
La parte più bassa avvolge la testa, le cinghie colorate il tronco
Con “dispositivo di estricazione Kendrick” (in inglese Kendrick Extrication Device da cui l’acronimo KED) in medicina d’urgenza-emergenza si indica un dispositivo di primo soccorso che viene impiegato per l’estrazione di un soggetto traumatizzato da un veicolo, in caso di incidente stradale. Il KED avvolge:
- la testa;
- il collo;
- il tronco.
Questi tre segmenti, grazie al KED vengono bloccati in una posizione semirigida, consentendo l’immobilizzazione della colonna vertebrale. Il KED viene sempre applicato dopo l’applicazione del collarino cervicale: quest’ultimo è importantissimo per mantenere l’immobilizzazione dell’asse testa-collo-tronco, per evitare danni anche gravissimi ed irreversibili al sistema nervoso durante l’estrazione del soggetto infortunato dal veicolo, come paralisi di arti superiori e inferiori o morte.
Com’è fatto il KED
A differenza di una lunga tavola spinale o di una lettiera, un KED è costituito da una serie di barre in legno o in altro materiale rigido rivestite da una giacca in nylon, che va posta dietro testa, collo e tronco del soggetto. Un KED è solitamente è caratterizzato da:
- due cinte a strappo per la testa;
- tre attacchi regolabili per il tronco (con colori diversi per essere attaccate alla giusta cinta);
- due passanti che vengono fissati sulle gambe.
Tali cinghie permettono di bloccare il soggetto sulle barre in legno o altro materiale rigido.
Vantaggi del KED
Il KED ha molti vantaggi:
- è economico;
- è facile da usare;
- si indossa rapidamente;
- ha cinghie colorate che facilitano il soccorritore;
- può essere rapidamente e facilmente inserito nel sedile di un veicolo da un unico soccorritore;
- consente l’accesso alle vie aeree;
- consente di evitare danni anche gravissimi ed irreversibili;
- si adatta a qualsiasi dimensione del corpo.
KED in bambini e neonati
Sebbene il KED possa anche essere utilizzato per immobilizzare neonati e bambini, è ovviamente preferibile utilizzare dispositivi di immobilizzazione pediatrica appositamente progettati, quando possibile. Se il KED viene utilizzato per immobilizzare un neonato o un bambino, un’adeguata imbottitura deve essere utilizzata per garantire una completa immobilizzazione in un modo che però non copra il torace e l’addome del piccolo paziente, impedendo così una valutazione continua di queste aree vitali.
Quando si usa il KED
Il dispositivo si usa in pazienti che devono essere estratti da veicoli, per evitare lesioni ortopedico-neurologiche, principalmente alla colonna vertebrale e quindi al midollo spinale.
Prima di applicare il KED
Prima di applicare il KED devono essere se possibile completate tutte le procedure che precedono tale fase, quindi:
- i controlli sulla sicurezza e sull’autoprotezione,
- il controllo della scena
- il controllo della sicurezza del veicolo;
- la posizione di sicurezza del veicolo, che deve essere correttamente segnalato ai veicoli in avvicinamento, con motore spento e freno di stazionamento inserito;
- il controllo dei parametri vitali del paziente che devono essere stabili;
- il controllo di eventuali altri passeggeri più gravi;
- il controllo della rimozione di ogni potenziale ostacolo quale il piantone dello sterzo.
La regola ABC è più “importante” del dispositivo di estricazione KED: in caso di incidente stradale con infortunato nel veicolo, per prima cosa vanno verificate pervietà delle vie aeree, respiro e circolazione e solo dopo si può far indossare all’infortunato collarino e KED (a meno che la situazione non richieda una estrazione rapida, ad esempio qualora non ci siano fiamme intense nel veicolo).
