Marijuana (cannabis): può generare assuefazione e dipendenza?

MEDICINA ONLINE MARIJANA CANAPA CANNABIS PIANTA ASSUNZIONE CIBO BERE EFFETTI LUNGO BREVE TERMINE POSITIVI RISCHI ASSUEFAZIONE TOLLERANZA DIPENDENZA TABACCO CANCRO RISCHI MORTE CANNA SPINELLOPrima di iniziare la lettura, vi consigliamo di leggere il nostro articolo introduttivo sulla marijuana: Marijuana (cannabis): cos’è, assunzione, effetti, rischi, assuefazione

Contrariamente alla percezione comune, la marijuana può generare assuefazione e quindi dipendenza (sia fisica che psicologica), determinando crisi di astinenza e craving in caso di non assunzione. L’abuso di marijuana diventa assuefazione quando il soggetto non può interrompere l’assunzione della droga anche se questa interferisce con vari aspetti della propria vita.

La ricerca suggerisce che il 30% dei consumatori possa sviluppare un qualche problema di uso, che può portare a dipendenza e nei casi gravi diventare assuefazione. Chi inizia a usarla prima dei 18 anni ha da 4 a 7 volte più probabilità di sviluppare tali problemi rispetto a un adulto. La dipendenza diventa assuefazione quando il soggetto non può smettere la droga anche se interferisce con il suo quotidiano.

L’abuso di marijuana si accompagna spesso alla dipendenza, situazione in cui il consumatore, quando non assume la droga, avverte sintomi da astinenza. I consumatori abituali spesso manifestano;

  • difficoltà del sonno;
  • riduzione dell’appetito;
  • irritabilità;
  • sbalzi di umore;
  • desiderio spasmodico della droga;
  • agitazione e/o altre forme di fastidio fisico

che raggiungono un massimo nella prima settimana di astinenza e durano fino a due settimane. La dipendenza insorge quando il cervello si adatta alle grandi quantità di droga riducendo la produzione dei (e la sensibilità ai) propri neurotrasmettitori di endocannabinoidi.

Le stime sul numero di soggetti assuefatti alla marijuana sono controverse, in parte perché spesso negli studi epidemiologici sulle droghe viene usata la dipendenza come indice di assuefazione, nonostante sia possibile essere dipendenti ma non assuefatti. Tali studi indicherebbero che il 9% dei consumatori di marijuana diventano dipendenti, con punte di circa il 17% in quelli che iniziano a usarla prima dei vent’anni.

Come farsi curare in caso di assuefazione

Il sostegno comportamentale si è mostrato efficace nel trattamento dell’assuefazione alla marijuana. Ad esempio, sono efficaci gli incentivi alla terapia e alle motivazioni (ossia, premi ai pazienti che riescono a non assumere la droga). Continua la lettura con: Come smettere di drogarsi o aiutare un amico a smettere

Per approfondire:

Leggi anche:

Lo Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram o su Pinterest, grazie!