Il fegato è il più grande organo parenchimatoso (cioè “pieno”) dell’organismo ed è anche uno dei più importanti del corpo umano. Esso è un organo sia esocrino, poiché produce la bile, sia endocrino, per via delle numerose funzioni metaboliche che compie.
Funzioni del fegato
Il fegato è coinvolto nel metabolismo glucidico (cioè degli zuccheri), nel metabolismo proteico e nel metabolismo lipidico, oltre che nell’assorbimento del ferro. Oltre a questo, il fegato produce moltissimi dei fattori indispensabili per la coagulazione del sangue e funge da deposito metabolico di ferro, vitamina B12 e rame. Altre importanti funzioni del fegato sono l’eliminazione dell’ammonio e della bilirubina e l’attività di detossificazione e smaltimento di molecole dannose; non meno importante è la sua attività di filtro antigenico, che svolge di pari passo con la milza. Tutte queste complesse funzioni riflettono la sua altrettanto complessa struttura cellulare. Inoltre, al 3° all’8° mese della vita fetale, il fegato svolge anche una funzione emopoietica, ovvero ha un ruolo nella formazione e maturazione delle cellule del sangue.
Anatomia macroscopica del fegato
Il fegato è composto da due lobi e, per questioni pratiche che riguardano anche la localizzazione ad esempio di lesioni o masse al suo interno, viene ulteriormente suddiviso in nove segmenti (in realtà da I a VIII, ma il segmento IV è a sua volta diviso in IVa e IVb); esso però non è stato suddiviso in modo arbitrario: ognuno di questi segmenti, infatti, si comporta come se fosse autonomo, in quanto riceve un ramo dell’arteria epatica, un ramo della vena porta, un ramo delle vene sovraepatiche ed emette un ramo del dotto biliare.
Il fegato è in rapporto con il diaframma, la cistifellea, la vena cava inferiore, il colon, il rene ed il surrene di destra, il duodeno, lo stomaco e l’esofago. È ricoperto quasi interamente dal peritoneo, salvo in un’area detta appunto “area nuda epatica” dalla quale si stacca il legamento coronario; esso è mantenuto in posizione da vari mezzi di fissità, tra cui il legamento falciforme (che si inserisce sul diaframma e sulla parete addominale anteriore), il legamento rotondo, il legamento coronario ed i legamenti triangolari. L’insieme del legamenti gastroepatico ed epatoduodenale forma invece il piccolo omento.
Vasi e nervi
Il fegato è vascolarizzato dall’arteria epatica, ramo del tronco celiaco e dalla vena porta ed è drenato dalle vene sovraepatiche, tributarie della vena cava inferiore. I plessi epatici anteriore e superiore, che derivano dal nervo vago, forniscono l’innervazione dell’organo.
Anatomia microscopica del fegato
Il fegato è suddiviso in lobuli da dei tralci connettivali provenienti dalla sua capsula; ogni lobulo riceve alcuni rami provenienti dall’arteria epatica e dalla vena porta ed emette dei rami per i dotti biliari. Questi tre tipi di vasi sono sempre affiancati tra loro e sono contenuti in spazi detti “spazi portali”, che contornano i lobuli epatici. Al centro di ogni lobulo epatico è invece presente una grossa vena detta “vena centrolobulare”, che rappresenta il ramo terminale delle vene sovraepatiche. La circolazione del lobulo epatico procede quindi in senso centripeto. Infatti, il sangue proveniente dalla vena porta e dall’arteria epatica si unisce all’interno del lobulo in spazi detti “sinusoidi” e forma una ricca rete venosa che pervade l’intero lobulo fino a portarsi al suo centro ed immettersi nella vena centrolobulare. La secrezione della bile segue invece una direzione centrifuga, poiché la bile secreta dalle cellule del lobulo si porta verso l’esterno fino a raggiungere, negli spazi portali, i rami dei dotti biliari detti “duttuli biliari di Hering”.
Per approfondire, leggi: Fegato ed epatociti: anatomia, funzioni e patologie in sintesi
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Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine
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