrica del coma

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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

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