A dispetto delle numerose notizie bufala che girano su internet e basate sul sentito dire, un nuovo ben più attendibile studio scientifico ha dimostrato che non ci sono legami tra l’autismo ed il vaccino trivalente per morbillo, parotite e rosolia , cioè il vaccino “MPR”. Lo studio èstato pubblicato sull’autorevole rivista scientifica Annals of Internal Medicine dell’American College of Physician ed stato condotto da ricercatori danesi. Ha interessato ben 657.461 bambini vaccinati nati in Danimarca tra il 1999 e il 2010, quindi molti più casi di quanto i soliti “complottari su Facebook laureati all’università della vita” abbiano mai avuto a che fare quando dicono “ad un figlio di un mio amico è successo che…”.
Lo studio
Tra i bambini coinvolti nella ricerca, 6.517 hanno sviluppato malattie dello spettro autistico, un numero simile a quello che statisticamente si verifica tra i bimbi non vaccinati: non è stata quindi rilevata nessuna differenza del rischio di contrarre l’autismo tra bambini vaccinati e bambini non vaccinati. I ricercatori hanno osservato inoltre che non c’è alcuna associazione tra l’età del bambino al momento del vaccino e alcun nesso tra il tempo trascorso dalla vaccinazione e lo sviluppo dell’autismo. E’ stata anche posta attenzione ad alcuni sottogruppi di “bambini suscettibili” (cioè quelli ad alto rischio di autismo, come quelli con un fratello con autismo): anche in questi casi i ricercatori hanno concluso che non c’è alcun rapporto di causa-effetto tra il vaccino MPR ed il rischio di sviluppare autismo.
“Fake news”
Le cause dell’autismo non sono mai state identificate con certezza dalla comunità scientifica, ma la disinformazione e l’analfabetismo funzionale hanno spinto molti genitori a vederne la causa proprio nei vaccini. Questo studio, scientifico ed autorevole, come già molti altri in precedenza, è solo l’ultima si una lunga serie di conferme che tale legame non esiste. La “leggenda” del vaccino che causa l’autismo nasce da una ricerca molto discussa pubblicata su Lancet nel 1998 dal medico Andrew Wakefiel, che ipotizzava un legame tra autismo e bambini che erano stati vaccinati. Negli anni successivi si scoprì che Wakefield aveva falsificato i dati a sostegno della sua tesi, che ora è considerata del tutto fantasiosa ed antiscientifica, tanto che Lancet ha ritirato la ricerca dai suoi archivi nel 2010 ed il medico venne radiato. La falsa notizia, tuttavia, ha generato una serie di notizie bufala che, anche grazie ad internet ed i social, si è diffusa a macchia d’olio, alimentando falsi allarmismi.
Il morbillo torna a diffondersi
Proprio a causa di questa macchia d’olio di allarmismo, si è negli ultimi anni verificato un calo delle vaccinazioni e malattie come il morbillo sono tornate a diffondersi in Europa e negli Stati Uniti. Secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità in 47 dei 53 Paesi della regione europea si sono registrati oltre 82 mila casi di morbillo e 72 decessi. Il numero di casi è in aumento, superando di 3 volte quelli registrati nel 2017 e di ben 15 volte quelli del 2016, confermando un trend in crescita.
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