L’esame della motilità oculare rappresenta un passo importante dell’esame obiettivo in neurologia.
Al fine di stabilire se gli assi oculari siano Continua a leggere
L’esame della motilità oculare rappresenta un passo importante dell’esame obiettivo in neurologia.
Al fine di stabilire se gli assi oculari siano Continua a leggere
Il nervo abducente è il sesto dei 12 nervi cranici ed insieme al nervo oculomotore (III nervo cranico) ed al nervo trocleare (IV nervo cranico), innerva i muscoli oculari che permettono e coordinano i movimenti degli Continua a leggere
Il nervo abducente (anche chiamato “nervo oculomotore esterno“, in lingua inglese “abducens nerve“) è il sesto dei Continua a leggere
Con diplopia (pronuncia: diplopìa) si indica la percezione di due o più immagini di un singolo oggetto: in parole povere il paziente “vede Continua a leggere
Con strabismo si indica una patologia frequente caratterizzata dalla deviazione degli assi visivi causata dal cattivo funzionamento dei meccanismi neuromuscolari che controllano i movimenti degli occhi: gli occhi sono mal allineati e non sono orientati nella stessa direzione col risultato che mentre un Continua a leggere
Con “occhio pigro” (anche detto “ambliopia”) si intende una malattia degli occhi e dell’apparato visivo che interessa quasi sempre un Continua a leggere
Con “strabismo” (in inglese “strabismus”) si intende un disturbo oculistico con deviazione degli assi visivi causata da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci che può non dare conseguenze evidenti ma che spesso porta alla perdita di un importante indizio di profondità e a diplopia (visione doppia). Infatti la differenza tra le due immagini dei due occhi permette al sistema nervoso di valutare la distanza degli oggetti, purché queste due immagini siano simili abbastanza da venire associate. Quando questa capacità di rilevare profondità è presente si dice che c’è stereopsi. Per approfondire: Strabismo convergente, divergente, paralitico: sintomi, cause, cure
Con “occhio pigro” (anche detto “ambliopia”) si intende una malattia degli occhi e dell’apparato visivo che interessa quasi sempre un solo occhio, estremamente frequente e che colpisce soggetti in età pediatrica.
L’effetto principale è un comune deficit dell’acutezza visiva, non riconoscibile dai genitori senza una visita medica oculistica, e si considera ambliope un occhio che abbia almeno una differenza di 3/10 rispetto all’altro, oppure un visus inferiore ai 3/10. Ne è affetto circa il 2% di tutta la popolazione e il 4-5% dei bambini; essa è considerata una delle prime cause di deficit visivo e cecità nei giovani sotto i 20 anni. Una diagnosi ed una terapia precoce (non oltre i 5-6 anni e possibilmente prima dei 4) possono, nella maggioranza dei casi, curare la patologia e prevenirne i disturbi permanenti in età adulta. In generale, l’ambliopia non peggiora in età adulta perché, semplificando, lo sviluppo alterato della vista che porta a deficit visivo si è ormai instaurato ed è progredito durante tutta l’infanzia. Perciò è da escludersi l’ipotesi di una ulteriore perdita di decimi in età adulta, mentre è vero che l’ambliopia si stabilizza in modo permanente al termine della cosiddetta “età plastica” (intorno agli 8-10 anni), in cui il bambino sviluppa tutte le sue funzioni organiche. In età adulta, il cervello è ormai abituato a ricevere la visione da entrambi gli occhi e non può più ignorare l’immagine proveniente dall’occhio deviato, per cui lo strabismo provoca diplopia (visione doppia) e non più ambliopia. Per approfondire: Ambliopia (occhio pigro) in bambini e adulti: cause, sintomi test, cure
Ricapitolando: lo strabismo comporta deviazione degli assi visivi, mentre l’occhio pigro comporta deficit visivo in un occhio che abbia almeno una differenza di 3/10 rispetto all’altro, oppure un visus inferiore ai 3/10.
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Con “strabismo” (in inglese “strabismus”) si intende un disturbo oculistico con deviazione degli assi visivi causata da un malfunzionamento dei muscoli oculari estrinseci che può non dare conseguenze evidenti ma che spesso porta alla perdita di un importante indizio di profondità. Infatti la differenza tra le due immagini dei due occhi permette al sistema nervoso di valutare la distanza degli oggetti, purché queste due immagini siano simili abbastanza da venire associate. Quando questa capacità di rilevare profondità è presente si dice che c’è stereopsi. Per approfondire: Strabismo convergente, divergente, paralitico: sintomi, cause, cure
Con “diplopìa” si intende “visione doppia“, in senso orizzontale o verticale, di uno stesso oggetto, e può riguardare un solo occhio oppure entrambi e può essere transitoria o permanente. E’ molto sgradevole, causa confusione nel paziente ed impedisce il normale svolgimento di ogni attività, quali guida e lavoro.
Le immagini provenienti dall’esterno cadono normalmente su punti retinici definiti corrispondenti dei due occhi: si chiamano così perché ricevono i raggi luminosi dallo stesso punto dello spazio. Le immagini che si formano sulla retina non sono esattamente uguali, dal momento che vengono percepite dai due occhi da posizioni leggermente differenti, ma se non sono troppo diverse la corteccia visiva riesce ad integrarle, e la sensazione è di ricevere una immagine stereoscopica, immagine che garantisce il senso della profondità. Se il meccanismo di fusione viene a mancare o è alterato, per difetti neurologici, traumatici o muscolari, la corteccia visiva percepirà due immagini lievemente sfasate (vedi esempio in alto). Le cause di questa fusione alterata sono diverse e causano diversi tipi di diplopia:
Quando lo strabismo insorge nell’adulto, può indurre diplopia. Per approfondire, leggi: Diplopia (visione doppia) improvvisa: cause, stress, test, cura, guarigione
Quindi ricapitolando: la diplopia (visione doppia) si può verificare per varie cause – muscolari, nervose e traumatiche – ed una di queste cause è lo strabismo.
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