Come applicare il KED
Di seguito sono riportati i principali passi per l’utilizzo del KED per estrarre un infortunato da un veicolo:
- posizionare un collare cervicale della giusta misura sul collo dell’infortunato PRIMA di applicare il KED;
- la persona viene fatta scorrere lentamente in avanti permettendo l’introduzione dietro la schiena del KED ancora ripiegato (il KED è quindi situato tra la schieda dell’infortunato e lo schienale del veicolo);
- i lati del KED vengono dispiegati sotto le ascelle;
- le cinte di fissaggio del KED vengono fissate con un ordine ben preciso:
- prima le cinte di mezzo,
- poi quelle in basso,
- seguono quelle delle gambe e quelle sulla testa,
- per ultime quelle in alto (che possono infastidire durante la respirazione),
- la zona che rimane vuota tra la testa e il KED, viene riempita con cuscinetti di adeguato volume, per minimizzare i movimenti della colonna cervicale;
- il paziente può essere estratto dal veicolo, ruotato e assicurato su una tavola spinale.
IMPORTANTE Ci sono dibattiti e polemiche sull’esatto ordine di applicazione delle cinghie del busto, con alcuni che sostengono che l’ordine non ha importanza, purché il busto sia fissato davanti alla testa.
Bisogna fare attenzione al cuscinetto per la testa, che può portare il capo troppo avanti per consentire ai pannelli laterali di immobilizzarla completamente. Bisogna fare attenzione a fissare correttamente la testa per mantenere l’immobilizzazione neutra. Se la testa è troppo avanti, la testa viene riportata per incontrare il KED a meno che non si verifiche dolore o resistenza. Se sono presenti questi sintomi, la testa viene immobilizzata nella posizione trovata.
Colori delle cinte
Le cinte sono colorate in modo caratteristico per aiutare il soccorritore a ricordare la sequenza e per non confondere i vari attacchi durante la concitazione del momento:
- verde per le cinte del tronco in alto;
- giallo o arancio per quelle del tronco mediane;
- rosse quelle del tronco in basso;
- nero per quelle sulle gambe.
Rimozione del KED
Se il KED è un modello recente radiotrasparente, è possibile mantenere il KED in posizione disponendo il paziente sulla tavola spinale; altrimenti il KED “classico” va rimosso appena il paziente è stato disposto sulla tavola spinale.
Rapida estricazione: quando il KED non si usa
Nella maggioranza dei casi è preferibile usare il KED, tuttavia ci sono alcune situazioni in cui il paziente necessita di una rapida estrazione ed in questo caso potrebbe non essere immobilizzato da un KED ed essere invece portato direttamente fuori dall’auto, senza perdere tempo nell’applicare il KED. I motivi per utilizzare questa tecnica includono:
- la scena non è sicura per l’infortunato e/o per i soccorritori;
- le condizioni del paziente sono instabili e devono essere al più presto iniziate le manovre di rianimazione;
- il paziente sta bloccando l’accesso ad un’altra vittima visibilmente più grave.
In parole semplici, in condizioni normali il KED deve essere sempre usato, tranne in quei casi in cui il suo uso potrebbe determinare una situazione di maggiore gravità per lui o per altri infortunati. Ad esempio se una macchina è in fiamme e potrebbe esplodere da un momento all’altro, il paziente potrebbe venire estratto dal veicolo senza KED, perché il suo uso potrebbe determinare una perdita di tempo che potrebbe essere fatale per lui o il soccorritore.
IMPORTANTE Il KED è generalmente usato solo su vittime emodinamicamente stabili; le vittime instabili vengono distrutte usando tecniche di estromissione rapida senza la preventiva applicazione del KED.
Continua la lettura con:
- Medicina d’emergenza-urgenza: obiettivi, esami, tecniche, concetti importanti
- Primo soccorso: definizione, significato, simboli, obiettivi, protocolli
- Primo soccorso e BLS (Basic Life Support): cos’è e come si fa
- Pronto Soccorso, Dipartimento d’Emergenza e Accettazione, Sala Rossa
- Triage in Pronto soccorso: codice rosso, giallo, verde, bianco, nero, blu, arancione, azzurro
- Come svolgere il triage al Pronto Soccorso? Metodi START e CESIRA
- Codice nero al Pronto Soccorso: cosa significa in Italia e all’estero?
- Blocco barelle al Pronto Soccorso: cosa significa?
- Sala Rossa del Pronto soccorso: cos’è, a cosa serve, quando è necessaria?
