Incidente alla mano: cosa fare? Le dita amputate si possono riattaccare?

MEDICINA ONLINE EMILIO ALESSIO LOIACONO MEDICO CHIRURGO OSPEDALE CHIRURGIA SALA OPERATORIA OPERAZIONE CHIRURGICACome ogni anno a Capodanno, c’è un picco dei casi di amputazione di dita, mano o addirittura braccio, a causa dell’uso di petardi, che spesso sono delle vere e proprie bombe che non lasciano scampo, specie tra i bambini, rischiando di creare dei danni permanenti e disabilitanti. In alcuni casi però, tali danni potrebbero essere evitati o almeno limitati, agendo con rapidità e seguendo alcune accortezze che vi saranno chiare continuando la lettura di questo articolo.

FOTO DI DITA AMPUTATE

Il dito staccato può essere riattaccato?

Nella maggior parte dei casi le dita della mano si riescono a riattaccare, ma ciò dipende da molti fattori, come il tipo di incidente, il tempo trascorso dall’amputazione, lo stato di conservazione del dito ed eventuali complicanze, come le infezioni. In caso di taglio relativamente netto (ad esempio con sega elettrica) potrebbero essere più elevate le possibilità di riattaccare chirurgicamente il dito con ottima ripresa funzionale; tali possibilità diminuiscono in caso di ferita profondamente lacero-contusa o in alcuni casi, come ad esempio se una esplosione ha letteralmente disintegrato il dito.

Leggi anche: Differenza tra ferita, contusione e ferita lacero-contusa

Cosa fare?

Nell’immediatezza dell’incidente:

  • fai un bel respiro e prendi coraggio: la maggioranza delle persone hanno una fortissima ansia nel tenere in mano un dito amputato e sanguinante e ciò è comprensibile;
  • prendi il dito con mani pulite e ben lavate (meglio ancora se dopo aver usato un gel disinfettante o con guanti in lattice o nitrile puliti) e dal lato ancora integro;
  • se il dito è sporco, puliscilo delicatamente con semplice acqua;
  • togli dal dito l’eventuale bigiotteria: ad esempio anelli.

Come conservare correttamente il dito da riattaccare?

Nell’attesa dei soccorsi:

  • avvolgi il dito amputato in una garza o in un tovagliolo di carta umido. Coprilo con un panno di carta bagnato con una soluzione salina sterile (puoi anche usare la soluzione per le lenti a contatto) oppure – in alternativa – usa l’acqua del rubinetto o quella di una bottiglia. Strizza il panno per eliminare l’acqua in eccesso e usalo per avvolgere il dito;
  • metti il dito in un sacchetto di plastica a chiusura ermetica, come quelli per gli alimenti;
  • prendi un contenitore o un grande sacchetto a chiusura ermetica, aggiungi del ghiaccio, dell’acqua e inserisci all’interno il dito già chiuso a sua volta nell’altro sacchetto.

ATTENZIONE: Non mettere il dito direttamente a contatto con l’acqua o il ghiaccio. Non usare il ghiaccio secco. Ricorda che se conservi bene il dito, le possibilità di poterlo riattaccare aumentano, come anche il tempo a disposizione per il chirurgo.

Cosa fare nell’attesa dei soccorsi?

Ricordate sempre alcune accortezze che possono rappresentare la differenza perfino tra la vita e la morte del soggetto:

  • per prima cosa devi verificare se la vittima è cosciente: ad esempio chiedile come si chiama e se sa dove si trova. Se non è cosciente, o in uno stato alterato di coscienza, potrebbe non rispondere affatto o rispondere in modo errato: ciò può essere segno di qualche lesione più grave (ad esempio cerebrale) o di uno stato di shock;
  • chiama subito i soccorsi (tramite il numero unico per le emergenze 112) o recati immediatamente al Pronto Soccorso del più vicino ospedale;
  • continua a parlare alla vittima, con voce tranquilla e restando calmi. Invitala a respirare in modo lento e profondo;
  • verifica che non ci siano ferite più gravi: il dito tagliato potrebbe sconvolgervi al punto di non farvi notare altre ferite o problematiche, che possono essere apparentemente meno “sconvolgenti” ma che in realtà sono più gravi: controlla soprattutto se il soggetto respira, se il suo cuore batte, se le sue vie respiratorie sono libere da ostruzioni, se ha ricevuto colpi alla testa, se ha altre ferite sanguinanti, se l’ambiente è sicuro (in caso contrario sposta la vittima in un posto sicuro, ma solo se NON sono presenti traumi alla colonna vertebrale);
  • stai pronto ad eseguire la respirazione bocca a bocca e/o il massaggio cardiaco;
  • cerca di bloccare l’emorragia sulla mano stringendola con un panno nel punto precedente alla lesione. Puoi anche usare una garza e appoggiarla sull’area lesionata mettendo pressione.

IMPORTANTE: se possibile sposta la mano con il dito staccato verso l’alto (MAI verso il basso!), in modo che la forza di gravità limiti l’emorragia. La mano deve essere posizionata ad una un’altezza maggiore del livello del cuore: ad esempio al di sopra del livello della spalla.

Leggi anche:

Per quanto tempo può essere conservato?

Un dito mozzato si può conservare mediamente fino a 12 ore, ma ciò dipende molto da svariati fattori, tra cui il tipo di incidente, la grandezza della parte amputata, la tempestività/modalità di intervento e lo stato di salute/età del paziente. In alcuni casi, se ben conservato, il dito può rimanere vitale ed essere riattaccato anche entro 18 ore, mentre in altri casi – se male conservato – può essere riattaccato entro massime 6 ore.

Cosa fare in caso di grosso trauma all’intera mano o al braccio?

Nel caso del distacco dell’intera mano o braccio, è necessario chiamare il 112 o rivolgersi al Pronto Soccorso senza perdere un istante. In alcuni casi, agendo tempestivamente, si può riattaccare la mano o il braccio amputato. I rischi maggiori sono l’emorragia (per questo è importante bloccare il flusso di sangue con un panno stretto a monte della ferita) e l’infezione (importante tenere pulita la ferita).

Per approfondire: Amputazione traumatica e non traumatica: significato, tipi, conseguenze

Può interessarti: “Botti di Capodanno”: il Viminale conferma 216 feriti di cui 13 gravi e 41 minorenni

Leggi anche:

Dott. Emilio Alessio Loiacono
Medico Chirurgo
Direttore dello Staff di Medicina OnLine

Se ti è piaciuto questo articolo e vuoi essere aggiornato sui nostri nuovi post, metti like alla nostra pagina Facebook o unisciti al nostro gruppo Facebook o ancora seguici su Twitter, su Instagram, su Mastodon, su YouTube, su LinkedIn, su Tumblr e su Pinterest, grazie!

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.