
Viso allungato ed “orecchie a sventola” sono tipicamente presenti nella sindrome dell’X fragile
Sindrome dell’X fragile
La “sindrome dell’X fragile” (anche chiamata “sindrome di Martin-Bell” o “FXS” ) è una malattia genetica causata dalla mutazione del gene FMR1 presente sul cromosoma X. Tale sindrome è considerata, a pari merito con la sindrome di Down, la causa più frequente del ritardo mentale ereditario, inoltre si associa a disturbi del comportamento, a macrorchidismo nei maschi ed una serie di segni clinici ben riconoscibili, come il pectum escavatum, il piede piatto e la prominenza dei padiglioni auricolari. La FXS è una malattia dominante legata all’X (X linked), con penetranza ridotta nelle femmine. I maschi portatori dell’alterazione genica presentano totalmente i sintomi della malattia, visto che possiedono una sola copia del cromosoma X ed il gene coinvolto è proprio in questo cromosoma. Le femmine, invece, possedendo due copie del cromosoma X e non una come i maschi, hanno una probabilità doppia di possedere almeno un allele funzionante: le donne con un gene FMR1 alterato su entrambi i cromosomi X sono generalmente malate e sintomatiche (con intelligenza ridotta), mentre quelle che lo possiedono solo su uno possono presentare alcuni sintomi della malattia o essere normali (avere quindi una intelligenza normale).
Sintomi e segni della sindrome dell’X fragile
- balbuzie;
- ecolalia;
- autismo;
- impulsività;
- difficoltà a capire il linguaggio del corpo;
- iperattività;
- convulsioni;
- ansia;
- disturbi del sonno;
- alcune anomalie fisiche caratteristiche.
In oltre l’89% dei maschi e nel 30% delle femmine è presente il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) ed è molto comune la disinibizione del comportamento. Possono essere presenti otiti (60%) e crisi epilettiche (20%).
Spesso (ma non necessariamente) gli individui di sesso maschile con X fragile, manifestano comportamenti di tipo autistico, quali ad esempio uno scarso contatto oculare con l’interlocutore, avversione nell’essere toccati, atteggiamenti stereotipati e ripetitivi, linguaggio ripetitivo, rigidità negli interessi, difficoltà ad accettare i cambiamenti della loro routine abituale, fatto che provoca in loro attacchi d’ira o problemi di comportamento. Tuttavia, solo una minoranza mostra autismo: la maggior parte dei maschi colpiti è – al contrario dei pazienti autistici – affettuosa ed ha interesse a stringere relazioni sociali anche se mostra notevoli difficoltà nelle interazioni e tende ad essere schiva ed ansiosa. Inoltre, in contrasto con l’ecolalia relativamente priva di significato che è associata all’autismo, le forme autoripetitive osservate negli individui con X fragile sono considerate importanti fattori comunicativi, che permettono di mantenere l’interazione sociale, pur in presenza di difficoltà di elaborazione dell’informazione.
Per approfondire le numerose caratteristiche neurologiche, fisiche e comportamentali dei pazienti con sindrome dell’X fragile, vi invitiamo alla lettura di questo articolo: Sindrome dell’X fragile in uomini e donne: sintomi, aspettativa di vita, cure
Autismo
L’autismo è un disturbo del neurosviluppo caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale e da deficit della comunicazione verbale e non verbale che provoca ristrettezza d’interessi e comportamenti ripetitivi. Mentre nella sindrome dell’X fragile sono ben note le cause che determinano la malattia, lo stesso non si può dire per l’autismo: sono state infatti avanzate molte ipotesi sulle sue possibili cause, ma non si è ancora giunti alla formulazione di teorie soddisfacenti. I fattori genetici contribuiscono certamente in modo significativo al rischio che un bambino sviluppi la sindrome autistica, ma l’ereditabilità dell’autismo è molto complessa e non si conoscono tuttora quali siano esattamente i geni e le mutazioni geniche responsabili, o come operino. In rari casi, l’autismo è strettamente legato a fattori che causano malformazioni alla nascita.
Sintomi e segni dell’autismo
I primi segni compaiono generalmente entro i due anni di vita del bambino e la diagnosi certa spesso può essere fatta entro i tre anni di età. I sintomi precoci di autismo più comuni, sono:
- Difficoltà ad instaurare contatto oculare;
- Assenza di risposta al sorriso sociale;
- Assenza di risposte di orientamento a stimoli sonori o al proprio nome, anche se pronunciato da persone famigliari;
- Difficoltà a seguire con lo sguardo oggetti in movimento;
- Assenza di gesti comunicativi come indicare, salutare con la mano ecc..;
- Difficoltà a seguire con lo sguardo il movimento di indicare delle altre persone;
- Assenza di comportamenti appropriati per richiamare l’attenzione degli altri;
- Difficoltà a esternare manifestazioni di affetto o a riceverle da altre persone;
- Assenza del comportamento di allungarsi per essere preso in braccio;
- Assenza del comportamento imitativo;
- Difficoltà a mettere in atto giochi con altri bambini;
- Difficoltà a richiedere aiuto o oggetti/attività desiderati;
I sintomi che possono rappresentare indicatori dell’autismo variano spesso sulla base dell’età del bambino: si differenziano nei primi due anni di vita rispetto a bambini più grandi.
Per quanto riguarda i sintomi del linguaggio, il soggetto autistico:
- Ha iniziato a parlare tardi;
- Utilizza un tono di voce atipico, o per ritmo o per intensità;
- Ripete le stesse parole o frasi più e più volte;
- Risponde alle domande ripetendo la domanda e non formulando la risposta;
- Si riferisce a se stesso in terza persona;
- Usa il linguaggio in modo scorretto (errori grammaticali, parole sbagliate);
- Ha difficoltà a comunicare bisogni e desideri;
- Non comprende semplici istruzioni, richieste e domande;
- Interpreta ciò che gli viene detto in modo molto letterale (non coglie l’ironia e il sarcasmo).
Per quanto riguarda i sintomi comportamentali, il soggetto autistico:
- Segue routine rigide (per esempio: insiste per fare sempre la stessa strada in macchina per andare a scuola);
- Ha difficoltà a adattarsi a qualunque cambiamento negli orari (ad esempio mangiare a un’ora diversa dal solito) o nell’ambiente (ad esempio trova fastidioso il fatto che nel suo ambiente vengano spostati i mobili);
- Mostra un attaccamento inusuale a oggetti o giochi particolari;
- Allinea in modo ossessivo gli oggetti, o li sistema con un certo ordine prestabilito;
- Mostra interesse per alcuni argomenti specifici;
- Impegna molto tempo a sistemare giochi e oggetti in modi specifici;
- Mostra interesse per il movimento degli oggetti;
- Ripete le stesse azioni o movimenti più e più volte in modo ossessivo compulsivo.
La gravità e la sintomatologia dell’autismo variano molto da individuo a individuo e tendono nella maggior parte dei casi a migliorare con l’età (al contrario di ciò che avviene nella sindrome dell’X fragile). Nell’autistico può esserci o non esserci un ritardo mentale più o meno grave, mentre invece nel maschio con sindrome dell’X fragile, tale ritardo è sempre presente. La maggior parte dei comportamenti tipici del soggetto con autismo possono essere presenti anche nel soggetto con sindrome con X fragile, ma ciò non accade necessariamente. Il soggetto con sindrome di X fragile può manifestare o non manifestare le caratteristiche del soggetto autistico fin qui elencate. Per approfondire, leggi:
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