- Regola ABC, ABCD e ABCDE in medicina d’urgenza: cosa deve fare il soccorritore
- Scala AVPU: significato e corrispondenza con Glasgow Coma Scale
- Supporto vitale di base (BTLS) e avanzato (ALS) al paziente traumatizzato
- Soccorso psicologico di base (BPS) negli attacchi di panico e nell’ansia acuta
- Dispositivo di estricazione KED per l’estrazione di traumatizzati
- Collarino cervicale nel traumatizzato in medicina d’urgenza
- Manovra GAS (Guardare Ascoltare Sentire) in medicina d’urgenza
- Manovra OPACS in medicina d’urgenza: significato, esecuzione e vantaggi
- AMPIA e SAMPLE in medicina d’urgenza: significato, esecuzione e vantaggi
- Medicina delle grandi emergenze e delle catastrofi: strategie, logistica, strumenti, triage
- Psicologia dell’emergenza: significato, ambiti, applicazioni, formazione
Leggi anche:
- Chiamare il Pronto Soccorso: quale numero e cosa fare in attesa dell’ambulanza
- Arresto cardiaco: conseguenze, cause, coma, terapia, cosa fare
- Respirazione artificiale bocca a bocca: quando farla e come farla
- Massaggio cardiaco: quando farlo e come farlo [LINEE GUIDA]
- Massaggio cardiaco: quante compressioni al minuto?
- Il massaggio cardiaco si esegue in assenza di…
- Politrauma: definizione, gestione, stabile ed instabile
- Golden hour: “Un’ora, una sola ora, può cambiare tutto, per sempre”
- Glasgow Coma Scale per la classificazione del coma
- Pediatric Glasgow Coma Scale in italiano: scala pediatrica del coma
- Fibrillazione ventricolare: cos’è, terapia, cause scatenanti, frequenza
- Insufficienza cardiaca: sintomi iniziali, sinistra, acuta, cronica
- Scompenso cardiaco: cause, sintomi iniziali, tipi, cure
- Emorragia interna: definizione, cause, sintomi, diagnosi, gravità, terapia
- Emorragia interna: rischi, morte per dissanguamento, compressione, danni
- Emorragia interna: diagnosi, colore del sangue, sintomi e segni
- Differenza tra emorragia interna, esterna, capillare, arteriosa, venosa
- Aneurisma dell’aorta addominale: cause, sintomi, diagnosi e terapie
- Rottura di aneurisma dell’aorta addominale: intervento chirurgico
- Differenza tra ferita, contusione e ferita lacero-contusa
- Tachicardia improvvisa: cosa fare, ansia, rimedi, valori, dopo i pasti
- Extrasistole: a riposo, ansia, sono pericolose, cure e gravidanza
- Fibrillazione atriale: terapia, rischi, cosa fare, ECG, quando preoccuparsi
- Fibrillazione atriale: parossistica, persistente e cronica
- Fibrillazione atriale: farmaci e terapia dell’aritmia cardiaca
- Intubazione: rischi, anestesia, rianimazione, dolore alla gola
- Posizione laterale di sicurezza: come, quando e perché può salvare una vita
- Posizione di Trendelenburg (antishock): cos’è e quando è consigliata
- Posizione di Trendelenburg inversa: cos’è e quando è consigliata
- Differenza tra Trendelenburg e Trendelenburg inversa
- Sindrome da disfunzione multiorgano: cause, sintomi, stadi e cure
- Danno da riperfusione: cos’è, cause, sintomi, terapie, prevenzione
- Ipotensione arteriosa: cause, rischi e cura della pressione bassa
- Anossia: definizione, cause, sintomi, sinonimo, cure
- Sapresti riconoscere un infarto del miocardio? Impara ad identificarlo e salverai una vita (anche la tua)
- Cos’è un infarto e quanti tipi di infarto conosci?
- Differenza tra attacco di cuore (infarto del miocardio) ed arresto cardiaco
- Differenza tra infarto cardiaco, infarto miocardico e attacco di cuore
- ECG: cosa indicano le onde P, T, U, il complesso QRS ed il segmento ST
- Come, dove e quando si misura la frequenza cardiaca?
- Frequenza cardiaca normale, alta, bassa, a riposo e sotto sforzo
- Differenza tra arteria brachiale, radiale, ulnare e della mano
- Come si misura la frequenza respiratoria?
