Un trauma nel nostro organismo si verifica quando una forza esterna di vario tipo ed intensità colpisce il corpo in un dato punto, ad esempio un trauma cerebrale può essere determinato da qualsiasi forza che agisca a livello del cranio, mentre una frattura dell’osso femore si determina quando una forza esterna agisca a livello appunto del femore. La forza traumatica può verificarsi in caso di incidenti banali (ad esempio inciampare e sbattere una parte del corpo) fino ad incidenti stradali o sportivi (come conseguenza di urti o di un’improvvisa accelerazione o decelerazione) ed atti violenti. Il trauma può essere di due tipi: quello diretto e quello indiretto.
- un trauma è diretto quando la forza si produce nel punto in cui si esplica la violenza del trauma stesso, ad esempio se un colpo di bastone impatta contro l’osso omero, può determinare una frattura appunto dell’omero;
- un trauma è indiretto quando la forza si produce in un punto distante da quello in cui esplica la violenza del trauma: l’esempio tipico è quello della caduta su una mano che, anziché determinare danni alla mano, si ripercuote lungo l’avambraccio e provoca traumi al gomito, appunto in modo indiretto.
I due tipi di trauma non si escludono a vicenda in un dato evento traumatico. Ad esempio una brusca decelerazione della testa (ad esempio in un tamponamento stradale) porta sia a danni diretti che indiretti dovuti allo scatto violento della testa in avanti e indietro. Il danno diretto in questo caso si verifica sulla parte anteriore del capo (ad esempio la fronte) e deriva dal colpo che la testa riceve colpendo ad esempio il volante; allo stesso tempo il cervello, che nel cranio letteralmente galleggia nel liquido cefalorachidiano, oltre al danno diretto ottenuto in direzione anteriore (vedi immagine), contemporaneamente “sbatte” contro le ossa craniche nella direzione opposta a quella dell’impatto del colpo (sulla nuca) andando a subire un trauma indiretto.
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