- Frequenza respiratoria normale, alta, bassa, a riposo e sotto sforzo
- Valori di temperatura corporea normali ed in caso di febbre
- Differenza tra congelamento, assideramento ed ipotermia
- Apparato respiratorio: anatomia in sintesi, struttura e funzioni
- Differenza tra dispnea, apnea e tachipnea
- Muscoli respiratori volontari ed involontari
- Differenze tra respiro normale e patologico
- Respiro patologico: le alterazioni del ritmo respiratorio normale
- Gabbia toracica: dove si trova, a che serve e da cosa è composta
- Differenza tra tachicardia, aritmia, bradicardia e alloritmia
- Aritmia cardiaca: cause e fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra cardioversione spontanea, elettrica e farmacologica
- Commozione cerebrale: cos’è, cosa fare, conseguenze, tempi di recupero
- Differenza tra commozione cerebrale, trauma cranico e contusione cerebrale
- Trauma cranico: ematoma, commotivo, sintomi tardivi, cosa fare
- Il defibrillatore non funziona: muore a 51 anni per un infarto
- Ritmo sinusale ECG: normofrequente, tachicardico, valori, ai limiti della norma
- Pugno precordiale sul petto: significato, quando farlo, linee guida
- Defibrillatore: cos’è, come funziona, prezzo, voltaggio, manuale ed esterno
- Bradicardia: sintomi, conseguenze, rimedi, notturna e grave
- Differenza tra fibrillazione ventricolare ed arresto cardiaco
- Farmaci antiaritmici: meccanismo d’azione ed effetti collaterali
- Elettrocardiogramma (ECG) a riposo e sotto sforzo: cos’è ed a che serve?
- Tracheotomia possibilità di parlare, durata, conseguenze, quando si fa
- Tracheostomia: complicanze, parlare, percutanea, cibo e gestione
- Differenza tra tracheostomia percutanea e tradizionale (a cielo aperto)
- Differenza tra tracheotomia e tracheostomia
- Cricotiroidotomia: urgenza, complicanze, procedura ed indicazioni
- Differenza tra tracheotomia e cricotiroidotomia
- Com’è fatto il cuore, a che serve e come funziona?
- Come si muove l’impulso elettrico cardiaco nel cuore?
- Perché il cuore si trova a sinistra e non a destra nel torace?
- Malattie cardiovascolari: i 10 comandamenti del cuore in salute
- Differenza tra pacemaker e defibrillatore ICD
- I dubbi su pacemaker e ICD: carica, impulsi, cellulare, banca ed aereo
- Quanto pesa e quanto sangue contiene un cuore?
- Differenza tra pressione arteriosa e venosa
- Differenza tra pressione massima (sistolica), minima (diastolica) e differenziale
- Differenza tra sintomo e segno con esempi
- Pressione arteriosa: valori normali e patologici
- Pressione alta (ipertensione arteriosa): sintomi, cause, valori e cure
- Perché la pressione arteriosa alta (ipertensione) è pericolosa?
- Ecocolordoppler: cos’è, a che serve e come funziona?
- Ecocolordoppler arterioso e venoso degli arti inferiori e superiori
- Effetto Doppler: cos’è e come viene usato in campo medico?
- Ecocardiogramma per via transesofagea: preparazione, è doloroso?
- Differenza tra ecocardiografia ed elettrocardiogramma
- Ecocardiogramma da stress (ecostress) fisico e farmacologico: come si svolge, è pericoloso?
- Endocardite batterica: profilassi in bambini ed adulti
- Riduzione della riserva coronarica: cos’è e come si studia
- Ecocolordoppler dei tronchi sovraortici: come si effettua e quali patologie studia
- Doppler transcranico: a che serve, è pericoloso o doloroso?
- Ipertensione: cibi consigliati e da evitare per abbassare la pressione sanguigna
- Qual è la differenza tra arteria e vena?
- Come si muove il sangue all’interno del cuore?
- Fattori di rischio cardiovascolare modificabili e non modificabili
- Sistole e diastole nel ciclo cardiaco: fasi durata e spiegazione
- Che differenza c’è tra sistole e diastole?
- Insufficienza della valvola mitralica lieve, moderata, severa: sintomi, diagnosi e terapia
- Shock ipovolemico, emorragico, allergico, anafilattico, cardiogeno, ostruttivo, distributivo, settico
- Shock cardiogeno: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock ipovolemico emorragico: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock ipovolemico non emorragico: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock ostruttivo: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock settico e tossico: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock neurogeno: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock spinale: cause, sintomi, rischi, diagnosi, terapie, prognosi, morte
- Shock settico e sepsi: sintomi, terapia, conseguenze, si può guarire
- Shock anafilattico (shock allergico): cause, fattori di rischio, patogenesi
- Shock anafilattico: sintomi, diagnosi, prognosi, gravità, morte
- Shock anafilattico: terapia, cosa fare, consigli per prevenirlo
- Shock da ustione: cos’è, quando si verifica, sintomi e cure
- Le 6 fasi del decorso clinico di una ustione
- Differenza tra ustione di primo, secondo, terzo e quarto grado
- Causticazione, folgorazione, calore e radiazioni: i diversi tipi di ustione
- Ustioni: trattamento, tempi di recupero e prognosi
- Ustione di primo grado: cosa fare e tempi di guarigione della pelle
- Ustione di secondo grado: cosa fare e tempi di guarigione della pelle
- Ustione di terzo grado: cosa fare e tempi di guarigione della pelle
- Calcolare la superficie di una ustione: la regola del 9 in neonati, bambini ed adulti
- Quanto sangue possiamo perdere prima di morire dissanguati?
- Cosa si prova a morire annegati, dissanguati, decapitati… Morti diverse, sensazioni diverse
- Vomitare sangue: l’emorragia dell’apparato gastroenterico superiore
- Riconoscere i differenti tipi di vomito a seconda del colore
- Cianosi in volto, mani o labbra: significato, cause, rischi, cure
- Pallore in viso: significato, sinonimo, cause, ansia, cosa mangiare
- Differenza tra emorragia cerebrale, intra-assiale e extra-assiale
- Emorragia cerebrale: cause, sintomi premonitori, diagnosi e cura
- Emorragia subaracnoidea: cause, sintomi, diagnosi e cura
- Ematoma subdurale: cos’è, da quale malattia è provocata, recidivo, decorso
- Ictus, emorragia cerebrale cerebrale e TIA: cosa fare e cosa assolutamente NON fare
- Emorragia cerebrale da caduta e trauma cranico: sintomi, diagnosi e cure
- Emorragia cerebrale: non operabile, coma, morte, si può guarire?
- Emorragia cerebrale: operazione e tempi di riassorbimento
- Morte cerebrale: diagnosi, sintomi, risveglio, durata, si può guarire?
- Commozione cerebrale: cos’è, cosa fare, conseguenze, tempi di recupero
- Differenza tra commozione cerebrale, trauma cranico e contusione cerebrale
- Differenza tra emorragia cerebrale e subaracnoidea
- Differenza tra emorragia cerebrale ed aneurisma
- Differenza tra ictus ischemico ed emorragico
- Differenza tra emorragia cerebrale ed ictus
- Differenza tra ictus cerebrale ed attacco ischemico transitorio (TIA)
- Differenza tra trombo, embolo, coagulo, embolia e trombosi
- Lesioni da decubito: prevenzione, stadi, classificazione e trattamento
- Piede diabetico: gradi di rischio, sintomi, diagnosi e terapia
- Decubito prono, supino, laterale: significato, posizione e lesioni
- Piede di Charcot: quali sono le cause della neuro-osteoartropatia?
- Tetraplegia: significato, cause, cure e riabilitazione
- Differenza tra paraplegico e tetraplegico
- Paraplegia: etimologia, significato, sintomi, cura e riabilitazione
- Diplegia: definizione, cause e sintomi
- Differenza tra ipossiemia e ipercapnia
- Differenza tra ipossiemia, ipossia, anossiemia ed anossia
- Sindrome da distress respiratorio (ARDS): definizione e linee guida
- Insufficienza epatica lieve, acuta e cronica: dieta e rischio di morte
- Funzionalità epatica; cos’è, cosa indica e come si misura
- Insufficienza renale acuta: sintomi, terapia, linea guida, morte
- Esami per valutare funzionalità renale ed insufficienza renale
- Aritmia cardiaca: cause e fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cura
- I migliori saturimetri professionali per uso ospedaliero e casalingo
- Catetere vescicale: misure, tipi, permanenza, ostruito, infezioni
- Differenza tra catetere venoso tunnellizzato e non tunnellizzato
- Catetere venoso centrale: posizionamento, gestione e linee guida
- Cos’è la pressione venosa centrale e perché si misura?
- Emogasanalisi arterioso: procedura, interpretazione, è dolorosa?
- Cos’è l’anamnesi? Significato medico e come si fa con esempi
- Fare diagnosi in medicina: significato ed esempi
- Eziologia, patogenesi ed eziopatogenesi: definizione e significato
- Anatomia, fisiologia e fisiopatologia: definizione e significato
- Anatomia umana macroscopica, microscopica e patologica: cos’è ed a che serve
- Epidemiologia: definizione, significato, sinonimo, etimologia
- Prognosi: significato, tipi, etimologia, giorni, sinonimi
- Addome acuto: linee guida, assistenza, come si indaga e trattamento
- Quadranti addominali: semeiotica, anatomia ed organi contenuti
- Regioni addominali: semeiotica, anatomia ed organi contenuti
- La zona del dolore addominale indica la patologia corrispondente
- Esame obiettivo generale: come farlo, importanza ed esempi
- Esame obiettivo cardiovascolare: guida completa all’esecuzione
- Semeiotica del cuore: i focolai di auscultazione cardiaca
- Semeiotica del cuore: i 4 toni cardiaci ed i toni aggiunti
- Semeiotica del cuore: i soffi cardiaci sistolici e diastolici
- Semeiotica del cuore: l’esame obiettivo cardiaco completo
- Elettrocardiogramma: posizionamento degli elettrodi dell’ECG
- Manovra di Valsalva in medicina (tachicardia e nervo vago)
- Aritmia cardiaca: cause e fattori di rischio, sintomi, diagnosi e cura
- Differenza tra stato vegetativo, di minima coscienza, coma, sonno e stato soporoso
- Sindrome locked-in: cause, riabilitazione, respirazione, cure
- Stato di minima coscienza: evoluzione, risveglio, riabilitazione
- Stato vegetativo: risveglio, riabilitazione, durata e caratteristiche
- Differenza tra sindrome locked-in e stato vegetativo
- Differenza tra stato vegetativo persistente e permanente
- Differenza tra stato vegetativo e stato di minima coscienza
- Coma: cause, risveglio, tipi, quanto dura, fasi, segni, irreversibile
- Morte cerebrale: diagnosi, sintomi, risveglio, durata, si può guarire?
- Commozione cerebrale: cos’è, cosa fare, conseguenze, tempi di recupero
- Trauma cranico: ematoma, commotivo, sintomi tardivi, cosa fare
- Differenza tra coma e coma farmacologico
- Differenza tra morte cerebrale, stato vegetativo, stato di minima coscienza e coma
- Amputazione traumatica e non traumatica: significato, tipi, conseguenze
- Amputazione chirurgica: quando si effettua, tecniche, rischi, complicanze
- Differenza tra amputazione e disarticolazione con esempi
- Moncone dopo amputazione: caratteristiche, complicanze, cura
- Amputazione di arto: le conseguenze psicologiche del paziente e della sua famiglia
- Sindrome dell’arto fantasma
- Incidente alla mano: cosa fare? Le dita amputate si possono riattaccare?
- Pallone AMBU: a cosa serve, componenti, scadenza, percentuale di ossigeno
- Pallone va e vieni: cos’è, come funziona, a che serve
- Differenza tra pallone AMBU e va e vieni: vantaggi e svantaggi
- Ossigenoterapia: uso, controindicazioni, domiciliare, con maschera
- I migliori saturimetri professionali per uso ospedaliero e casalingo
- Cannula nasale per ossigenoterapia: cos’è, come è fatta, quando si usa
- Sondino nasale per ossigenoterapia: cos’è, come è fatta, quando si usa
- Ventilazione meccanica o artificiale: tipi ed indicazioni
- Differenza tra ventilazione meccanica e ossigenoterapia
- Differenza tra NIV, CPAP e BIBAP
- Ipossiemia: significato, valori, sintomi, conseguenze, rischi, cure
- Ipercapnia: valori, terapia, conseguenze e trattamento
- Ipossia: valori, conseguenze, sintomi, cure
Lo Staff di Medicina OnLine
Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!